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Amen, un’esperienza di ascolto e accoglienza

Terrasanta.net
9 settembre 2016
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Amen, un’esperienza di ascolto e accoglienza
Credenti in dialogo nell'ambito dell'iniziativa "Amen" a Gerusalemme. (foto Yonatan Sindel/Flash90)

(g.s.) – Ai tempi della vita terrena di Gesù la Geenna era una valletta fuori le mura di Gerusalemme dove venivano buttati i rifiuti della città. Nella discarica maleodorante il fuoco ardeva in continuazione per incenerire l’immondizia e le carogne di animali. Per questo, nella sua predicazione, il Nazareno assimilava alla Geenna il castigo che incombe sui peccatori.

Oggigiorno la valle scavata dal torrente Hinnom (da cui Ge-Hinnom, Geenna), a sud ovest della Gerusalemme vecchia, è una sorta di giardino che ispira pace e armonia. Negli ultimi giorni – tra il 5 e l’11 settembre – è stata la cornice dell’iniziativa Amen, una casa di preghiera per tutti i credenti, ambito che ha offerto occasioni di ascolto reciproco, preghiera e canto a ebrei, cristiani e musulmani della città. Al culmine di un percorso di confronto iniziato mesi fa. Particolarmente coinvolti anche i membri della piccola comunità cattolica di lingua ebraica.

Fra Alberto Joan Pari, responsabile del dialogo ecumenico e interreligioso per la Custodia di Terra Santa, spiega il senso dell’iniziativa – inserita nell’edizione 2016 del festival Mekudeshetin questo video realizzato dal Christian Media Center.

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