Persepolis
La «pazienza strategica» dell’Iran
A cavallo del nuovo anno una serie di attentati e stragi hanno colpito l’Iran e suoi più stretti alleati – il cosiddetto «Asse della resistenza» contro Israele. Mentre il Medio Oriente pare sempre sull'orlo di un conflitto più esteso, i leader di Teheran mantengono per ora toni contenuti.
Israeliani e sciiti, in guerra ma non troppo
Non solo nella Striscia di Gaza. Anche nel nord di Israele si combatte, in schermaglie d'artiglieria con le milizie di Hezbollah. Nelle zone di confine israelo-libanese migliaia di civili hanno dovuto evacuare e si contano decine di morti. Tutte le parti in campo, però, cercano di contenere i danni. Iran incluso.
Le voci israeliane per il cessate il fuoco su Gaza
Sono poche, ma in un Israele scosso dagli attacchi terroristici del 7 ottobre scorso esistono anche le voci di quei cittadini che chiedono un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Tra costoro anche i familiari degli ostaggi nelle mani delle milizie palestinesi.
Giochi pericolosi nello scacchiere mediorientale
Mentre nei cieli proseguono bombardamenti e lanci di razzi dalla e sulla Striscia di Gaza, un massiccio dispiegamento di truppe di terra israeliane è pronto a regolare i conti con Hamas, dopo gli orrori del 7 ottobre scorso. Su altri fronti, vediamo come si muovono gli sciiti anti-israeliani in Libano, Iran, Siria, Iraq e Yemen.
L’Iran non regge più gli immigrati afghani
Sono per lo più di etnia hazara e fede sciita i milioni di afghani presenti in Iran. I primi arrivarono negli anni Novanta del Novecento e trovarono buona accoglienza. Ora, invece, vanno crescendo i sentimenti xenofobi tra gli iraniani, conservatori o progressisti che siano. Le ragioni.
Mahsa Amini: l’Iran un anno dopo
Il governo di Teheran, nei giorni scorsi, ha impedito con ogni mezzo che venisse ricordata pubblicamente la morte della giovane Mahsa Amini, che lo scorso hanno scatenò massicce e lunghe proteste in tutto il Paese. Gli attivisti si sentono sconfitti. E intanto il regime porta a casa una serie di successi in politica estera.
Il peso del clima sul pellegrinaggio alla Mecca
Nei cinque giorni dell’hajj, dal 25 al 30 giugno, in Arabia Saudita le temperature si sono sempre mantenute, di giorno, su una media di 44 gradi. Almeno 230 persone sono morte, uccise dalla calura.
Riapre a Sana’a il Museo nazionale
È un segnale di speranza e di fiducia in un possibile nuovo clima di pace. Ma anche l'occasione per mettere in luce la devastazione e il saccheggio subiti dal patrimonio culturale, artistico, archeologico yemenita in tempo di guerra.
Oman, piccolo regno, grande diplomazia
Ora è al lavoro per riavvicinare Egitto e Iran, ma in Medio Oriente non vi è trattativa regionale importante che non veda il sultanato dell'Oman impegnato come mediatore, facilitatore, apripista. Una destrezza diplomatica nata mezzo secolo fa, quando prese il potere il sultano Qaboo Bin Said al Said.
A che punto è la questione del velo in Iran
Sembra entrato in un cono d’ombra l'Iran. Le turbolenze dei mesi scorsi sono finite? No. Proseguono, pur facendo meno notizia, manifestazioni e scioperi legati alla crisi economica. L'obbligo del velo grava ancora sulla testa delle donne. Facciamo il punto.