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Dopo la visita di Obama, l’islam moderato va sul satellite

15/06/2009  |  Milano
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Nasce Azhari, un nuovo canale satellitare di islam moderato. La televisione, che fa riferimento ad alcuni studiosi musulmani provenienti dall'università Al-Azhar de il Cairo, è stata annunciata alcuni giorni fa, proprio durante la visita del presidente degli Stati Uniti Barak Obama in medio Oriente. Azhari dovrebbe iniziare le trasmissioni verso metà agosto, all'inizio del mese santo all'Islam di Ramadan, e avrà un palinsesto composto da programmi di intrattenimento ed educativi, compresi cartoni animati per bambini, soap-opera e programmi con la partecipazione telefonica del pubblico.


Nasce Azhari, un nuovo canale satellitare di islam moderato. La televisione, che fa riferimento ad alcuni studiosi musulmani provenienti dall’università Al-Azhar de il Cairo, è stata annunciata alcuni giorni fa, proprio durante la visita del presidente degli Stati Uniti Barak Obama in medio Oriente. Lo sceicco Khaled el-Guindy, membro del Supremo Concilio egiziano di Affari islamici, una delle forze che sostiene la nuova televisione, ha detto che l’obiettivo è di utilizzare le conoscenze e le risorse degli studiosi dell’università Al-Azhar per combattere interpretazioni ignoranti della religione. «Azhari promuoverà l’idea che l’Islam è una religione della moderazione, lontana dall’estremismo – ha detto lo sceicco ad Associeted Press lo scorso giovedì -. Molti canali satellitari già adesso promuovono un’interpretazione limitata dell’Islam e diffondono idee religiose scorrette che riempiono i più giovani di idee estremiste.  I telespettatori hanno bisogno di persone che abbiano a che fare con la realtà, rispettino la realtà e rispettino i cambiamenti che avvengono nel mondo. Invece molti canali satellitari dimostrano di essere ignoranti sulla realtà».

Azhari dovrebbe iniziare le trasmissioni verso metà agosto, all’inizio del mese santo all’Islam di Ramadan, e avrà un palinsesto composto da programmi di intrattenimento ed educativi, compresi cartoni animati per bambini, soap-opera e programmi con la partecipazione telefonica del pubblico. La televisione sarà inizialmente trasmessa in inglese e arabo, con l’obiettivo di trasmettere presto anche in lingua turca e hindi e di poter essere captata in Europa e in Sud-Est Asia.

«L’idea è davvero quella di mettere in mostra un islam moderato, non quello estremista che viene propagandato da altri canali – ha detto Hassan Tatanaki, l’ uomo d’affari  libico che ha contribuito a finanziare con 2,7 milioni di dollari il capitale iniziale della televisione -. Il nostro scopo è di poter interessare non solamente i musulmani arabi ma anche quelli non arabi, in particolare in estremo oriente o in posti come gli Stati Uniti e l’Europa».

Secondo alcuni osservatori però la nuova televisione potrebbe scontare come limite la sua vicinanza all’università Al-Azhar, considerata da molti troppo vicina al potere politico e per questo criticata dai più giovani. «Utilizzeremo le conoscenze di Al-Azhar – ha spiegato Lo sceicco el-Guindy – ma non saremo condizionati dal parere dell’università e del Governo. Saremo completamente indipendenti».

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