Cultura e dintorni
I palestinesi d’Israele
Nella società israeliana circa il 20 per cento della popolazione è composto da arabi per etnia, lingua e cultura, musulmani e cristiani per fede. Alcuni sono perfettamente integrati, altri denunciano una condizione di costante emarginazione. Finalmente un libro si occupa di loro.
L’ebrea Maria
«Per celebrare la bellezza di Maria non è necessario scadere nel romanticismo o nel sentimentalismo devozionale. È sufficiente collocarla nel suo contesto autentico, quello della Galilea del I secolo». Padre Frédéric Manns, frate minore e docente di esegesi del Nuovo Testamento e di letteratura giudaica antica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, ci regala, con questo volume, uno sguardo unico sulla vita della madre di Gesù, giovane donna ebrea profondamente inserita e partecipe del suo tempo e della sua tradizione religiosa.
Un cattolico palestinese s’interroga
Con questo suo libro, Geries Sa'ed Khoury, cattolico palestinese di rito melchita, redige quasi il manifesto di una possibile «teologia contestuale palestinese». Che cosa designa questo termine? È un po' come interrogare il proprio Dio e quello degli altri: sul destino della Terra Santa, sulla differenza tra chi fa il volere di Dio e chi lo strumentalizza, deformandone l'immagine, per le proprie mire.
Quattro atleti a Pechino
Inshallah Beijing!, documentario di Francesco Cannito e Luca Cusani, scritto con Michela Sechi, racconta la vicenda degli atleti palestinesi che hanno preso parte alle ultime Olimpiadi. La pellicola ha vinto la sezionepalestinese dell'Al Jazeera International Documentary Film Festival e ha partecipato con successo anche al Tekfestival di Roma e al DocumentaMadrid. Fra poco sarà in concorso alla Festa del documentario "Hai visto mai?", di Siena, dove sarà proiettato domenica 31 maggio, per poi entrare prossimamente nei circuiti di distribuzione.
Per un rinascimento mediterraneo
Gilles Kepel, acuto conoscitore del mondo arabo, nel suo Oltre il terrore e il martirio, intende mostrare come due «grandi racconti» abbiano segnato negli ultimi anni la politica internazionale: quello del terrore (islamico), di matrice statunitense, e quello del martirio (cioè l'apologia dell'attentato suicida) da parte jihadista. Ad essi Kepel contrappone una soluzione politica e culturale che passi per l'Europa: un «rinascimento mediterraneo» che prenda forma nelle università, le imprese, l'apprendimento di lingue diverse, il diritto.
Una mostra sul genocidio armeno
Una storia terribile e poco nota, persino ancora negata ufficialmente dal governo erede di quello che ne fu la causa: è il Medz Yeghern, il «Grande Male», il genocidio del popolo armeno in Anatolia perpetrato nel biennio 1915-1916. Allo sterminio di un milione e mezzo di persone, il primo sterminio scientificamente attuato nel Ventesimo secolo, è dedicata la mostra fotografica Armin T. Wegner e gli armeni in Anatolia, 1915, ospitata alla Casa della Memoria e della Storia di Roma fino al 16 maggio.
Tsili la fragile
Aharon Appelfeld, scrittore israeliano già noto al pubblico italiano, torna con questo romanzo a sondare la propria memoria, la memoria di un bambino nella Shoah, sopravvissuto allo sterminio per il fatto d'essere biondo e per essere riuscito a fuggire a dieci anni dal campo di concentramento, vagando per le foreste per tre lunghi anni, fino alla conclusione della guerra. L'Autore torna nei boschi della sua fuga solitaria raccontando le vicende della piccola Tsili, così vicine alle sue. E intanto cerca di rispondere alla domanda di una vita: quale antidoto per proteggersi dall'odio e dalla violenza quando sono ciechi e indiscriminati?
Le strade di Gerusalemme
Vincitore del primo premio al Giffoni Film Festival 2008, il film Qualcuno con cui correre mostra una Gerusalemme inedita, scevra dai cliché occidentali legati alla faticosa convivenza interreligiosa e alla questione israelo-palestinese, e invece attanagliata dai problemi tipici dei grandi centri urbani contemporanei: la devianza, la droga, il disagio giovanile. Una metropoli «normale», nei suoi guai, percorsa in lungo e in largo da personaggi ben delineati (l'impianto narrativo di Grossman è una garanzia) e riportati sullo schermo con buon linguaggio registico.
Una guida insolita
Non è una guida, almeno non in senso classico. Non è un saggio. Non è nemmeno un reportage. L'autore lo definisce «una sorta di diario». Probabilmente, è un po' di tutto questo insieme, e qualcosa di più. È difficile appiccicare un'etichetta precisa a Terra Santa. Viaggio dove la fede è giovane, il libro di Giorgio Bernardelli appena pubblicato dall'Editrice Ave. Questa «guida anomala» è destinata a chi ha il gusto della domanda, e a chi non ha paura di lasciarsi cambiare dalla Parola vivente che rende «santa» quella terra.
Terra d’Israele e teologia
Nell'orizzonte di una riflessione teologica sul significato della terra di Israele per il cristiano, Raniero Fontana con questo suo libro ci offre una prospettiva interessante - e al contempo provocatoria - che rimette a tema la santità di questo luogo a partire dal rapporto fra il «il Santo» di Israele e il suo popolo, in un arco di tempo che va dai tempi biblici ad oggi, fra «luci ed ombre», nella continua ricerca di uno «spazio vivibile» e di una «struttura abitabile». L'Autore da vent'anni vive a Gerusalemme, dove insegna in diverse istituzioni accademiche.
Conoscere Hamas
Scrivere un libro su Hamas non è impresa facile. Non è infatti possibile scrivere come di un capitolo ormai consumato di storia politica, consegnato agli archivi e quindi analizzabile in ogni suo aspetto. Paola Caridi ha voluto indagare tale complessità da osservatrice privilegiata qual è. Dal 2001 ha fatto del Medio Oriente la sua casa e dal 2003 è corrispondente da Gerusalemme. In questa opera combina la sua preparazione di storica, precisa nel ricorso alle fonti dirette, con la capacità di osservazione critica, bagaglio indispensabile del giornalista che opera sul campo.
A Gerusalemme con amore
Il libro Gerusalemme città della speranza fornisce ai lettori indicazioni storiche e topografiche sulla città santa, ma non si ferma qui. L'Autore attinge alla tradizione biblica, a fonti ebraiche, cristiane e islamiche, al vasto patrimonio delle scoperte archeologiche ma anche a importanti testimonianze storiche, come quelle di Giuseppe Flavio, senza peraltro trascurare i racconti dei grandi pellegrini dell'antichità. Corredato di sedici pagine di foto a colori, il testo non dimentica i conflitti di Gerusalemme.