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In Vaticano omaggio degli artisti al Papa. C’è anche la fotografa Henzler

Terrasanta.net
4 luglio 2011
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Sessanta artisti invitati dal Pontificio consiglio per la cultura a rendere omaggio al Santo Padre Benedetto XVI, in occasione del suo sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale, con una mostra che si apre oggi in Vaticano. Tra gli altri nomi illustri c'è anche la fotografa Claudia Henzler, un'amica della Terra Santa e delle nostre edizioni...


(Milano/g.c.) – Ci sono nomi di primissimo piano della cultura e delle arti: il regista Pupi Avati, il fotografo Gianni Berengo Gardin, gli architetti Santiago Calatrava e Mario Botta, lo scrittore Luca Doninelli, il poeta Davide Rondoni, il compositore Ennio Morricone, lo scultore Arnaldo Pomodoro. Sessanta personalità invitate dal Pontificio consiglio per la cultura a rendere omaggio al Santo Padre Benedetto XVI in occasione del suo sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale.

E c’è anche lei: la fotografa Claudia Henzler, chiamata insieme agli altri «calibri da novanta» a presentare alcuni suoi scatti alla mostra Lo Splendore della Verità. La bellezza della Carità, quest’oggi a mezzogiorno nell’atrio dell’Aula Paolo VI in Vaticano da Papa Benedetto XVI.

Il nome di Claudia non dirà molto al grande pubblico, ma per noi delle Edizioni Terra Santa è motivo di orgoglio la presenza di questa giovane donna tedesca nel novero degli artisti che rendono omaggio al Pontefice. Claudia è infatti una collaboratrice delle nostre testate, oltre che un’amica della Terra Santa, dove ha soggiornato lungamente e a più riprese.

Dopo gli studi di fotografia a Vienna, Claudia ha viaggiato in molti Paesi, ma è a Gerusalemme che ha elaborato quella sua particolare cifra stilistica, che cerca di rendere il misticismo e la sacralità nelle esperienze della quotidianità. Un tratto che l’ha fatta conoscere e apprezzare in diverse parti d’Europa.

Nelle molte immagini dedicate alla Terra Santa, Claudia indaga gli aspetti della presenza cristiana, il rapporto con le altre religioni… Ma è soprattutto attenta a cogliere il Mistero che si disvela negli sguardi, nelle parole non dette… Il suo è allora il racconto di un’umanità alla ricerca di se stessa, di un mondo segnato dalla croce ma incrollabilmente aperto alla speranza.

Gli artisti sono stati ricevuti questa mattina intorno alle 12 dal Santo Padre. Dopo il saluto del presidente del Pontificio consiglio per la cultura, card. Gianfranco Ravasi, e un breve intervento di Benedetto XVI, ciascuno dei convenuti ha potuto presentare al Papa la propria opera.

Nel suo discorso Ratzinger ha espresso gratitudine «per la vostra vicinanza in questa ricorrenza per me così significativa e importante». Ha poi sottolineato che «il nostro odierno incontro, in cui ho la gioia e la curiosità di ammirare le vostre opere, vuole essere una nuova tappa di quel percorso di amicizia e di dialogo che abbiamo intrapreso il 21 novembre del 2009, nella Cappella Sistina, un evento che porto ancora impresso nell’animo. La Chiesa e gli artisti tornano ad incontrarsi, a parlarsi, a sostenere la necessità di un colloquio che vuole e deve diventare sempre più intenso e articolato, anche per offrire alla cultura, anzi alle culture del nostro tempo un esempio eloquente di dialogo fecondo ed efficace, orientato a rendere questo nostro mondo più umano e più bello. Voi oggi mi presentate il frutto della vostra creatività, della vostra riflessione, del vostro talento, espressioni dei vari ambiti artistici che qui rappresentate: pittura, scultura, architettura, oreficeria, fotografia, cinema, musica, letteratura e poesia».

Benedetto XVI ha poi esortato i suoi ascoltatori: «Il mondo in cui viviamo ha bisogno che la verità risplenda e non sia offuscata dalla menzogna o dalla banalità; ha bisogno che la carità infiammi e non sia sopraffatta dall’orgoglio e dall’egoismo. Abbiamo bisogno che la bellezza della verità e della carità colpisca l’intimo del nostro cuore e lo renda più umano. Cari amici, vorrei rinnovare a voi e a tutti gli artisti un amichevole e appassionato appello: non scindete mai la creatività artistica dalla verità e dalla carità, non cercate mai la bellezza lontano dalla verità e dalla carità, ma con la ricchezza della vostra genialità, del vostro slancio creativo, siate sempre, con coraggio, cercatori della verità e testimoni della carità; fate risplendere la verità nelle vostre opere e fate in modo che la loro bellezza susciti nello sguardo e nel cuore di chi le ammira il desiderio e il bisogno di rendere bella e vera l’esistenza, ogni esistenza, arricchendola di quel tesoro che non viene mai meno, che fa della vita un capolavoro e di ogni uomo uno straordinario artista: la carità, l’amore»

La mostra Lo Splendore della Verità. La bellezza della Carità resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 5 luglio al prossimo 4 settembre (ore 10.00-19.00, dal lunedì al sabato).

 

Il Cantico delle creature
Francesco D'Assisi

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