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La gioia dei cattolici di Terra Santa per il nuovo Papa

Terrasanta.net
14 marzo 2013
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La gioia dei cattolici di Terra Santa per il nuovo Papa
Una delle prime foto al nuovo Papa questa mattina a Roma.

Anche la Chiesa madre di Gerusalemme gioisce per l’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro. Una Messa di ringraziamento per Papa Francesco sarà celebrata nella basilica del Santo Sepolcro lunedì 18 marzo alle 10. I commenti a caldo del Custode di Terra Santa e del patriarca latino di Gerusalemme.


(Milano/g.s.) – Anche la Chiesa madre di Gerusalemme gioisce per l’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio al soglio di Pietro. Una Messa di ringraziamento per Papa Francesco sarà celebrata nella basilica del Santo Sepolcro lunedì 18 marzo alle 10. La celebrazione sarà presieduta dal patriarca latino mons. Fouad Twal. Nel corso della Messa prenderà la parola anche il rappresentante pontificio, mons. Giuseppe Lazzarotto. Il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, pronuncerà l’omelia.

Raggiunto dalla stampa israeliana che gli chiedeva un commento all’elezione del nuovo Papa, fra Pizzaballa ha diffuso una nota in cui spiega così ai lettori anche meno familiari con il cattolicesimo: «Nella Chiesa cattolica abbiamo avuto diverse sorprese negli ultimi tempi. Non eravamo abituati ad avere un Papa emerito e avevamo appena cominciato ad abituarci all’idea quando è arrivato il nuovo Papa. Un uomo che viene dal Nuovo Mondo (in particolare dall’Argentina). È il primo Pontefice in 1.200 anni a non essere nato in Europa e, come se non bastasse, è un gesuita che ha scelto per sé il nome di Francesco, fondatore dei francescani e santo della povertà e della semplicità, uomo del popolo. Ho incontrato il card. Bergoglio varie volte a Buenos Aires, quando mi sono recato in visita alle nostre comunità laggiù. È stato strano all’inizio vedere un cardinale che viene personalmente ad aprirti la porta, senza alcuna formalità, e sempre disponibile a parlare di qualunque argomento con grande semplicità. Non avevi mai la sensazione di trovarti al cospetto di un potente. La sua preoccupazione costante, durante il colloquio era per i poveri, per come prendere le loro difese».

«La Terra Santa – aggiunge fra Pizzaballa – è vicina al cuore di papa Francesco. Il suo ultimo viaggio in Israele risale a una decina di anni fa, ma il cardinale ha relazioni molto buone con la comunità ebraica in Argentina. Nel dicembre scorso ha partecipato alla cerimonia di accensione di Hannukah, accendendo la prima candela. Il nuovo Papa ha anche buoni rapporti con i musulmani ed è aperto al dialogo con le comunità cristiane non cattoliche. La semplicità e la modestia caratterizzano lo stile personale di Bergoglio. Ora è Papa e la cosa ci commuove. Lo Spirito Santo non finisce di sorprenderci».

Il patriarca latino Twal esprime la sua gioia in un comunicato nel quale si rivolge direttamente al Papa e scrive tra l’altro: «La nostra comunione è profonda. Grazie in anticipo, Santo Padre, per tutto quello che farà per la Chiesa, per il mondo e per la sollecitudine pastorale che avrà per il nostro Patriarcato nel corso del Suo Pontificato. Ci auguriamo anche che possa continuare a lavorare per la pace e la giustizia in Medio Oriente, in particolare in Terra Santa. Fin d’ora Le assicuriamo che lavoreremo al Suo fianco, così come abbiamo fatto con i suoi predecessori, per favorire progressi concreti nel dialogo interreligioso nella nostra regione. Carissimo Santo Padre, la Terra Santa attende con emozione e con impazienza di avere l’onore e la gioia di accoglierla nella Terra in cui si è compiuta la salvezza. Sia il benvenuto».

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