Persepolis
Il 28 giugno iraniani alle urne per il nuovo presidente
Gli elettori iraniani vanno ai seggi domani, 28 giugno 2024, per il primo turno delle presidenziali. Sono tre (su sei) i candidati veramente in lizza per l'alta carica: due conservatori e un riformista. Scopriamo di chi si tratta.
Afghanistan, i talebani aprono al turismo
C'è in atto un minuscolo disgelo turistico in Afghanistan. Per ora parliamo di poche migliaia di arrivi all'anno (in gran parte cinesi), che servono ai talebani per cercare di migliorare la propria immagine internazionale. Un percorso accidentato e agrodolce.
Gli ayatollah iraniani fronteggiano il post Raisi
Come è noto, il presidente iraniano Ibrahim Raisi è morto, con altre sette persone, lo scorso 19 maggio, nello schianto dell’elicottero su cui viaggiava. Subito si è messa in moto la macchina per la successione: a fine giugno il popolo eleggerà il nuovo capo dello Stato, ma i candidati saranno prima scremati dagli ayatollah.
Anche il terrorismo separatista minaccia l’Iran
Il regime di Teheran non deve guardarsi solo da Israele, che considera il proprio nemico giurato, ma anche dal terrorismo interno. Istanze separatiste e dell'estremismo sunnita si saldano insieme. Le cronache recenti hanno registrato attacchi plurimi e sanguinari.
Gaza e la guerra in Yemen, per ora vincono gli Houthi
Uno dei risvolti della guerra in corso nella Striscia di Gaza è il rafforzamento degli Houthi in Yemen, che in Medio Oriente hanno acquistato consensi e popolarità con le loro azioni di disturbo alla navigazione nel Mar Rosso in chiave anti-israeliana e anti-occidentale.
«Siamo haredim, non ci arruoliamo per Gaza»
La guerra in corso a Gaza ha riportato all'attenzione dell'opinione pubblica israeliana la questione dell'esenzione dal servizio militare di cui godono i giovani studenti delle scuole rabbiniche. Le parole del rabbino capo sefardita di Israele, Yitzhak Yosef, esasperano i toni.
Due o tre cose che forse non sapete su Rafah
La cittadina di Rafah, nell'estremo sud della Striscia di Gaza, è ora il fronte avanzato dell'offensiva israeliana contro le forze di Hamas e delle altre milizie palestinesi che le fiancheggiano. Che storia ha alle spalle questo centro urbano oggi sotto tiro?
Nagorno Karabakh, a rischio ogni testimonianza armeno-cristiana
Dopo che decine di migliaia di armeni sono fuggiti dal Nagorno Karabakh preso dalle truppe azere nel settembre scorso, ora rischiano di scomparire anche le chiese, le croci, i simboli di una plurimillenaria presenza armena e cristiana.
La «pazienza strategica» dell’Iran
A cavallo del nuovo anno una serie di attentati e stragi hanno colpito l’Iran e suoi più stretti alleati – il cosiddetto «Asse della resistenza» contro Israele. Mentre il Medio Oriente pare sempre sull'orlo di un conflitto più esteso, i leader di Teheran mantengono per ora toni contenuti.
Israeliani e sciiti, in guerra ma non troppo
Non solo nella Striscia di Gaza. Anche nel nord di Israele si combatte, in schermaglie d'artiglieria con le milizie di Hezbollah. Nelle zone di confine israelo-libanese migliaia di civili hanno dovuto evacuare e si contano decine di morti. Tutte le parti in campo, però, cercano di contenere i danni. Iran incluso.