Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

La porta di Jaffa


Raccontare gli arabi
Milano, 30/07/2007

Raccontare gli arabi

Porta di Jaffa, oggi, su un articolo molto coraggioso apparso sul quotidiano israeliano Yedioth Ahronot. Coraggioso perché ha a che fare con una questione sempre più decisiva, non solo in Medio Oriente. Parla infatti del modo di raccontare il mondo arabo. Dror Ze'evi passa in rassegna le notizie date nelle ultime ore da tivù e giornali sui Paesi islamici. E vi ritrova come dominante il registro dell'«incredibile». «È come se avessimo perso - scrive Ze'evi - la voglia di capire realmente il mondo arabo e islamico e ci fossimo rassegnati a mettere in luce solo il ridicolo».

Milano, 26/07/2007

Siamo a una svolta?

Bush che annuncia una conferenza di pace sul Medio Oriente, una personalità del calibro di Blair in prima linea, i ministri degli esteri di Egitto e Giordania in visita a Gerusalemme come apripista della Lega Araba, il premier israeliano Olmert che annuncia di essere pronto a riprendere negoziati in cui rinuncerebbe al 90 per cento dei Territori. Siamo alla svolta decisiva per lo Stato palestinese? L'offerta di Israele illustrata da un articolo del quotidiano Haaretz.

Tornare sul Monte
Milano, 24/07/2007

Tornare sul Monte

Abbiamo già parlato qualche mese fa della svolta di un gruppo di rabbini secondo cui non è vero che l'halakha, la legge talmudica, vieta per motivi religiosi agli ebrei di salire sul Monte del Tempio (che come tutti sappiamo oggi coincide con la spianata delle Moschee) perché si rischierebbe di calpestare la terra sotto cui è sepolto il Santo dei Santi. La caduta di questo divieto è una tesi che, sotto traccia, sta avanzando nel mondo ebraico. Lo si vede chiaramente scorrendo i giornali oggi, giornata in cui Israele commemora la distruzione del Tempio. Ecco, ad esempio, cosa scrivono due quotidiani come Haaretz e il Jerusalem Post.

Milano, 19/07/2007

Soppesando Bush

Si discute animatamente in Palestina sul discorso con cui Bush ha espresso l'intenzione di convocare una Conferenza di pace in Medio Oriente. Da questo dibattito rilanciamo due voci significative che riassumono bene le opportunità e le incognite di questa mossa. Le riprendiamo entrambe da Mifah.org, uno dei siti più interessanti per seguire il dibattito interno palestinese.

Israele parla parsi
Milano, 16/07/2007

Israele parla parsi

L'Iran del presidente Ahmadinejad è sempre più percepito in Israele come il vero nemico. E allora vale la pena di fermarci oggi su due notizie interessanti che riguardano le relazioni tra Gerusalemme e Teheran. La prima è il lancio, il 9 luglio scorso, di un sito internet in persiano da parte del ministero degli Esteri israeliano. Della seconda iniziativa ha dato notizia il quotidiano Haaretz: l'offerta di 10 mila dollari per ogni ebreo che dall'Iran voglia emigrare in Israele.

Milano, 12/07/2007

La lezione dei nabatei

Tra le nuove sette meraviglie del mondo, proclamate a Lisbona al termine di un sondaggio molto discusso, alla fine è entrata anche Petra, la città dei nabatei nell'attuale Giordania. Ma perché duemila anni fa le civiltà che popolavano il Medio Oriente erano in grado di costruire meraviglie e oggi invece non più? E che cosa potrebbe insegnare la loro esperienza all'attuale mondo arabo? Sono le domande che Rami Khouri si pone nella sua rubrica sul quotidiano libanese The Daily Star.

Divisi sul Darfur
Milano, 09/07/2007

Divisi sul Darfur

C'è una questione che sta facendo particolarmente discutere in Israele e nelle comunità ebraiche di tutto il mondo: la sorte dei profughi del Darfur. Perché la persecuzione che stanno vivendo in Sudan non può lasciare indifferente chi ha vissuto l'esperienza della Shoah. Però c'è un problema: per la sua collocazione geografica in Israele i profughi del Darfur non sono solo un fatto teorico. Perché alla frontiera con lo Stato ebraico dal Sudan attraverso l'Egitto ci si arriva davvero. E allora come comportarsi? Il parere di Yossi Sarid sul quotidiano Haaretz.

Milano, 05/07/2007

Palestina. È democrazia?

Hamas e Fatah rappresentano davvero la popolazione palestinese? È la domanda che Salim Nazzal. intellettuale palestinese della diaspora (vive in Norvegia), propone in un articolo pubblicato su Arabic Media Internet Network (Amin), un altro sito interessante da tener d'occhio per capire gli umori della società civile palestinese. Nazzal pensa che sia arrivato il momento di analisi coraggiose sul tema della democrazia all'interno delle istituzioni palestinesi.

Il cristiano Vanunu
Milano, 02/07/2007

Il cristiano Vanunu

Porta di Jaffa un po' particolare oggi: invece di rilanciare un commento riprendiamo una notizia dai siti israeliani, non sapendo se e quanto la stampa italiana vorrà occuparsene. Il quotidiano Yedioth Ahronot racconta che un giudice ha stabilito che Mordechai Vanunu debba tornare in carcere. Vanunu è un tecnico nucleare israeliano che lavorava alla centrale di Dimona e che ha già scontato per intero una condanna a diciotto anni di detenzione per aver rivelato, per motivi di coscienza, a un quotidiano britannico alcune notizie sull'arsenale nucleare israeliano. Ora è stato condannato ad altri sei mesi di reclusione per aver violato quindici dei divieti impostigli al momento del rilascio, nel 2004. Il suo caso è ormai internazionalmente noto e spesso additato come esempio di violazione dei diritti umani.

Milano, 28/06/2007

Blair al debutto

Un segnale positivo, nonostante le perplessità degli arabi sul curriculum di Blair. È l'atteggiamento con cui i giornali della regione salutano oggi la nomina dell'ex premier britannico a rappresentante del Quartetto (Stati Uniti, Unione Europea, Russia e Onu) per il Medio Oriente. Particolarmente positivo il commento nell'editoriale di Haaretz («Benevenuto a bordo, Tony»), che sottolinea non solo l'esperienza internazionale di Blair, ma anche la chiarezza di vedute su quelli che sono i nodi del conflitto. Meno entusiasta, per contro, il quotidiano libanese The Daily Star.

Verso la verità della Chiesa
Ernesto Borghi

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