Giugno 2009
Giustizia in crisi
In questa fase del conflitto israelo-palestinese è molto in voga giocare con le parole: tutti parlano di «Stato palestinese», «crescita naturale degli insediamenti», «accordo tra le fazioni»; ma il significato che viene dato a queste espressioni cambia a seconda di chi le pronuncia. In questa situazione non stupisce che tra coloro che se la passano peggio - tanto in Israele quanto nei Territori palestinesi - ci sia un'istituzione come la giustizia dei tribunali, che dovrebbe fondarsi su parole certe. Alcuni articoli usciti in questi giorni sulla stampa del Medio Oriente ci aiutano a capirlo.
Paolo di Tarso. Le catene dell’amore
La casa delle parabole
Con Ambrogio, il pellegrino
Risale al 1901 l'impegno della diocesi di Milano per i viaggi in Terra Santa. Una lunga storia che è cresciuta anche grazie ai suoi vescovi.
L’enigma della città santa
L’esperienza di avere il Papa con noi
Ma quante volte un Papa deve chiedere scusa?
Grazie
I palestinesi d’Israele
Finalmente un libro sui palestinesi in Israele. Già, perché uno degli aspetti che rende complessa la lettura del conflitto che infuoca da più di sessant'anni il Medio Oriente è l'individuazione certa dei soggetti in campo. Nella società israeliana circa il 20 per cento della popolazione è composto da arabi per etnia, lingua e cultura, musulmani e cristiani per fede. Alcuni sono perfettamente integrati, altri denunciano una condizione di costante emarginazione. Sono soprattutto le nuove generazioni ad essere maggiormente in bilico tra i due mondi, ma anche a rappresentare una reale possibilità di superamento delle appartenenze identitarie.
Il cardinal Walter Kasper chiude l’Anno Paolino in Terra Santa
Quest'oggi, 29 giugno, giorno in cui la liturgia ricorda i santi Pietro e Paolo, si chiude l'Anno Paolino. Contemporaneamente, nei diversi luoghi che sono stati teatro della vicenda dell'Apostolo delle Genti, si svolgono le cerimonie di conclusione dell'anno che la Chiesa ha dedicato a san Paolo. Papa Benedetto XVI ha nominato sette cardinali come inviati speciali per presiedere alle celebrazioni. E così, a Gerusalemme è arrivato il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità del cristiani. Che questa mattina non ha mancato di fare i suoi auguri a otto Frati minori ordinati sacerdoti dal patriarca latino mons. Fouad Twal nel convento di San Salvatore.