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Natale, mediorientale, in musica

Laura Silvia Battaglia
28 dicembre 2021
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Anche in Medio Oriente l'atmosfera natalizia è caratterizzata da carole e canti tipici, all'insegna del meticciamento tra culture. Vi proponiamo cinque esempi interpretati da popolari cantanti del mondo arabo.


Lasciateci alle spalle le celebrazioni natalizie cattoliche (e luterane), in Medio Oriente si continua a coltivare il clima d’attesa dell’Avvento, considerato che la consistente componente cristiana ortodossa in Nord Africa, Israele, Palestina, Siria, Libano, Giordania e Iraq celebra la nascita di Gesù di Nazaret il 7 gennaio (o anche più tardi nel caso degli armeni).

Così come in Occidente i jingle natalizi fanno da contorno sonoro alle festività e risuonano nelle pubblicità e nei centri commerciali – con ormai un intero catalogo di “classici” profani che va da It’s Beginning To Look a Lot Like Christmas di Bing Crosby a All I Want For Christmas Is You di Mariah Carey – il Medio Oriente non è da meno. Data la particolarità e la specificità dei cristiani d’Oriente e l’uso della lingua araba, in queste comunità sono sempre molto popolari alcune classiche serie di carole natalizie, interpretate da grandi artisti – soprattutto artiste – a cui si aggiungono le nuove versioni delle star del pop e originali remix da dance music. Abbiamo scelte cinque canzoni di Natale per questo ultimo Diwan del 2021, in modo che non possano mancare nella vostra playlist di fine anno.

Laylet Eid, di Fairuz. Laylet Eid traduce «La notte di Natale». La canzone di Fairuz è una versione araba del classico Jingle Bells, composto dall’americano James Lord Pierpont a metà del XIX secolo. Il testo della canzone in arabo è stato scritto dai fratelli Rahbani, Assi e Mansour. Assi Rahbani è stato il marito del cantante fino alla sua morte, avvenuta nel 1986 (i due si erano però separati nel 1979 – ndr). In linea con il suo tema festivo, la canzone racconta le tradizioni natalizie, dalle riunioni di famiglia, agli alberi di Natale, fino allo scambio dei regali. C’è anche un cenno al jiingling bells dell’originale inglese. Fairuz, al secolo Nuhad Haddad, è considerata la più grande cantante e interprete della canzone in lingua araba, insieme all’egiziana Umm Khultum. Libanese, nata nel 1934, Fairuz è ancora vivente ed è cristiana ortodossa.

Ahla bi Yassouh, di Carole Samaha. Anche qui una cantante libanese, Carole Samaha, star del pop regionale. La canzone (che tradotta significa «Ciao, Gesù») è diventata estremamente popolare fin dall’anno della sua pubblicazione, il 2018. Il testo descrive l’atmosfera festosa delle giornate natalizie e il senso di calore familiare e umano che il Natale genera. Samaha, che è cristiana, ha vinto il premio per la migliore esordiente donna all’Arab Music Award 2004 e da allora la sua carriera non ha conosciuto cedimenti.

Sawt el-Eid, di Fairuz. Ancora una canzone di Fairuz popolarissima. Sawt el-Eid significa «Il suono del Natale». Anche questa è una versione araba del classico Silent Night, che è stata originariamente composta in tedesco dal sacerdote austriaco Joseph Mohr (musica di Franz Xaver Gruber – ndr). Tra il pubblico occidentale che non frequenta le chiese è stata resa popolare da una versione di Bing Crosby e da una, successiva, di Frank Sinatra. I testi di Fairuz conservano l’impegnativo simbolismo religioso dell’originale di Mohr che celebra la nascita di Gesù e la salvezza che la sua vita porterà all’umanità.

Jras el Eid, di Salwa Katrib. Cantante e attrice libanese della città di Tripoli, Salwa Katrib è diventata famosa per la sua versione di Jingle Bells, qui tradotta come Jras el Eid.  Come Laylat Eid di Fairuz, la canzone contiene immagini associate alle festività natalizie. Nonostante sia stata pubblicata nel 1994, la canzone è un classico popolare del Natale Mediorientale.

Sahrit Eid, di Majida el Roumi. La cantante libanese Majida el Roumi ha pubblicato la sua canzone «Notte di Natale» nel 2013, come parte del suo album Nour men Nour («Luce da luce»). Come molte altre melodie festive della regione, la canzone celebra lo spirito natalizio di condivisione della gioia in famiglia. L’album contiene 12 brani, tra canzoni e canti natalizi, tra cui uno famoso e amato dai palestinesi, intitolato «Betlemme».

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