Cultura e dintorni
La Terra (Santa) dalla Bibbia ai giorni nostri
Argomento cruciale di questo libro di Marchadour e Neuhaus è il tema della terra, intesa come patrimonio e culla di un popolo, ma anche come luogo fisico della Rivelazione divina. Dunque l'oggetto è quella specifica porzione di pianeta che noi chiamiamo Terra Santa. Tre sono le parti principali del testo, dedicate, nell'ordine, all'interpretazione della terra nella Bibbia; al tema terra nella rilettura cristiana; «alla terra nei documenti della Chiesa cattolica contemporanea». Il libro può fornire piste per ulteriori approfondimenti da parte del lettore e si propone come opera divulgativa d'alto livello.
Squarci di luce nel Muro
Ad Abu Dis, vicino a Gerusalemme, l'11 e 12 luglio scorsi su due grandi schermi da 60 metri di lunghezza, posizionati dall'una e dall'altra parte del muro costruito dal governo israeliano, sono state proiettate per quattro ore immagini che ritraggono la vita di tutti i giorni: una bimba con grandi boccoli neri, graffiti che impongono colore ad una grigia muraglia di cemento, l'ombra di una mamma con il suo piccolo che si allunga sulla parete divisoria. Tutti scatti rubati da giovani artisti cresciuti in zone dove la società vive separata.
Voci in cerca d’ascolto
Don Nandino Capovilla, da alcuni anni responsabile delle azioni in Israele e Palestina per Pax Christi Italia, e Betta Tusset, laureata in lettere moderne, sposa e madre di tre figli, hanno entrambi più volte soggiornato in Terra Santa con occhi e orecchi attenti. In questo libro condividono coi lettori i colloqui con alcune «bocche scucite» che raccontano la tragedia del popolo palestinese. Non tutto il materiale è di prima mano e non sempre di uguale efficacia, ma il testo merita rispetto e attenzione. Ve ne proponiamo qualche passaggio.
Pentagramma israeliano
Ecco un compendio che presenta uno spaccato della scena musicale israeliana attraverso un viaggio tra la storia e alcune esperienze personali vissute dall'autore - pianista e direttore d'orchestra toscano - in seguito a incontri o scambi di opinioni. Il percorso delineato da Andrea Gottfried ha inizio con i primi del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, con una distinzione fondamentale e cioè la distinzione tra musica ebraica e musica israeliana. Un testo breve ma denso di contenuti.
Matrimoni «ecumenici» e diritto canonico
Capita di frequente nei Paesi del Medio Oriente, dove il cristianesimo non è la religione della maggioranza, che due giovani entrambi credenti in Cristo ma secondo confessioni diverse, si innamorino e decidano di sposarsi. Che lo sappiano o meno, essi affrontano uno degli argomenti più delicati e più dibattuti nella storia del diritto canonico e del dialogo ecumenico. La validità, la liceità, la stessa opportunità del loro matrimonio è infatti l'esito di una riflessione vecchia di ben diciassette secoli e non ancora conclusa. In proposito ecco un interessante studio del canonista francescano Raimondo Girgis.
I 28 gradini che uniscono Roma e Gerusalemme
Ogni anno milioni di persone, a Roma, la percorrono in preghiera, in ginocchio, per espiare colpe e invocare grazie. È la Scala Santa, ventotto gradini che, come si tramanda, Gesù avrebbe salito, percosso e sanguinante, per accedere al palazzo pretorio di Pilato. La Scala è dunque tra le testimonianze più evidenti del legame particolare che stringe la capitale italiana alla Terra Santa. Il manufatto fu inviato a Roma nel 326 da sant'Elena al figlio, l'imperatore Costantino, e poi venne donato a Papa Silvestro I.
Israele a tavola
Questo libro di Laura Sacerdoti Liberanome non è solo un libro di ricette come si sarebbe portati a pensare. Solo una parte, infatti, è riservata ad alcune ricette tipiche, come ad esempio il challah o gli involtini di verza o i dolci di arance. Anche in questa sezione, del resto, i vari piatti sono comunque preceduti da note legate all'origine e alla storia della singola pietanza. Il volumetto ha il pregio di condensare in poche pagine e in modo chiaro e interessante la storia, la cultura e la tradizione della cucina ebraica, svelando anche alcuni particolari curiosi.
Una guida nello zaino
A un primo frettoloso sguardo, questa guida al Camino de Santiago ci era sembrata l'ennesimo di tanti libercoli di scarsa utilità sfornati con intenti commerciali per cavalcare l'onda di una moda. Invece bisogna riconoscere che Il bastone e la conchiglia ha un'originalità che rende il libro uno strumento agile e vivace da includere nello zaino da pellegrino. Il testo è pensato per chi intraprende il pellegrinaggio a piedi percorrendo interamente, o solo in parte, gli 800 chilometri del cosiddetto Cammino francese.
L’avventura di Paolo
Nell'intento di padre Murphy O'Connor, autore del libro che qui presentiamo, l'apostolo Paolo è «l'eroe di una avventura», la cui biografia è descritta con «una solida linea narrativa». Nei dodici capitoli che abbracciano la vita di Paolo dagli inizi fino alla sua morte non vi è nulla del romanzo storico. Al contrario, vi troviamo una seria ricostruzione storica fondata soprattutto sulle lettere paoline, senza che siano trascurati gli Atti degli apostoli e altri riferimenti biblici ed extra biblici. Il filo del racconto ci fa sentire compagni di viaggio dell'instancabile apostolo.
Rapidi scorci sull’islam
Il piccolo libro che presentiamo è un sussidio semplice e chiaro per un primo (e fin troppo rapido) approccio all'islam. Dieci brevi capitoli sono altrettante piccole finestre che ci fanno dare uno sguardo a quel mondo vicino e distante. Non è indifferente che ad aprire le finestre sia proprio un intellettuale islamico, Mohammed Talbi, professore onorario alla facoltà di Scienze umane di Tunisi.
Una trama di guerra e ironia
Quello di Suad Amiry è il diario di una palestinese dei giorni nostri che vive sotto l'occupazione militare israeliana in Cisgiordania e ne descrive tutte le ricadute nella vita quotidiana. L'Autrice ha scritto anzitutto con un intento «terapeutico», per ingannare la frustrazione annegandola in un diversivo. È la Amiry stessa ad offrirci la chiave di lettura: «Scrivo per rintracciare ogni più lieve differenza tra oggi e ieri, domani o dopodomani ancora».
Un museo senza frontiere
Il Museum With No Frontiers (Mwnf) propone, tra l'altro, una collezione permanente di arte islamica che raccoglie, in maniera virtuale, opere e architetture da 14 Paesi del mondo senza spostarle dalle loro sedi. Il Mwnf è un'organizzazione no-profit fondata nel 1994 a Vienna da un'idea di Eva Schubert e ora ha sede a Bruxelles, in Belgio. Ve lo presentiamo in sintesi.