Attualità
Il Codice Da Vinci? Un’operazione targata sionismo
I capi di tutte le Chiese cristiane cristiane d'Egitto hanno sottoscritto, il 30 maggio scorso, una dura dichiarazione ufficiale contro il film tratto dal romanzo di Dan Brown. Oltre che essere una pellicola inficiata di ateismo, scrivono, è un tipico prodotto dell'ideologia sionista. Il breve comunicato non ha avuto molta eco sulla stampa egiziana, eccezion fatta per il quotidiano al-Ahram che lo ha pubblicato con qualche piccolo ritocco. Terrasanta.net vi propone la traduzione della versione integrale in lingua araba.
Israele, apre la Fiera del libro. Gli scrittori esordienti ci contano
Gli israeliani un popolo di colti divoratori di libri? A quanto pare no, stando ai dati diffusi in occasione della Fiera del libro che si apre domani, 7 giugno, in varie città di Israele. Per le statistiche ogni cittadino acquista in media cinque libri all'anno. Ma in realtà è come la vecchia storia del mezzo pollo a testa per ogni abitante del mondo. Leggete perché. Scoprirete inoltre che anche a queste latitudini gli scrittori fanno vita grama.
Rania, la prima dottoressa di etnia beduina in Israele
Rania al-Oqbi sta per laurearsi in Medicina nel capoluogo del deserto del Negev. Sarà la prima beduina a diventare medico in Israele. E sarà presto chiamata a giocare un ruolo importante per la salute di tante donne della sua etnia minoritaria. La giovane laureanda ha beneficiato delle borse di studio elargite dal Centro per gli studi e lo sviluppo dei beduini.
Gli egiziani e il Codice Da Vinci
In Egitto il film tratto dal romanzo dello scrittore statunitense Dan Brown non è ancora approdato. Ma tra i cristiani fervono le discussioni. Il dibattito suscita qualche interesse anche sulla stampa nazionale, che dedica alla questione alcuni articoli. E c'è chi arriva ad auspicare che la pellicola non superi il vaglio della censura. In nome del rispetto dovuto ai contenuti delle religioni rivelate.
Medio Oriente. Gente che va, gente che viene. Non per turismo
In Vaticano un recente simposio dedicato alle migrazioni ha offerto una serie di dati anche sui flussi di popolazioni da e per il Medio Oriente. Si tratta di rifugiati che cercano scampo a gravi rischi per la propria vita o, in massima parte, di persone in cerca di migliori prospettive di vita da un punto di vita economico. Diamo uno sguardo alle cifre.
Padre Pizzaballa: i miei primi due anni da Custode
Nel maggio 2004 padre Pierbattista Pizzaballa, oggi quarantunenne, assumeva la responsabilità di Custode di Terra Santa.
In occasione di un recente colloquio gli abbiamo chiesto di condividere con noi qualche impressione su questo primo biennio.
Dalla sorpresa per la nomina, al gusto per l'incontro con i pellegrini, passando per le relazioni, anche informali, con i capi delle altre Chiese cristiane a Gerusalemme. Senza tacere gli aspetti più faticosi di questa esperienza.
Un caffè in santa pace
«Semi di pace» per bersi un caffè in tranquillità e intanto ritrovare il gusto di un dialogo pacato. Sulle piccole cose di tutti i giorni. Gustando magari qualche leccornia tipica della cucina araba o di quella ebraica. L'organizzazione Seeds of Peace ha pensato di offrire un piccolo luogo di incontro a Gerusalemme Est. Un bar diverso dagli altri. Proviamo a raccontarvelo.
Il nuovo vescovo greco-cattolico si insedia a Gerusalemme
Monsignor Georges Bakar, di origine egiziana, nuovo vescovo greco-cattolico di Gerusalemme, ha fatto il solenne ingresso nella sua diocesi il primo giugno scorso, alla presenza dei rappresentanti di tutte le Chiese cristiane presenti in città.
Stop ai muezzin anarchici. Arriva la preghiera sincronizzata
Il governo egiziano ha emanato una direttiva per regolamentare gli appelli alla preghiera urlati dagli altoparlanti delle migliaia di moschee. Anche sulle rive del Nilo, ormai, emerge una sensibilità ai temi dell'inquinamento acustico. Nessuno pretende il silenzio totale. Ma che almeno i minareti si sincronizzino, quello sì.
L’artigianato artistico di Opere della Fede
Il mestiere di falegname, nella città che diede i natali a Gesù, ha un che di evocativo. Ma è anche una risorsa economica non trascurabile. In tempi di crisi economica e di muri che sigillano, molti abitanti di Betlemme sbarcano il lunario grazie alla lavorazione del legno d'ulivo trasformato in oggettistica religiosa. Il diacono maronita Sobhy Makhoul e la sua associazione sono i motori di questa piccola industria.
Mont Saint-Michel – Gerusalemme. Due uomini e un anno di cammino
L'impresa di Dominique (55 anni) e Jean-Philippe (40) due belgi giunti al Santo Sepolcro il 7 aprile scorso dopo aver camminato per un anno e quattro giorni ed essere partiti dall'estremo nord della Francia. Nessun intento sportivo. Un pellegrinaggio piuttosto. Con il più povero dei mezzi (i piedi) e la più preziosa delle risorse (il tempo). E nel cuore una folla di ricordi, volti, parole e gesti, semplici ma impossibili da dimenticare.
In Santa Croce, a Firenze, una mostra sul St. Francis Millennium Center di Betlemme
Il St. Francis Millennium Center, inaugurato due anni fa a Betlemme, è l'edificio polifunzionale voluto dai francescani a pochi passi dalla piazza della Mangiatoia. Intende ricordare, anche con la forza simbolica di una grande struttura architettonica, la presenza ininterrotta da otto secoli dei francescani in Terra Santa. Offre anche nuovi spazi per l'accoglienza dei pellegrini e vuol servizi di carattere socio-culturale alla popolazione palestinese.