Dicembre 2008
I capi delle Chiese di Terra Santa: fermare il conflitto a Gaza
«Noi patriarchi, vescovi e capi delle Chiese cristiane in Gerusalemme seguiamo con profonda preoccupazione, dolore e choc il conflitto che infuria nella Striscia di Gaza con le conseguenti distruzioni, assassinii e bagni di sangue, che avvengono proprio nei giorni in cui celebriamo la nascita di Gesù, re d'amore e di pace». Si apre così il messaggio che i capi delle comunità cristiane di Terra Santa hanno reso pubblico ieri, 30 dicembre, in merito all'operazione militare che Israele ha scatenato il 27 dicembre scorso per reagire al persistente lancio di razzi sulle località israeliane che confinano con la Striscia e sbaragliare il movimento islamista di Hamas.
Gaza. «I bombardamenti continuano, pregate per noi»
Abbiamo raggiunto telefonicamente alcune suore cattoliche che vivono nella Striscia di Gaza. Descrivono ciò che stanno vivendo insieme a tutta la popolazione e chiedono preghiere. «La situazione - raccontano - è davvero molto grave. I negozi sono tutti chiusi e non si può comprare cibo da nessuna parte. Non possiamo muoverci da casa e non possiamo andare in chiesa». Di notte manca l'elettricità, proseguono le religiose. E soprattutto scarseggia anche l'acqua, che viene distribuita in modo discontinuo. Gli ospedali sono tutti in emergenza e la gente non riesce a vedere una via d'uscita dal tunnel della guerra.
Gaza ieri e oggi
Non era affatto difficile prevedere che le nuvole che si addensavano su Gaza avrebbero scaricato presto la loro pioggia di morte e di dolore. E allora - di fronte alle cronache di queste ore, che ripetono un copione troppe volte già visto - vale la pena di soffermarsi su alcuni articoli della stampa araba che ci aiutano ad andare un po' al di là della mera catena di azioni e reazioni tra Hamas e Israele.
Alle radici della mistica sufi
«Non ho servito Dio per il timore del suo inferno né per amore del suo paradiso. Sarei così il cattivo salariato, che lavora se teme, che lavora se riceve. Io invece l'ho servito per amore di Lui e per desiderio di Lui». Nel cuore della città di Bassora le parole e la vita di un'umile donna, Rabi'a al ‘Adawiyya, incarnano il frutto più maturo della prima «stagione» della mistica islamica. Le leggiamo nel volume La ricerca del dio interiore, edito dalle Paoline e ampiamente introdotto e commentato da Ignazio De Francesco. Il testo raccoglie i detti e gli aneddoti relativi ai primi testimoni di questa mistica, posti in ordine cronologico dalla metà del settimo secolo fino all'Ottocento.
Il Papa: Imploro la fine della violenza in Terra Santa
Dopo aver recitato la preghiera dell'Angelus domenicale con i fedeli riuniti in piazza San Pietro ieri, 28 dicembre 2008, il Papa ha chiesto la cessazione delle ostilità in Terra Santa, auspicando «il ripristino della tregua nella striscia di Gaza». Benedetto XVI ha detto tra l'altro: «Sono profondamente addolorato per i morti, i feriti, i danni materiali, le sofferenze e le lacrime delle popolazioni vittime di questo tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie. La patria terrena di Gesù non può continuare ad essere testimone di tanto spargimento di sangue, che si ripete senza fine!».
Monsignor Fouad Twal annuncia il viaggio papale in Terra Santa
Nel suo primo messaggio natalizio da patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal conferma che il Papa si recherà pellegrino in Terra Santa nel prossimo mese di maggio (indiscrezioni giornalistiche riferiscono dall'8 al 15). Il testo, reso pubblico questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede del patriarcato latino in città vecchia, tocca i maggiori problemi che affliggono la Terra Santa e il Medio Oriente, sia pure con toni pacati e aperti alla speranza. Non manca un pensiero particolare rivolto ai cristiani iracheni.
Il Natale di Gaza
Sarà un altro Natale carico di tensione e paura quello dei cristiani di Gaza. La tregua è finita, i lanci di missili palestinesi Qassam e le ritorsioni dell'aviazione israeliana sono ricominciate, il soldato israeliano Gilad Shalit è sempre prigioniero e si ritorna a parlare di un'azione di terra di Israele per spazzare via Hamas. In questo quadro tutt'altro che rassicurante ieri i cristiani di Gaza hanno potuto almeno ricevere la prima visita del patriarca latino Fouad Twal, come racconta l'agenzia palestinese Maan.
La città sul monte
Cosa accomuna Alda Merini e Michel Sabbah, Susanna Tamaro e Carlo Maria Martini, Erri de Luca e Amos Luzzatto? Queste ed altre personalità condividono uno sguardo sulla città di Gerusalemme, che da tremila anni catalizza l'attenzione della storia, tra infiniti chiaroscuri. Colloqui su Gerusalemme raccoglie in un unico volume diciotto testimonianze di uomini e donne, religiosi e laici, figure istituzionali e liberi pensatori raccontano il loro rapporto personale con il mistero di Gerusalemme.
Messaggio natalizio del Custode di Terra Santa
Si intitola Andiamo fino a Betlemme! il messaggio di Natale che, come ogni anno, il padre Custode di Terra Santa indirizza ai cristiani di tutto il mondo e alle persone di buona volontà. «La durezza della storia che viviamo - scrive il francescano - cerca di inchiodarci una corazza di ferro sul cuore, per soffocare la vita. Ma come resistere alla provocazione di credere che l'annuncio sia vero, che davvero Dio sia entrato mondo, che esista una speranza anche per noi? E come i pastori corsero nella notte verso la grotta, così anche noi, a dispetto di tutto, diventiamo cercatori di gioia».
Riportiamo il testo integralmente, associando gli auguri della redazione di Terrasanta.net a quelli di fra Pizzaballa.
Martini notturno
Gerusalemme sta nel titolo di questo libro, ma non si può dire che ne sia la protagonista. Se ne sta invece piuttosto in disparte, paga di fare da scenario, peraltro notturno e quindi avvolto nell'oscurità, alle conversazioni tra i due gesuiti Carlo Maria Martini e Georg Sporschill. Il volume è una riflessione sui giovani e sul loro rapporto con gli adulti. Di più, è un'opera che si propone i giovani (e chi riveste un ruolo educativo nei loro confronti) come interlocutori ideali.