Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Marzo 2008


Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)
Gaza, 29/03/2008

Gaza. Fumare fa bene (ad Hamas)

Fumare a Gaza fa bene. Non tanto a chi fuma, ovviamente, ma almeno alle malandate finanze di Hamas, che non sapendo più dove raschiare i soldi necessari alla gestione della Striscia, ricorre a «stratagemmi fiscali» a dir poco stravaganti: come l'imposta di bollo sulle sigarette di contrabbando, appunto. Nella Striscia è in atto una crisi economica mai vista prima. Così gli amministratori di Gaza, secondo l'agenzia di informazione economica Bloomberg, sono arrivati al punto di tassare per 3 dollari ciascun pacco di sigarette di contrabbando che arriva a Gaza attraverso i tunnel sotterranei dall'Egitto

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese
Amman, 28/03/2008

Evangelicali in Giordania, tensioni con il governo e le altre Chiese

Il Consiglio delle Chiese della Giordania punta il dito sulle attività di proselitismo di alcuni gruppi cristiani evangelici che agiscono nel Paese a predominanza musulmana con il pretesto di fornire assistenza umanitaria. L'organismo, composto da vescovi delle Chiese greco-ortodossa, greco-cattolica (melchita), cattolica latina e armena, ha denunciato, in una recente dichiarazione, che esistono «40 sètte» operanti in Giordania che creano «discordia all'interno del cristianesimo e con i musulmani».

Milano, 27/03/2008

Riyadh si schiude

Quando sui nostri quotidiani si parla di un tema serio come il rapporto problematico tra islam e libertà religiosa, ciò che personalmente mi colpisce di più è constatare come il criterio giornalistico di riferimento sia la massima per cui «tutto fa brodo». Le ultime giornate sono state istruttive da questo punto di vista. Con paginate sul battesimo di Magdi Cristiano Allam e la notizia del re dell'Arabia Saudita che per la prima volta ipotizza nel Paese della Mecca e di Medina un incontro interreligioso - invece - relegata in un angolo o nemmeno riferita. Non è superfluo notare che sui giornali del Medio Oriente direttamente interessati al problema della libertà religiosa, le cose sono andate in maniera esattamente opposta.

Il rabbino Rosen sugli accordi Santa Sede-Israele
Manuela Borraccino

Il rabbino Rosen sugli accordi Santa Sede-Israele

Il «problema vero» nei negoziati fra la Santa Sede e Israele su fisco e proprietà ecclesiastiche sta «nell'assenza di un mandato preciso da parte delle autorità politiche [israeliane] al team di tecnici di affrontare queste questioni come eccezioni, così come era previsto dall'Accordo fondamentale tra le due parti. Ne è convinto il rabbino David Rosen, direttore del Comitato internazionale ebraico per gli incontri interreligiosi e membro della delegazione israeliana nei negoziati sull'Accordo Fondamentale che il 30 dicembre 1993 diede il via alle relazioni diplomatiche fra Santa Sede e Israele. Nostra intervista.

Milano, 26/03/2008

Rifugiati iracheni. Crescono i problemi mentali

I rifugiati iracheni in Libano e Giordania mostrano evidenti problemi psicologici. Lo rivela un recente rapporto dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) condotto in collaborazione con l'Unicef e con alcune ong locali come la Lega della gioventù irachena e l'Unione delle donne giordane. Oltre la metà degli intervistati (scelti tra gli 800 membri di 200 famiglie irachene accolte tra il novembre 2007 e il gennaio 2008 in Giordania e Libano) mostrano gravi segni di disagio mentale come attacchi di panico, stati di rabbia e stanchezza, problemi di sonno e paura.

Parola di pastore
Giorgio Vigna

Parola di pastore

La testimonianza vigorosa del profeta e della sentinella. In questa prospettiva ascoltiamo la voce di monsignor Michel Sabbah, patriarca latino di Gerusalemme dal 1987, che parla nel libro curato da don Nandino Capovilla di Pax Christi. Il testo è una raccolta di dieci interventi del vescovo ai quali rispondono, come in controcanto, dieci personaggi diversi per appartenenza religiosa (cristiani, ebrei e musulmani) e provenienza geografica (israeliani, palestinesi e italiani).

Emergenza pane in Egitto
Terrasanta.net

Emergenza pane in Egitto

Per scongiurare la fame, in Egitto cambia il «sistema di vendita» del pane. Il Paese nordafricano è il secondo maggior importatore di grano dal mondo; l'importazione tocca i 7 milioni di tonnellate all'anno, oltre la metà del consumo interno della popolazione. Per questo l'aumento del prezzo internazionale del grano degli ultimi mesi ha spinto l'Egitto in una situazione di crisi: alla fine del 2007, infatti, la bilancia commerciale egiziana ha segnato un disavanzo negativo del 63 per cento, causato proprio dal costo crescente dei generi importati.

Indagine su fedi e politica
Daniele Civettini

Indagine su fedi e politica

Che ne sarà degli uomini che credono in Dio? La pinguedine, l'autorealizzazione e la diffusa conoscenza scientifica li estingueranno del tutto? Esiste un rischio reale di guerra di civiltà, da intendere come conflitto tra culture e religioni, che può minacciare la pace nel mondo? Nella ricerca di risposte a questi interrogativi può rappresentare uno strumento prezioso lo studio intitolato Sacro e secolare, dei due politologi statunitensi Pippa Norris e Ronald Inglehart.

Le Chiese di Gerusalemme: pentiamoci e cambiamo strada
Gerusalemme, 20/03/2008

Le Chiese di Gerusalemme: pentiamoci e cambiamo strada

Nel loro messaggio comune scritto in occasione dell'imminente Pasqua i capi delle Chiese di Terra Santa invitano i loro fedeli, ma anche i responsabili politici di Israele e Palestina, al pentimento. «Gesù - scrivono i leader cristiani - afferma che la Chiesa ha una specifica funzione nel mondo, quella cioè di spiegare e convincere la gente che gli uomini e le donne hanno la responsabilità di confessare i loro peccati. Se si pentono con sincerità e riprendono il cammino i loro peccati sono rimessi». Questo, prosegue il testo, vale per tutti. Occorre ammettere gli errori e cercare nuove vie per la pace. Un appello alla responsabilità anche per gli amici della Terra Santa in tutto il mondo.

Giorni di Pasqua e<i> Purim</i>
Giorgio Bernardelli

Giorni di Pasqua e Purim

L'intreccio tra odio e religioni è uno degli aspetti che da sempre inquietano di più tutti noi che con passione seguiamo le vicende della Terra Santa. Giungono allora provvidenziali due festività religiose, la Pasqua cristiana e il Purim ebraico, che celebreremo nelle prossime ore. Sono ricorrenze che - grazie a due articoli pubblicati da un giornale palestinese e uno israeliano - ci aiutano oggi a tornare a guardare il volto più autentico delle religioni.

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

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Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita