Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Pedalando in cerca di pace

Simone Esposito
20 novembre 2009
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Pedalando in cerca di pace

Prendete 250 donne da tanti angoli del mondo (28 Paesi, per la precisione) e mettetele in sella a una bicicletta. Finiranno per pedalare su e giù per il Medio Oriente, incrociando volti, storie e situazioni di conflitto per lanciare un messaggio di pace. Non è l'ipotetico soggetto di un film un po' surreale, ma un'esperienza in carne, ossa, ruote e sellini. Una storia vera raccontata da Cecilia Gentile nel suo Segui le donne. Da Beirut alla Palestina pedalando per la pace, da poco nelle librerie per i tipi di Ediciclo Editore.


Prendete 250 donne da tanti angoli del mondo (28 Paesi, per la precisione) e mettetele in sella a una bicicletta. Finiranno per pedalare su e giù per il Medio Oriente, incrociando volti, storie e situazioni di conflitto per lanciare un messaggio di pace.

Non è l’ipotetico soggetto di un film un po’ surreale, ma un’esperienza in carne, ossa, ruote e sellini. Una storia vera raccontata da Cecilia Gentile nel suo Segui le donne. Da Beirut alla Palestina pedalando per la pace, da poco nelle librerie per i tipi di Ediciclo Editore.

La Gentile, redattrice del quotidiano La Repubblica, è un’appassionata di bicicletta, ed è anche guida dell’associazione cicloambientalista Ruotalibera-Fiab. In più, di se stessa scrive che «le piace fare cronaca perché sente in questo modo di partecipare e dare il proprio contributo al processo di trasformazione della società». È stato naturale per lei, quindi, raccontare l’esperienza di Follow the Women, un progetto giunto nel 2009 alla quinta edizione e che oggi si è trasformato in una vera e propria organizzazione internazionale di donne per la pace. L’idea è venuta a una cinquantenne inglese, Detta Regan: le donne sono più capaci degli uomini di intavolare il dialogo, di moderare i conflitti, di accogliere la diversità, mentre la bicicletta è un mezzo semplice, quasi umile, che garantisce una grande libertà di movimento. Allora, perché non montare su questo mezzo non-violento e portare in giro per la Terra Santa segnata dalla violenza e dallo scontro la testimonianza pacifica delle donne?

La Gentile ci accompagna proprio lungo questa esperienza: una grande carovana di gente semplice, che marcia dal Libano ai Territori palestinesi passando per Siria, Giordania e Israele, con le mani sul manubrio, libere da strumenti offensivi. Un viaggio che nelle pagine della giornalista è fatto di paesaggi affascinanti, della fatica del cammino, della tensione palpabile nelle zone militarizzate, ma soprattutto degli incontri ordinari tra le persone, tra le storie delle persone, delle donne soprattutto, divise, reciprocamente sospettose, ma anche stanche della divisione e del sospetto. Segui le donne è il racconto della costruzione della pace a colpi di pedale. Una pace che, prima di essere, come deve, diplomatica, politica e militare, è umana, popolare. Il che, come le 250 donne scoprono, è tutt’altro che semplice. Ma anche assolutamente necessario.

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