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25 marzo, spiritualmente tutti a Nazaret

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25 marzo 2020
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25 marzo, spiritualmente tutti a Nazaret
In questa immagine d'archivio la facciata della basilica dell'Anunciazione a Nazaret. (foto Yaakov Lederman/Flash90)

Quest'oggi, 25 marzo 2020, ci diamo un ideale appuntamento a Nazaret. Nella basilica dell'Annunciazione messa solenne presieduta dall'arcivescovo Pierbattista Pizzaballa. Si prega anche perché s'arresti l'epidemia da coronavirus.


(g.s.) – A nove mesi dal prossimo Natale, oggi, 25 marzo, nelle chiese di tutto il mondo cattolico viene proclamato il Vangelo dell’annuncio a Maria (Luca 1,26-38). La festa dell’Annunciazione è particolarmente solenne in Terra Santa e a Nazaret, luogo un tempo ignoto e trascurabile diventato spiritualmente incandescente per l’assenso della giovane ebrea all’irrompere di Dio, amore infinito, nella storia umana.

In mattinata, alle 10.00 ora locale (le 9 in Italia), l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, presiede una messa in basilica (sarà possibile seguirla sul sito del Christian Media Center). Quest’anno le norme varate dalle autorità sanitarie israeliane impediscono ogni assembramento superiore a dieci persone. La celebrazione si svolge, perciò, non nella navata centrale della chiesa ma al livello inferiore, davanti alla grotta. I celebranti possono distanziarsi opportunamente, ma non è presente tutto il popolo di fedeli che ogni anno affolla il santuario in questa solennità.

Fisicamente o spiritualmente presenti, tutti pregano con Maria – arca dell’Alleanza e salute degli infermi – per coloro che soffrono, muoiono e sono messi alla prova dalla pandemia del Covid-19 e per chiedere a Dio di arrestare il coronavirus.

Per l’occasione, i seminaristi della diocesa latina di Gerusalemme hanno composto una speciale preghiera, che vi proponiamo in nostra traduzione:

 

Nella tua umiltà, Beata Vergine Maria, ci offri il buon esempio di chi ama Dio e serve l’umanità. La tua disponibilità ti ha spinta servire con sollecitudine e gioia la cugina Elisabetta, dimenticando ogni tua preoccupazione e sofferenza. Aiutaci a ricordare che Cristo è veramente presente anche in noi, così che possiamo servire coloro che ci circondano, nonostante le nostre preoccupazioni e sofferenze.

Il tuo «Sì» al piano provvidenziale di Dio ci ha portato la vita come un canto dal profondo del tuo cuore in cui l’amore di Dio e l’amore dell’umanità si sono incontrati. O Madre, tu che hai dato la vita per l’avvento della Salvezza nel mondo, insegnaci ad essere aperti al piano d’amore di Dio e a seguire Lui.

O Vergine, ci mettiamo sotto il manto della tua materna protezione. Proteggici da ogni malattia che si diffonde sulla faccia della terra. Veglia su di noi e difendici da tutto ciò che minaccia il nostro benessere. Noi preghiamo Dio attraverso la tua intercessione perché protegga la nostra diocesi da ogni male. Chiediamo al Padre celeste di riversare su di noi il suo Spirito Santo affinché possiamo prosperare nella pace, nella grazia e sul cammino della santità. Preghiamo perché alla vigna del Signore vengano inviati servitori che svolgono la loro missione con amore e dedizione altruista e perché tu dia a quei servi la grazia necessaria per far aiutare il popolo Dio a svolgere l’opera a cui è chiamato.

O Vergine benedetta, prendici per mano a Nazaret, affinché ciascuno di noi possa cantare il Magnificat proclamando «Si faccia di me secondo la tua parola». In queste parole, o figlia della Galilea, esprimiamo il frutto della nostra fede viva.

Maria, ti supplichiamo di intercedere per noi e di ascoltare le nostre preghiere. Aiutaci a diventare ciò che preghiamo e proteggici da ogni male. Come il paralitico, siamo diventati impotenti sotto il peso di questa pandemia, ti preghiamo di intercedere per la nostra guarigione come gli amici del paralitico hanno supplicato Gesù. Intercedi per noi davanti al trono del Signore, che ha garantito la guarigione del paralitico con il perdono dei suoi peccati. Hai atteso pazientemente che il piano di Dio si realizzasse e hai contemplato ogni cosa nel silenzio del tuo cuore, aiutaci ad essere pazienti e consapevoli della volontà divina ora e per sempre. Eleviamo questa preghiera per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen

 

Alle 12.00 nella basilica della Natività i frati recitano come ogni giorno la preghiera dell’Angelus. Oggi, aderendo all’invito di papa Francesco, sarà aggiunta anche la preghiera del Padre nostro, proprio per chiedere sollievo dall’epidemia.

Un altro speciale momento di preghiera, questa volta interreligiosa, è previsto per domani, 26 marzo, a mezzogiorno (ora locale) al municipio di Gerusalemme. Interverranno rappresentanti delle varie comunità di credenti presenti in Terra Santa, dagli ebrei ai musulmani, dai cristiani ai drusi…

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