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Christus Treff e lo Johanniter Hospiz

06/11/2008  |  Gerusalemme
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<i>Christus Treff</i> e lo <i>Johanniter Hospiz</i>
L'ingresso dello Johanniter Hospiz, lungo la Via Dolorosa a Gerusalemme.

Scendendo dall'ottava alla settima stazione della Via Dolorosa, a Gerusalemme, ci si imbatte, sulla destra, in una piccola scaletta in pietra che conduce a una porta color bronzo. La sormonta una grande croce di Malta bianca in tondo rosso e una scritta in tedesco a caratteri gotici: Johanniter Ordens Hospiz, «Ospizio dell'Ordine di san Giovanni». Nel 1858 l'Ordine di san Giovanni acquistò infatti questo complesso nel cuore della città vecchia per stabilirvi un luogo di accoglienza per i pellegrini tedeschi.


Vivere a Gerusalemme, per un cristiano, vuol dire davvero fare esperienza di quelle che Paolo chiama, nella Lettera agli Efesini, «le imperscrutabili ricchezze di Cristo» (Ef 3, 8). La sua Parola, Egli stesso, vengono sempre mediati da comunità concrete: cattolici, ortodossi, protestanti, messianici. Cristo Signore è sempre lo stesso, ma a volte sembra assumere tonalità e sfumature differenti.

In queste righe vorrei presentarvi un altro luogo della città vecchia plasmato dallo spirito di chi lo abita.

Scendendo dall’ottava alla settima stazione della Via Dolorosa ci si imbatte, sulla destra, in una piccola scaletta in pietra che conduce a una porta color bronzo. La sormonta una grande croce di Malta bianca in tondo rosso e una scritta in tedesco a caratteri gotici: Johanniter Ordens Hospiz, «Ospizio dell’Ordine di san Giovanni».

Nel 1858 l’Ordine di san Giovanni acquistò infatti questo complesso nel cuore di Gerusalemme per stabilirvi un luogo di accoglienza per i pellegrini tedeschi. Ben presto divenne anche un punto di ritrovo non solo per pellegrini, ma anche per artisti, studiosi della Bibbia e pastori di lingua tedesca. Lo Johanniter Hospiz, oggi, è ancora fedele a questa vocazione: l’ospitalità, l’incontro attorno alla Parola di Dio e la preghiera. Tutto questo viene fatto, dal 1993, grazie alla presenza della comunità ecumenica Christus Treff (in tedesco «L’incontro di Cristo»). Si tratta di una comunità con base in Germania, a Marburg, ma operante anche in Terra Santa. Christus Treff è composta in maggioranza da giovani luterani tedeschi, ma anche da cattolici, sempre tedeschi, e da alcuni membri provenienti da varie Chiese riformate. Il loro sito Internet – per ora solo in lingua tedesca – è molto ben fatto, con uno stile giovanile e dinamico.

Varcata la soglia dello Johanniter Hospiz ci si ritrova in un ambiente ben diverso dalla caotica Via Dolorosa. Davanti a noi si aprono due piccoli cortili, ricchi di gerani, alberi di arance e qualche palma. Ai lati vi sono delle costruzioni di altezze diverse. Sulle pietre delle volte a sesto acuto sono incise croci e stelle di vario tipo. Le varie porte di accesso ai locali sono contrassegnate da piccole eleganti maioliche sulle quali sono scritti i nomi di alcune città bibliche, in caratteri arabi, ebraici e latini: Betlemme, Cafarnao, Emmaus, Betania… Come la maggior parte delle abitazioni nella vecchia Gerusalemme, il complesso è piacevolmente dislocato su diversi livelli ai quali si accede tramite scalette in pietra.

Un terzo cortile, il più bello secondo me, è accessibile solo attraversando la sala da pranzo. In un angolo, per guadagnare spazio, è stata costruita una simpatica dependance completamente in legno (sembra un rifugio di montagna in miniatura!); al centro del cortile un grande foro permette di affacciarsi direttamente sul bazar brulicante di gente!

Nella mia visita vengo accolto da Steffi, una giovane donna tedesca giunta a Gerusalemme cinque anni fa insieme al marito. Entrambi sono pastori e si occupano del buon andamento della casa e dell’accoglienza degli ospiti. Nel presentarmi le loro attività Steffi mi parla con passione di come, ogni giorno, insieme ai loro ospiti, amici e volontari si riuniscano attorno alla Parola di Dio per pregare e lodare il Signore. Uno degli obbiettivi di Christus Treff è proprio quello di «fare esperienza» di vita cristiana in Terra Santa, con un’attenzione particolare al dialogo ecumenico e interreligioso. Non a caso presso lo Johanniter Hospiz vi sono sia attività di carattere cristiano, sia incontri riguardanti il giudaismo e l’islam. Tutte queste attività sono liberamente fruibili da parte degli ospiti, ai quali viene offerto un servizio di bed and breakfast. La casa può ospitare fino a quattordici persone.

Chiedo a Steffi di mostrarmi le stanze più belle e significative dello Johanniter Hospiz. La prima è la sala da pranzo. C’è un viavai continuo di giovani… tutti mi chiedono se voglio un tè o un caffè! Al centro un grande tavolo, sui muri schizzi e pitture concernenti la Terra Santa. Addossato a una parete uno scaffale stracolmo di libretti e opuscoli riguardanti le attività di Christus Treff e di altre comunità. Questa stanza non viene utilizzata solo per la refezione, ma anche per incontri di vario tipo e conferenze. All’esterno della sala da pranzo un bel portico, un tavolino e un’enorme pianta di araucaria. In un angolo alcune biciclette… pare proprio che chi abita qui non si lasci scoraggiare dai tanti gradini che vi sono in città vecchia e dalla conformazione montuosa di Gerusalemme! Adiacente la porta di ingresso una targa con incisa una frase di Gesù, motto dell’Ordine di san Giovanni: «Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Vangelo secondo Matteo 25, 40).

Dalla stessa sala da pranzo si accede a una piccola cappella. Anche questo è un ambiente curato e accogliente. Al centro troneggia una Bibbia e, dietro di essa, un Gesù crocifisso inchiodato direttamente alla parete. A destra un’icona di san Giovanni Battista, ai lati piccoli sgabelli, una chitarra e un proiettore… in questo modo i testi dei canti vengono proiettati sulla parete e si può cantare senza dover tenere tra le mani il libro! Nella preghiera viene dato ampio spazio alla Parola di Dio e alle preghiere spontanee.

Per ultima mi viene mostrata una sala dalla quale, attraverso un’ampia finestra, è possibile ammirare il Monte degli Ulivi. La finestra, ricavata all’interno di un arco in pietra, ha alla sua base un largo gradino ricoperto da un ampio cuscino rettangolare… luogo eccellente per meditare la Bibbia o leggere un buon libro. Sul pavimento tappeti di fattura araba, alle pareti qualche acquerello. Tutt’intorno vari scaffali traboccanti di libri.

Lascio lo Johanniter Hospiz lieto e sorpreso non solo di aver scoperto un nuovo luogo a Gerusalemme, ma soprattutto di aver incontrato un altro frammento di umanità che dà a modo suo un piccolo, ma non per questo meno significativo, contributo alla costruzione del Regno. Gerusalemme mi si riconferma come un tesoro inesauribile!

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