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Gerusalemme, tra paura, silenzio e preghiere

Marinella Bandini
11 ottobre 2023
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Gerusalemme, tra paura, silenzio e preghiere
Come tre anni fa durante la pandemia, ma con una paura diversa, la vita nelle strade di Gerusalemme si è fermata. (foto M. Bandini)

Dopo le stragi di Hamas e la reazione militare di Israele, la Città Santa si è chiusa quasi completamente in un silenzio angosciato e le manifestazioni pubbliche sono sospese. Ma nei Luoghi Santi e nei santuari francescani proseguono le liturgie e si intensificano le preghiere per la pace e per tutte le vittime innocenti.


Un silenzio surreale è piombato su Gerusalemme da quando, sabato 7 ottobre, dalla Striscia di Gaza, Hamas ha scatenato la sua offensiva contro Israele. Se a Sud le sirene di allarme non danno tregua alla popolazione, la Città Santa appare oggi come lo spettro di sé stessa: una città paralizzata, semi-deserta, con la maggior parte dei negozi chiusi, tranne quelli che vendono beni di prima necessità. Le scuole di ogni ordine e grado sono chiuse, così come molti uffici. La gente è barricata nelle case, per paura di rappresaglie. Da lunedì non ci sono più state sirene di allarme, ma la sensazione è di una quiete prima della tempesta.

Scaffali svuotati in un supermercato di Gerusalemme il 10 ottobre 2023. Su consiglio delle autorità, la popolazione si dota di scorte alimentari da tenere in casa. (foto Noam Revkin Fenton/Flash90)

La città vecchia, che durante la recente festa ebraica di Succot era gremita di masse di fedeli, pellegrini e turisti, il giorno dopo è irriconoscibile. C’è chi fa il paragone con i tempi della pandemia, ma tutti sanno che è molto peggio. Le uniche presenze in città sono quei pellegrini cristiani inconsapevoli di quanto accaduto che ancora si recano nei santuari, in attesa di rientrare (molti voli sono stati anticipati o annullati, con conseguenti disagi). Molti di loro, sconnessi da ogni fonte di informazione, non hanno nemmeno percepito la stranezza della situazione, per non dire la gravità. Di fatto, non hanno avuto grandi limitazioni al loro programma, e i loro pullman in questi giorni sono riusciti a muoversi senza troppi problemi.

I Luoghi Santi di pertinenza della Custodia di Terra Santa rimangono aperti: «I nostri santuari rimangono per ora aperti soprattutto per consentire ai pellegrinaggi in corso di poter condurre la loro esperienza spirituale nel migliore dei modi», è la direttiva della Custodia. I francescani cercano di gestire l’emergenza, ma all’orizzonte si profila l’incubo, già vissuto durante la pandemia, della totale assenza di pellegrini e – di conseguenza – delle offerte, che in gran parte servono all’ordinaria cura dei santuari e alle opere caritative nei confronti dei fedeli locali. In una nota diffusa ieri, la Custodia invita a «pregare e digiunare per la pace» quanti nel mondo guardano con apprensione quanto sta succedendo in Terra Santa. Al tempo stesso si raccomanda espressamente di «sospendere i pellegrinaggi e attendere che la situazione sia nuovamente sicura». Parole che suonano gravi, visto che anche nei momenti di tensione più alta, la Custodia non ha mai smesso di invitare i pellegrini a visitare questa terra.

Al momento sono annullate tutte le manifestazioni pubbliche, a partire dagli ingressi solenni del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, rientrato in anticipo dall’Italia, dove è stato creato cardinale il 30 settembre scorso. Non sono dunque previsti momenti di preghiera pubblici, mentre continuano, soprattutto nei Luoghi Santi e nei santuari francescani, le liturgie quotidiane, in cui si prega in particolare per la pace in Terra Santa.

Basilica del Santo Sepolcro, 9 ottobre: frati minori in preghiera nella cappella del Calvario

Lunedì 9 ottobre, come ogni giorno, i frati della comunità del Santo Sepolcro hanno svolto la loro processione quotidiana, che è iniziata alle 17, proprio nel momento in cui a Gerusalemme suonavano le sirene di allarme. «Da più di sette secoli i francescani, in tempo di guerra o di pace, di scavo o di lavoro, visitano quotidianamente i luoghi della passione di Gesù – ha detto fra Stéphane Milovitch, presidente del Santo Sepolcro (il superiore della comunità francescana all’interno della basilica – ndr), a margine della processione –. Qui Cristo è risorto! Qui ha vinto il mondo! Oggi abbiamo voluto che la nostra preghiera fosse particolarmente orientata a chiedere pace per questa terra, che ora viene martoriata un’altra volta, perché tutti possano vivere in questa terra in pace, in sicurezza».

Le fraternità francescane – si legge ancora nella nota della Custodia – «pregano per tutte le vittime, specialmente i civili e gli ostaggi, e per i loro familiari. Preghiamo per la conversione dei cuori perché si spengano l’odio, la rabbia e la paura che generano la violenza. Preghiamo perché la comunità internazionale non si limiti a guardare, ma intervenga per favorire la pace nella tutela specialmente dei civili».

Con un appello del cardinale Pierbattista Pizzaballa, l’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa ha chiamato a una giornata di digiuno e preghiera per la pace, martedì 17 ottobre.

Anche papa Francesco prega e freme per la sorte dei popoli della Terra Santa. Questa mattina, 11 ottobre, al termine dell’udienza generale in piazza San Pietro, ha detto: «Continuo a seguire con lacrime e apprensione quanto sta succedendo in Israele e Palestina: tante persone uccise, altre ferite. Prego per quelle famiglie che hanno visto trasformare un giorno di festa in un giorno di lutto e chiedo che gli ostaggi vengano subito rilasciati. È diritto di chi è attaccato difendersi, ma sono molto preoccupato per l’assedio totale in cui vivono i palestinesi a Gaza, dove pure ci sono state molte vittime innocenti. Il terrorismo e gli estremismi non aiutano a raggiungere una soluzione al conflitto tra israeliani e palestinesi, ma alimentano l’odio, la violenza, la vendetta, e fanno solo soffrire gli uni e gli altri. Il Medio Oriente non ha bisogno di guerra, ma di pace, di una pace costruita sulla giustizia, sul dialogo e sul coraggio della fraternità».

 

Ultimo aggiornamento: 11/10/2023 15:49

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