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Terra Santa e Libano: emergenza profughi

18/07/2006  |  Roma
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Terra Santa e Libano: emergenza profughi
Ragazza palestinese di un sobborgo di Gaza. Caritas Gerusalemme è impegnata nella Striscia per sostenere le necessità della popolazione

Da Caritas Internationalis e da Caritas Italiana un appello per il cessate-il-fuoco e per soccorrere le migliaia di profughi che stanno lasciando il Libano, dove proseguono i raid israeliani. Nella Striascia di Gaza la situazione sociale è al limite della sopravvivenza: da Caritas Gerusalemme la richiesta di beni di prima necessità e contributi per garantire il funzionamento di una clinica mobile.


Qualche giorno fa, il 14 luglio, Caritas Internationalis, dopo aver denunciato la drammatica situazione del Medio Oriente, aveva lanciato un appello pressante ai governi e al Consiglio di Sicurezza dell’Onu: un impegno concreto per il cessate-il-fuoco e per l’inizio della fase negoziale. «Caritas chiede – si leggeva nel comunicato – che si metta fine alla carneficina, si arrivi ad un immediato cessate-il-fuoco e si avvi un tavolo negoziale. I membri del nostro staff a Gaza e in Libano stanno rischiano le loro stesse vite per portare soccorso ai feriti, generi di conforto ai civili e cibo per i più piccoli».
L’aspetto umanitario della nuova crisi mediorientale comincia a mostrarsi in tutta la sua gravità. Sul dramma del Medio Oriente è intervenuta ieri anche Caritas Italiana, con un comunicato nel quale si invitano le comunità cristiane, gli enti e tutti gli uomini di buona volontà a non lasciar mancare gli aiuti alla popolazione civile in difficoltà.
«Le notizie che arrivano dal Libano, da Israele e dai Territori palestinesi – ha spiegato alla stampa mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana – ci riempiono di grande preoccupazione; per l’ennesima volta le armi prevalgono sul dialogo e sulla paziente negoziazione».
«Caritas Italiana – si legge nel comunicato – è in contatto costante sia con Caritas Gerusalemme, che si è particolarmente attivata nella striscia di Gaza, a seguito del deteriorarsi negli ultimi mesi della situazione umanitaria, sia con Caritas Libano, che si trova ad affrontare le conseguenze del conflitto in atto. Sono ormai migliaia le persone in fuga dai villaggi del sud del Paese, a ridosso di Israele. I volontari e gli operatori di Caritas Libano sono già attivi per i primi aiuti, dal trasporto delle persone più deboli alla distribuzione di pane e latte, che già scarseggiano in alcuni villaggi, per la mancata produzione. Le comunicazioni sono sempre più difficili e poco sicure in diverse aree del Paese e anche i collegamenti telefonici non funzionano regolarmente. Bisogna provvedere a distribuzioni di acqua dove gli acquedotti sono stati danneggiati. Caritas Italiana sostiene azioni di solidarietà in tutto il Medio Oriente da anni. In particolare in questa fase, rispondendo ad un appello di Caritas Gerusalemme, contribuisce alla fornitura di beni di prima necessità per circa mille famiglie a Gaza e al funzionamento di una clinica mobile. L’appello va oltre l’emergenza e comprende anche interventi per la formazione professionale dei giovani. Sia nei Territori Palestinesi, che in Israele appoggia inoltre i tentativi di costruire una convivenza pacifica fondata sulla solidarietà fra ebrei e arabi, con il sostegno a ong che operano in questo senso».
«Anche il Libano – prosegue il testo di Caritas Italiana – ha avuto per un lungo periodo il sostegno della rete Caritas, dopo una guerra civile che tra il 1975 e il 1989 ha fatto almeno 140 mila morti. Dopo un periodo di relativa calma, nonostante la presenza di truppe israeliane nel sud del Paese fino al maggio 2000, e di quelle siriane fino all’aprile 2005, il paese sembra oggi ricadere in una spirale di violenza, come del resto tutto il Medio Oriente. Unendo la propria voce ai numerosi appelli che hanno chiesto e continuano a chiedere che si torni al dialogo affinché tutti i popoli della regione possano vivere in pace e in sicurezza, Caritas Italiana auspica un ampio coinvolgimento e una pronta risposta solidale delle nostre comunità per poter intensificare gli interventi in Terra Santa».

Per sostenere gli interventi in corso (causale «Emergenza Medio Oriente 2006») si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite: c/c postale n. 347013 – Per informazioni tel. 06.54.19.21 – Sito internet: www.caritasitaliana.it

 

 

 

 

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