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La Chiesa di Terra Santa si mobilita per il Sinodo

Terrasanta.net
8 ottobre 2021
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La Chiesa di Terra Santa si mobilita per il Sinodo
Un fermo immagine della sessione del 5-6 ottobre dell'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa, con la partecipazione di alcuni membri in videocollegamento da remoto.

I vescovi e capi delle comunità cattoliche di Terra Santa, riuniti a Nazaret il 5 e 6 ottobre, hanno affidato a padre David Neuhaus il coordinamento del cammino sinodale. Decisioni anche in tema di ecumenismo e catechesi.


Anche la Chiesa di Terra Santa, nella molteplicità dei suoi riti, prenderà parte attiva al cammino verso il Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2023 sul tema Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione. Un percorso, voluto da papa Francesco, che si apre ufficialmente in Vaticano questo fine settimana 9 e 10 ottobre 2021. Attraverso una fase diocesana, prima, e poi nazionale e continentale si vorrebbe coinvolgere nella riflessione il maggior numero possibile di fedeli.

Camminare insieme

Per poter svolgere al meglio questo cammino di popolo, l’Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts), riunita a Nazaret il 5-6 ottobre scorsi, ha deciso di affidarne il coordinamento al gesuita David Neuhaus, rappresentante dei religiosi in seno all’Assemblea stessa. «Spetterà a lui – recita un comunicato diffuso al termine della sessione – il compito di organizzare il lavoro ed essere il punto di riferimento per le persone che saranno scelte per svolgere il compito di “facilitatori” nel vari Paesi (Palestina, Israele, Giordania, Cipro) e circoscrizioni ecclesiastiche». Neuhaus sarà anche il portavoce ufficiale dell’Assemblea per questo ambito, interagirà con gli operatori dei media e organizzerà un sito Internet dedicato al cammino sinodale in Terra Santa.

L’apertura ufficiale del cammino sinodale in Terra Santa è stata fissata per il 30 ottobre presso il santuario della Madonna Regina di Palestina per la regione Israele-Palestina. I vescovi e responsabili locali che risiedono in Giordania e a Cipro concorderanno una data più conveniente.

Benvenuto al nunzio e ai nuovi membri

Non è questa la sola decisione adottata nel corso dell’assemblea di Nazaret, all’inizio della quale il presidente, mons. Pierbattista Pizzaballa, ha dato il benvenuto al nuovo rappresentante pontificio in Terra Santa, il nunzio Adolfto Tito Yllana, per la prima volta presente ai lavori. Il patriarca latino di Gerusalemme si è congratulato anche con i nuovi membri dell’Aocts, presenti fisicamente o collegati via streaming dalla propria sede. La decisione di riunirsi a Nazaret, stavolta ospiti nella Casa Nova dei francescani, è stata motivata dall’intento di farsi pellegrini alla casa di san Giuseppe, nell’anno dedicato allo sposo della Vergine Maria. La sera del 5 ottobre tutti gli ordinari hanno partecipato a una preghiera corale insieme ai fedeli, «ringraziando il Signore per le famiglie unite e felici e implorando il Dio della misericordia per quelle ferite, divise o in difficoltà».

Ecumenismo e catechesi

Nel corso dei lavori assembleari i pastori delle comunità cattoliche di Terra Santa hanno approvato all’unanimità le Linee-guida di pastorale ecumenica, sottoposto al loro esame un anno fa. Ora il documento di indirizzo verrà presentato da ogni vescovo al proprio clero e alle persone coinvolte nella pastorale parrocchiale, spiegando loro lo spirito con il quale è stato preparato.

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Altro tema di rilievo toccato è quello relativo alla catechesi e al ministero di catechista. In assemblea si è riscontrata la necessità di di preparare un materiale catechetico adatto a tutte le età: bambini, giovani, ragazzi cristiani, preparazione ai sacramenti, famiglie, età adulta, vecchiaia.

Bisogna anche sganciarsi da quello che è l’insegnamento religioso nelle scuole, che procede con metodoliogie e testi lasciati alla discrezione degli insegnanti di religione. Si va verso il potenziamento di un Ufficio catechistico, animato – auspicano i vescovi – da «persone esperte e capaci di impostare un lavoro ad ampio respiro, per animare la formazione religiosa degli insegnanti di religione, e pubblicare sussidi necessari. Nello stesso tempo, bisogna iniziare una riflessione sulla fondazione di una facoltà teologica per laici, e per possibili candidati al ministero di catechista».

L’Aocts ha anche eletto vicepresidente l’arcivescovo melchita Yousef Matta e membro del Consiglio episcopale permanente l’arcivescovo maronita Moussa El-Hage.

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Ernesto Borghi

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