Babylon
Babilonia è stata allo stesso tempo una delle più grandi capitali dell’antichità e, con le mura che ispirarono il racconto biblico della Torre di Babele, anche il simbolo del caos e del declino. Una straordinaria metafora del Medio Oriente di ieri e di oggi, in perenne oscillazione tra grandezza e caos, tra civiltà e barbarie, tra sviluppo e declino. Proveremo, qui, a raccontare questa complessità e a trovare, nel mare degli eventi, qualche traccia di ordine e continuità.
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Fulvio Scaglione, nato nel 1957, giornalista professionista dal 1981, è stato dal 2000 al 2016 vice direttore di Famiglia Cristiana. Già corrispondente da Mosca, si è occupato in particolare della Russia post-sovietica e del Medio Oriente. Ha scritto i seguenti libri: Bye Bye Baghdad (Fratelli Frilli Editori, 2003), La Russia è tornata (Boroli Editore, 2005), I cristiani e il Medio Oriente (Edizioni San Paolo, 2008), Il patto con il diavolo (Rizzoli, 2016). Prova a raccontare la politica estera anche in un blog personale: www.fulvioscaglione.com
Tra Erdogan e Assad, la Russia fatica a mediare
I tentativi del Cremlino di contare diplomaticamente in Medio Oriente possono aprire nuovi scenari, anche se faticano a dare risultati. Grazie ai rapporti che Mosca mantiene con Turchia e Siria (ma anche i grandi antagonisti Israele e Iran).
Qatar e Stati Uniti, non tutto fila liscio
I parlamentari di Washington, in un emendamento recentemente introdotto alle norme che finanziano la Difesa, prendono di mira il governo del Qatar, che sarebbe poco deciso nel mettere all'angolo la dirigenza di Hamas...
Morti a Gaza, la Camera Usa censura i dati di Hamas
Quanti sono i morti palestinesi del conflitto in corso nella Striscia di Gaza? Non potendo contare su fonti indipendenti, tutto il mondo prende per buoni i dati forniti dal ministero della Salute locale. Ora i deputati statunitensi vietano al Dipartimento di Stato di citarli perché sarebbero frutto della propaganda di Hamas. Ma allora chi sa dirci quante sono le vittime?
Israele tra democrazia e repressione
Quel che va accadendo nella Striscia di Gaza (ma anche in varie località della Cisgiordania) evidenzia ancora una volta la mano pesante di Israele nei confronti dei palestinesi. Le legittime aspirazioni del popolo palestinese, tuttavia, non fanno strada con violenza e terrorismo.
Con quali occhi su Rafah?
L’immagine di una gigantesca tendopoli nel deserto, con lo slogan All eyes on Rafah, è diventata virale in poche ore sui social media, specialmente in quelli più utilizzati dai giovani. Anche se non cambierà le cose sul terreno, il fenomeno merita qualche riflessione.
Medio Oriente, quando il calcio si schiera
Il mondo del calcio non è avulso dalla politica e dalle più rilevanti istanze sociali e nazionali. Un paio di esempi dalle cronache recenti riguardano le Federazioni calcistiche di Palestina e Iran.
Israele e Gaza nella campagna elettorale statunitense
Negli Usa, come tutti sanno, è già in pieno corso la campagna per le elezioni presidenziali, con la ripetizione del duello di quattro anni fa tra il repubblicano Donald Trump e il democratico Joe Biden. Israele e Palestina accendono gli animi e obbligano i due candidati a misurarsi con l'opinione pubblica.
Gaza non turba gli affari in corso tra Usa, petromonarchie e Israele
Gli Accordi di Abramo hanno reso allo scossone del 7 ottobre 2023 e alla guerra di Gaza ancora in corso. Interessi e finanziari e investimenti lucrosi prevalgono su tutto. Lo sa bene Jared Kushner, uomo d'affari genero di Donald Trump e tra gli artefici di quegli Accordi.
Perché l’Ue lancia un salvagente all’Egitto
La questione dei flussi di migranti tra le opposte sponde del Mediterraneo non sembra poi così centrale negli accordi economico-finanziari da poco conclusi tra Unione europea ed Egitto. Conta di più evitare che l'economia egiziana vada del tutto a gambe all'aria. Scopriamo il perché.
Guerra a Gaza, imbrigliare Israele si può?
Se tutti ora – Stati Uniti in testa – chiedono a gran voce la soluzione dei «due Stati per due popoli» in Terra Santa, perché nulla si fa di concreto per spingere Israele in quella direzione? E se la guerra in corso nella Striscia di Gaza ha assunto dimensioni sproporzionate, perché non se ne traggono le conseguenze?
Non disturbate il boia in Arabia Saudita
Ieri l'altro, in un solo giorno, in Arabia Saudita sono state eseguite 7 condanne a morte. Da inizio anno sono già 31 i giustiziati. Le sentenze capitali vengono comminate con scarsa trasparenza, eppure pochi nel mondo si stracciano le vesti.
Sud e Nord del mondo davanti al dramma di Gaza
Sulle vicende in corso a Gaza, le nazioni del Sud del mondo che hanno sperimentato il colonialismo ravvisano elementi comuni con pagine dolorose del loro passato. E quindi li rigettano.