Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Le «guardie svizzere» del Santo Sepolcro

Terrasanta.net
23 settembre 2022
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Le «guardie svizzere» del Santo Sepolcro
Tre kawas ai margini di una celebrazione cristiana a Gerusalemme. (foto Enrique Bermejo/CTS)

Presenze irrinunciabili alle processioni cristiane, i kawas non fanno solo parte del folklore di Gerusalemme. Nascono all’interno dell’Impero ottomano come guardie della Sublime Porta di Istanbul. Bordone in mano, sciabola al fianco e tarbouche in testa (la tradizionale feluca), i kawas, tra il XVII e il XX secolo vengono impiegati come guardie del corpo incaricate della protezione di consoli, ambasciatori e altri diplomatici europei di passaggio in Palestina, ma anche in Egitto, Siria o Libano.

Quando l’Impero ottomano cade, continuano a servire le tre principali Chiese di Gerusalemme (greco-ortodossa, latina e armena). Anche l’ortografia del loro nome è dibattuta: kawas, cavas, kavas… In arabo, il termine kawas significa «arciere», anche se l’arco non fa più parte del loro equipaggiamento. Oggi il corpo di questa sorta di «guardie svizzere» conta una dozzina di elementi, che accompagna con il ritmo cadenzato del bastone l’ingresso delle principali celebrazioni cristiane.

La storia di Ho Huan
Roberto Piumini

La storia di Ho Huan

Oskar Schindler
Francesca Cosi, Alessandra Repossi

Oskar Schindler

Vita del nazista che salvò gli ebrei
Verso la verità della Chiesa
Ernesto Borghi

Verso la verità della Chiesa

Leggere gli Atti degli Apostoli oggi