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Nozze tardive e pochi figli. Così calano i cristiani in Israele

Terrasanta.net
29 dicembre 2010
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Nozze tardive e pochi figli. Così calano i cristiani in Israele
Una piccola folla di cristiani a Gerusalemme (foto E. Bermejo)

Il calo dei cristiani in Israele? Più colpa della bassa natalità delle famiglie, che non dell’emigrazione. È quanto risulta dal rapporto di fine anno dell’Ufficio nazionale di statistica, che cerca di fotografare la complessa realtà israeliana. Secondo gli esperti di questo centro studi, i cristiani in Israele sarebbero oggi 153 mila, il 2 per cento su una popolazione totale di 7 milioni e 200 mila.


(Milano/g.c.) – Il calo dei cristiani in Israele? Più colpa della bassa natalità delle famiglie, che non dell’emigrazione. È quanto risulta dal rapporto di fine anno dell’Ufficio nazionale di statistica, che cerca di fotografare la complessa realtà israeliana.

Per gli esperti di questo centro studi, i cristiani in Israele sarebbero 153 mila, il 2 per cento su una popolazione totale di 7 milioni e 200 mila. Una cifra che non comprende però gli immigrati, preti, suore e religiosi stranieri residenti in Israele.

Secondo l’Ufficio di statistica, la maggior parte dei cristiani d’Israele è di lingua e cultura araba. Il 20 per cento, circa 28 mila, appartiene a quella fascia di immigrazione proveniente dal blocco dell’ex-Urss e arrivata nel Paese nei primi anni Novanta del secolo scorso. Molti di questi cristiani sono di origine ebraica o hanno legami di parentela con ebrei (condizione che ha permesso loro di usufruire in molti casi della Legge del ritorno e di accedere alla cittadinanza). Contrariamente a quanto sostenuto dalla stampa internazionale, la ragione primaria del calo dei cristiani di Terra Santa non è dovuta solo a ragioni politiche ed economiche, quanto piuttosto a ragioni demografiche: le coppie cristiane di sposano relativamente tardi (attorno ai trent’anni) e le donne fanno meno figli (2,2 di media). Molto più alta la natalità delle donne musulmane: 3,7 figli. Le donne ebree mettono al mondo in media 3 figli a testa.

Interessante anche la statistica dei maggiori centri cristiani: Nazaret con 23 mila cristiani guida la classifica; seguono Haifa con 13.700, Gerusalemme con 11.500 e Shefaram, in Galilea, con 9.200.

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Ernesto Borghi

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