Cultura e dintorni
Un viaggio nell’Oriente cristiano
A cura di Aldo Ferrari, questo libro è un viaggio all'interno del corpo mistico di Cristo. Conoscere le diverse strade che la Chiesa orientale ha tracciato per continuare l'annuncio cristiano nel mondo, non è una concessione alla curiosità verso l'esotico e il lontano. È accostare il fine cesello di una verità sinfonica che ha la possibilità di offrire ancora, nell'intarsio di popoli, costumi e culture diverse della nostra epoca, tesori di spiritualità validi per i credenti di tutte le latitudini.
Fare pace. L’Annuario
Si intitola Fare pace: odio, il recente annuario geopolitico della pace 2007. Il testo si articola in due sezioni: una prima intitolata Geografie, dove si presentano varie esperienze di pace per tutte le macro-aree mondiali; la seconda, dal titolo Questioni, approfondisce analisi e ragionamenti sul tema della pace. Nella sezione «Geografie» è da segnalare il contributo «Una striscia di futuro: storie di relazioni tra israeliani e palestinesi» firmato da Luisa Morgantini.
Un’antologia di scritti antisemiti
«La conoscenza diretta degli "argomenti" degli antisemiti è la miglior difesa contro l'antisemitismo». Lo scriveva nel 1964 lo storico Renzo De Felice, nella sua prefazione alla prima edizione del volume Sull'antisemitismo di Roberto Piperno. E lo si può ripetere a maggior ragione ora, avendo tra le mani la nuova edizione del libro. L'autore, nato a Roma nel 1938 e sopravvissuto alle persecuzioni razziali, si occupa da sempre delle problematiche della realtà ebraica. In questa edizione il volume è arricchito da nuovi testi e da un'analisi storica maggiormente approfondita.
Esuli oltre la morte
Quando non si ha una patria in cui tornare, l'esilio può continuare anche dopo la morte. Per i palestinesi fuggiti all'estero dopo l'occupazione israeliana dei Territori, il sogno di essere sepolti nei villaggi in cui sono nati si ferma sulle rive del Giordano, in Libano o in Siria. Mentre chi ha scelto di ricostruirsi una vita in Vietnam o in Bulgaria riposa ora lontano da casa nella speranza che i figli riportino, un giorno, le spoglie dei padri in Palestina. La preoccupazione per il proprio luogo di sepoltura è diventata un'ossessione che Nasri Hajjaj ha scelto di raccontare nel documentario L'ombra dell'assenza.
Sulla cultura palestinese
Non è corretto immaginare che la cultura palestinese nasca a partire dal 1948, o dal 1967, e comunque in concomitanza con i momenti più drammatici del conflitto tra arabi e israeliani prima e tra israeliani e palestinesi poi. Se l'identità nazionale palestinese, secondo il modello dello Stato-nazione elaborato in Europa, si può forse considerare l'esito di un processo ancora in atto, così non è dal punto di vista linguistico e culturale. Ce lo spiega questo libro della professoressa Isabella Camera D'Afflitto, ordinario di Letteratura moderna e contemporanea all'università La Sapienza di Roma.
Una banda nel deserto
Otto musicisti alla deriva della piccola banda del corpo di polizia di Alessandria d'Egitto sbarcano all'aeroporto Ben Gurion in un caldo pomeriggio estivo. Sono stati invitati in Israele per accompagnare con le loro musiche tradizionali l'inaugurazione di un centro culturale arabo a Petah Tikva, ma nessuno li aspetta all'arrivo e loro prendono l'autobus sbagliato e finiscono per ritrovarsi in un villaggio in pieno deserto, tra un gruppo di ebrei prima bruschi e poi solidali. Il film è delizioso, delicato e non privo di ironia. Da vedere.
Nel Grande Cratere l’eco della Parola
La formazione francescana nell'ambito della Custodia di Terra Santa - dice l'autore di questo articolo - investe parecchio sulla conoscenza della regione dal punto di vista biblico-archeologico. Ma fra Oscar ama anche, non appena può, immergersi in ampi spazi aperti e camminare per ore. Non è solo un modo per svagarsi, ma anche per farsi «entrare la Bibbia nelle scarpe» e per contemplare la bellezza del volto del Signore nel Creato. Una delle più belle escursioni compiute è quella nell'area del Grande Cratere, situato nel deserto del Negev. Ecco come è andata.
Una donna in prima linea
Il cedro e la croce di Nathalie Duplan e Valerie Raulin è il ritratto di una donna cristiana libanese, Jocelyne Khoueiry, divenuta combattente a vent'anni per difendere la sua terra durante il terribile decennio 1975-1986. Anni in cui il Libano conobbe le invasioni di palestinesi, siriani e israeliani in uno strano e drammatico conflitto interno, combattuto casa per casa da uomini e donne che alternavano, giorno dopo giorno, una normale vita da studenti, professionisti e lavoratori alla pratica della guerriglia.
Parola di pastore
La testimonianza vigorosa del profeta e della sentinella. In questa prospettiva ascoltiamo la voce di monsignor Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme dal 1987, che parla nel libro curato da don Nandino Capovilla di Pax Christi. Il testo è una raccolta di dieci interventi del vescovo ai quali rispondono, come in controcanto, dieci personaggi diversi per appartenenza religiosa (cristiani, ebrei e musulmani) e provenienza geografica (israeliani, palestinesi e italiani).
Indagine su fedi e politica
Che ne sarà degli uomini che credono in Dio? La pinguedine, l'autorealizzazione e la diffusa conoscenza scientifica li estingueranno del tutto? Esiste un rischio reale di guerra di civiltà, da intendere come conflitto tra culture e religioni, che può minacciare la pace nel mondo? Nella ricerca di risposte a questi interrogativi può rappresentare uno strumento prezioso lo studio intitolato Sacro e secolare, dei due politologi statunitensi Pippa Norris e Ronald Inglehart.
Con gli occhi di Abramo
Il centro dichiarato di questo libro è il dialogo tra le diverse culture e civiltà, viste a partire dai valori condivisi alla radice delle fedi maggiori (con una spiccata tendenza a privilegiare la sapienza tradizionale ebraica). L'opera non è un trattato su come si debbano comportare cristiani, musulmani ed ebrei nel loro reciproco rapportarsi. Risulta, al contrario, evidente come il possesso della sapienza che irradia dal pensiero autenticamente religioso permetta di affrontare i temi più disparati e interessanti per l'uomo.
Cattolici ebreofoni nel Web
Il 22 dicembre 2007 è stato varato il sito web della comunità cattolica di espressione ebraica che vive in Israele. Lo si può consultare in quattro lingue diverse (ebraico, francese, inglese e russo) e vale la pena di farlo per accostare un aspetto poco noto della cattolicità che vive in Terra Santa.