Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Attualità


Preoccupazione per le risorse idriche in Medio Oriente
Milano, 03/04/2008

Preoccupazione per le risorse idriche in Medio Oriente

Come il petrolio, anche l'acqua è stata causa di molti conflitti in Medio Oriente negli ultimi 60 anni. E stando a notizie recenti continua a preoccupare. Il mese scorso l'autorità israeliana per le acque si accingeva a imporre restrizioni ai consumi idrici per usi domestici in un momento in cui il Paese è alle prese con una delle più serie penurie d'acqua degli ultimi anni. Una serie di inverni secchi sta creando una seria crisi.  Le precipitazioni meteorologiche in Israele quest'anno hanno raggiunto appena il 50-60 della media consueta, e il livello delle dighe israeliane è il più basso dell'ultimo decennio, secondo le statistiche ufficiali. In tutta l'area mediorientale il prezioso bene dell'acqua è fonte di tensioni che potrebbero anche peggiorare in futuro.

Milano, 02/04/2008

La Lega Araba fa flop a Damasco

Un vertice dimezzato dalle molteplici assenze e che non ha prodotto, anche per questo motivo, sostanziali novità. È la lettura più immediata del summit della Lega araba tenutosi nella capitale siriana, Damasco, il 30 marzo. Un appuntamento disertato dalla metà dei 22 Paesi che compongono l'organizzazione, in particolare da coloro che accusano proprio il governo siriano di impedire una soluzione alla crisi politica libanese. Le divisioni esistenti tra i Paesi arabi e la consapevolezza di non poterle sanare in tempi brevi è stato non a caso il tema dominante dell'appuntamento multilaterale.

Annapolis. Se questi sono i frutti…
Gerusalemme, 01/04/2008

Annapolis. Se questi sono i frutti…

Sono trascorsi oltre quattro mesi dalla conferenza di Annapolis sul Medio Oriente (27 novembre 2007). Siamo un quadrimestre più vicini alla scadenza - la fine del 2008 - indicata dal presidente statunitense George W. Bush per giungere a un accordo di pace tra israeliani e palestinesi, ma sul terreno non si notano miglioramenti. Anzi per certi versi la situazione peggiora. Lo denunciano due rapporti pubblicati in questi giorni. Li firmano l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento delle questioni umanitarie e il movimento pacifista israeliano Peace Now.

Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)
Gaza, 29/03/2008

Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)

Fumare a Gaza fa bene. Non tanto a chi fuma, ovviamente, ma almeno alle malandate finanze di Hamas, che non sapendo più dove raschiare i soldi necessari alla gestione della Striscia, ricorre a «stratagemmi fiscali» a dir poco stravaganti: come l'imposta di bollo sulle sigarette di contrabbando, appunto. Nella Striscia è in atto una crisi economica mai vista prima. Così gli amministratori di Gaza, secondo l'agenzia di informazione economica Bloomberg, sono arrivati al punto di tassare per 3 dollari ciascun pacco di sigarette di contrabbando che arriva a Gaza attraverso i tunnel sotterranei dall'Egitto

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese
Amman, 28/03/2008

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese

Il Consiglio delle Chiese della Giordania punta il dito sulle attività di proselitismo di alcuni gruppi cristiani evangelici che agiscono nel Paese a predominanza musulmana con il pretesto di fornire assistenza umanitaria. L'organismo, composto da vescovi delle Chiese greco-ortodossa, greco-cattolica (melchita), cattolica latina e armena, ha denunciato, in una recente dichiarazione, che esistono «40 sètte» operanti in Giordania che creano «discordia all'interno del cristianesimo e con i musulmani».

Il rabbino Rosen sugli accordi Santa Sede-Israele
Manuela Borraccino

Il rabbino Rosen sugli accordi Santa Sede-Israele

Il «problema vero» nei negoziati fra la Santa Sede e Israele su fisco e proprietà ecclesiastiche sta «nell'assenza di un mandato preciso da parte delle autorità politiche [israeliane] al team di tecnici di affrontare queste questioni come eccezioni, così come era previsto dall'Accordo fondamentale tra le due parti. Ne è convinto il rabbino David Rosen, direttore del Comitato internazionale ebraico per gli incontri interreligiosi e membro della delegazione israeliana nei negoziati sull'Accordo Fondamentale che il 30 dicembre 1993 diede il via alle relazioni diplomatiche fra Santa Sede e Israele. Nostra intervista.

Milano, 26/03/2008

Rifugiati iracheni. Crescono i problemi mentali

I rifugiati iracheni in Libano e Giordania mostrano evidenti problemi psicologici. Lo rivela un recente rapporto dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) condotto in collaborazione con l'Unicef e con alcune ong locali come la Lega della gioventù irachena e l'Unione delle donne giordane. Oltre la metà degli intervistati (scelti tra gli 800 membri di 200 famiglie irachene accolte tra il novembre 2007 e il gennaio 2008 in Giordania e Libano) mostrano gravi segni di disagio mentale come attacchi di panico, stati di rabbia e stanchezza, problemi di sonno e paura.

Emergenza pane in Egitto
Terrasanta.net

Emergenza pane in Egitto

Per scongiurare la fame, in Egitto cambia il «sistema di vendita» del pane. Il Paese nordafricano è il secondo maggior importatore di grano dal mondo; l'importazione tocca i 7 milioni di tonnellate all'anno, oltre la metà del consumo interno della popolazione. Per questo l'aumento del prezzo internazionale del grano degli ultimi mesi ha spinto l'Egitto in una situazione di crisi: alla fine del 2007, infatti, la bilancia commerciale egiziana ha segnato un disavanzo negativo del 63 per cento, causato proprio dal costo crescente dei generi importati.

Le Chiese di Gerusalemme: pentiamoci e cambiamo strada
Gerusalemme, 20/03/2008

Le Chiese di Gerusalemme: pentiamoci e cambiamo strada

Nel loro messaggio comune scritto in occasione dell'imminente Pasqua i capi delle Chiese di Terra Santa invitano i loro fedeli, ma anche i responsabili politici di Israele e Palestina, al pentimento. «Gesù - scrivono i leader cristiani - afferma che la Chiesa ha una specifica funzione nel mondo, quella cioè di spiegare e convincere la gente che gli uomini e le donne hanno la responsabilità di confessare i loro peccati. Se si pentono con sincerità e riprendono il cammino i loro peccati sono rimessi». Questo, prosegue il testo, vale per tutti. Occorre ammettere gli errori e cercare nuove vie per la pace. Un appello alla responsabilità anche per gli amici della Terra Santa in tutto il mondo.

Esce di scena Sabbah, il primo patriarca latino di origini arabe
Milano, 18/03/2008

Esce di scena Sabbah, il primo patriarca latino di origini arabe

Domani, 19 marzo, il patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah rassegnerà in maniera formale le dimissioni al Papa, in coincidenza con il suo settantacinquesimo compleanno, come previsto dal Codice di diritto canonico. Lo ha annunciato nella lettera pastorale consegnata alla diocesi il primo marzo scorso. La nostra rivista Terrasanta pubblica nel numero di marzo-aprile una lunga intervista a colui che è stato il primo arabo a diventare patriarca dopo il ristabilimento del patriarcato a Gerusalemme, nel 1847. Vi proponiamo qui un ampio stralcio del colloquio con il direttore Giuseppe Caffulli.

Verso la verità della Chiesa
Ernesto Borghi

Verso la verità della Chiesa

Leggere gli Atti degli Apostoli oggi
«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana