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Ricco e rude. Un sito per la Siria

Paola Rampoldi
12 dicembre 2006
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Ricco e rude. Un sito per la Siria

Le pagine elettroniche di Syriamuseum.com offrono interessanti informazioni di carattere culturale in lingua inglese. E ci schiudono le porte su un Paese dall'antica civiltà. Navigando in questo sito non mancano le piacevoli sorprese. Tra foto e documenti in varie lingue (come il francese e l'arabo) qua è là fanno capolino anche testi in italiano. Da visitare senza farsi scoraggiare dal look più che essenziale.


Il fascino della Siria risiede nelle sua storia e nelle sue radici. Considerata patria di uno dei più antichi insediamenti umani del mondo, è una terra dalle molte risorse.

Un sito internet utile per avere delle informazioni culturali interessanti in proposito è Syriamuseum.com, in inglese.

Inizialmente l’impatto estetico e funzionale non è dei migliori, stando alla prima impressione lo si definirebbe molto scarno, con poche informazioni e male organizzate. In realtà, una consultazione approfondita riserva numerose sorprese.

Come per tutti i casi in cui la navigazione non è immediata e lineare, anche per questo sito, è comodo fare riferimento alla «mappa», che in questo caso si chiama museum index. Da questa infatti è possibile accedere a tutte le pagine, organizzate in ordine alfabetico.

Identificabili attraverso icone differenti, le pagine sono suddivise in base al contenuto: testo, fotografie o file audio. Per città come Palmira, Aleppo, Mari, Ugarit, Apamea e Damasco esiste una doppia versione: descrizione e immagini.

Le pagine delle immagini sono organizzate come delle vere e proprie photogallery, che propongono paesaggi, ma anche monumenti o reperti archeologici ora conservati in diversi musei in giro per il mondo. È possibile allora rimanere colpiti dalla bellezza di una visione dall’alto di Aleppo, o incuriositi da un primo piano del cardo massimo di Apamea. I testi invece sono essenziali e forniscono le informazioni più importanti circa le origini e la storia della città, con il rimando anche ad altri siti.

Sempre dall’indice si accede anche ad altre pagine dedicate a monumenti o edifici rilevanti, come ad esempio il Museo nazionale di Damasco che contiene oggetti risalenti al neolitico e al paleolitico, insieme ad opere di arte arabo islamica e di arte contemporanea. La pagina delle fotografie offre un eloquente assaggio di ciò che il museo conserva e di come le opere vengono esposte.

Pagine a parte sono dedicate a particolari oggetti di notevole rilevanza artistica, come per «Busto di Ummayat, figlia di Yarhai».

Infine, quale altro interessante servizio, il sito propone la consultazione di documenti in francese, in inglese, in arabo e in italiano, con approfondimenti su varie tematiche, prevalentemente archeologiche.

Dal momento che la diffusione di Internet nei Paesi mediorientali risale solo a pochi anni fa, questo strumento acquisisce ancora più valore e diventa ancora più apprezzabile.

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