Maggio 2009
Libano, urne che scottano
Siamo ormai alla vigilia di un appuntamento elettorale molto importante per il Medio Oriente: il 7 giugno il Libano vota per il suo nuovo Parlamento. In qualche modo è la «resa dei conti» per questo Paese da sempre alle prese con equilibri molto delicati. Ma è un voto che, probabilmente, sul futuro immediato dell'intera regione avrà molte più ricadute concrete delle parole di buon senso giunte in questi giorni da Washington sul processo di pace tra israeliani e palestinesi.
Obama e Abu Mazen: rispettare la road map
Il 28 maggio alla Casa Bianca. Barack Obama e i suoi più stretti collaboratori che seguono il dossier Medio Oriente hanno incontrato una piccola delegazione palestinese guidata dal presidente Mahmoud Abbas. Al suo ospite Obama ha spiegato di credere profondamente nella soluzione dei due Stati per due popoli (israeliano e palestinese). Abu Mazen s'è detto d'accordo e ha ribadito l'impegno dei palestinesi a rispettare gli impegni assunti nella road map. Obama ha chiesto ai palestinesi di rafforzare la sicurezza in Cisgiordania e di contenere fino a smorzarli i sentimenti anti israeliani, spesso alimentati nelle scuole, nelle moschee e nelle piazze. Poi il presidente statunitense ha riconfermato che intende dar impulso al processo di pace in Medio Oriente.
A Washington il Medio Oriente cerca prospettive
Proseguono a Washington i dialoghi che il presidente Barack Obama ha in corso con i capi di Stato e di governo del Medio Oriente. Nel pomeriggio di oggi, giovedì 28 maggio, l'inquilino della Casa Bianca incontra il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Nelle settimane scorse ha già ospitato il monarca giordano Abdallah II e il neo primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Obama prepara un importante discorso sulla nuova politica degli Stati Uniti nei confronti dei musulmani e da più parti si attende una nuova iniziativa americana per la soluzione del conflitto israelo-palestinese e il contrasto alla minaccia nucleare iraniana.
Aperto ad Assisi il Capitolo generale dei Frati minori
Questa mattina ad Assisi sono iniziati i lavori del 187.mo Capitolo generale dei Frati Minori. Si tratta di un'assemblea dei responsabili delle entità (Province e Custodie) in cui è suddiviso l'Ordine in tutto il mondo. I padri capitolari che vi prendono parte sono 155. I lavori si svolgono a pochi passi dalla basilica di Santa Maria degli Angeli, che racchiude il piccolo santuario della Porziuncola, chiesetta particolarmente cara a san Francesco d'Assisi e ai suoi primi compagni. Il 4 giugno sarà eletto il nuovo ministro generale.
Nuove iniziative in onore di fra Michele Piccirillo
Erano tanti gli amici di padre Michele Piccirillo accorsi per l'anteprima di Verso il Santo Sepolcro, il documentario di Luca Archibugi che vede protagonista il frate archeologo scomparso lo scorso anno e i suoi lavori. Nella serata di sabato 23 maggio molta gente è rimasta in piedi alla Delegazione romana della Custodia di Terra Santa. «È una grande testimonianza di affetto verso padre Michele e un riconoscimento alla sua opera», ha sottolineato il delegato padre David M. Jaeger. Prima della proiezione del film hanno preso la parola due grandi amici di Piccirillo: padre Giovanni Claudio Bottini, decano dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e Franco Scaglia, scrittore e presidente di Rai Cinema, che hanno annunciato due iniziative editoriali per onorare il francescano di origini campane.
Il giorno di Gerusalemme
Sono cominciati ieri sera a Gerusalemme i festeggiamenti di Yom Yerushalaim, la festività istituita dopo la «riunificazione» del 1967. È il giorno per eccellenza degli slogan sulla «capitale unica e indivisibile» di Israele. Ma è anche il giorno dei numeri sulla città. Gli stessi che spiegano come questo slogan abbia a che fare con i sogni, più che con la realtà.
Quattro atleti a Pechino
Inshallah Beijing!, documentario di Francesco Cannito e Luca Cusani, scritto con Michela Sechi, racconta la vicenda degli atleti palestinesi che hanno preso parte alle ultime Olimpiadi. La pellicola ha vinto la sezionepalestinese dell'Al Jazeera International Documentary Film Festival e ha partecipato con successo anche al Tekfestival di Roma e al DocumentaMadrid. Fra poco sarà in concorso alla Festa del documentario "Hai visto mai?", di Siena, dove sarà proiettato domenica 31 maggio, per poi entrare prossimamente nei circuiti di distribuzione.
Per un rinascimento mediterraneo
Gilles Kepel, acuto conoscitore del mondo arabo, nel suo Oltre il terrore e il martirio, intende mostrare come due «grandi racconti» abbiano segnato negli ultimi anni la politica internazionale: quello del terrore (islamico), di matrice statunitense, e quello del martirio (cioè l'apologia dell'attentato suicida) da parte jihadista. Ad essi Kepel contrappone una soluzione politica e culturale che passi per l'Europa: un «rinascimento mediterraneo» che prenda forma nelle università, le imprese, l'apprendimento di lingue diverse, il diritto.
Un pellegrinaggio nel segno del Cristo risorto
Durante l'udienza generale di questa mattina in piazza San Pietro, in Vaticano, il Papa ha ripercorso con i fedeli le tappe del suo recente viaggio in Terra Santa, realizzato dall'8 al 15 maggio scorsi. Benedetto XVI ha innanzitutto ringraziato il Signore perché è stato un grande dono per il Successore di Pietro e la Chiesa intera. Ha poi espresso gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile il viaggio. Ratzinger ha ribadito che s'è trattato insieme di un pellegrinaggio di fede e di una visita pastorale alla comunità cattolica di Terra Santa. Nella preghiera sul Calvario e nel Santo Sepolcro il Papa ha confidato di aver chiesto a Dio di dare a tutti il dono dell'amore.
Fra Pizzaballa: il Papa ha parlato a tutti con grande chiarezza
Fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha seguito passo passo il viaggio di Benedetto XVI nella terra della Bibbia fin dall'avvio in Giordania, l'8 maggio. E può a ragion veduta tentare un bilancio di una visita che si può già definire storica. Lo abbiamo incontrato per raccogliere le sue impressioni a caldo in una conversazione a tutto campo. «Il Papa - dice Pizzaballa - ha parlato con grande chiarezza, ma senza chiudere la porta in faccia a nessuno, mostrando anche a noi cristiani di qui che è possibile, pur essendo pochi, incontrare e parlare con tutti. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza».