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La Sicilia dà ali al sogno di Misha

Terrasanta.net
28 luglio 2021
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La Sicilia dà ali al sogno di Misha
Un momento del concerto del 23 luglio a Giardini Naxos.

Mohammed Al Sheikh, un giovane pianista palestinese studente della scuola di musica della Custodia di Terra Santa, è stato invitato nel messinese per una breve serie di concerti. Con lui due cantanti lirici e il direttore dell'Istituto Magnificat, fra Alberto Joan Pari.


(g.s.) – Si conclude questa sera con un concerto al Teatro antico di Taormina la trasferta siciliana di un manipolo di musicisti e cantanti dell’Istituto musicale Magnificat. La piccola delegazione aveva lasciato Gerusalemme il 19 luglio scorso per raggiungere l’Italia dall’aeroporto giordano di Amman (vista l’impossibilità di ottenere per tutti l’autorizzazione a partire da Tel Aviv). Del gruppo fanno parte il direttore della scuola di musica della Custodia di Terra Santa, fra Alberto Joan Pari, la vice-direttrice Giuliana Mettini, che è anche soprano e docente di canto; il basso-baritono Tareq Wahba neo diplomato in canto lirico e il pianista diciottenne Mohammed Al Sheikh, accompagnato dalla madre Ekaterina.

È proprio al giovanissimo musicista palestinese d’origini russe, già premiato in vari concorsi pianistici internazionali, che si deve questa tournée.

Fra Alberto spiega che l’invito dalla Sicilia è giunto inaspettato dopo un servizio giornalistico messo in onda da Rai3 e dedicato a questo giovane palestinese che per andare a lezione dalla sua insegnante Emma Spitkovsky – come lui di origini russe, ma ebrea – da Ramallah raggiunge la sede del Magnificat a Gerusalemme sottoponendosi con pazienza agli estenuanti controlli dei varchi militarizzati israeliani posti lungo la barriera di separazione tra i due popoli. Nel servizio, Mohammed spiegava di voler mostrare con concerti all’estero un altro volto dei giovani palestinesi, vale a dire il loro desiderio di bellezza e l’amore per l’arte, la musica, la cultura.

L’aspirazione di Misha – come Mohammed è chiamato dagli amici – è giunta all’orecchio degli organizzatori del Festival musicale di Taormina, che hanno raggiunto telefonicamente la direzione dell’Istituto Magnificat. Roberto Giamboi e Maurizio Gullotta, insieme con l’associazione Aldebaran, volevano ospitare il pianista nella cornice dell’iniziativa Musica da Gerusalemme, segni di speranza.

Da sinistra Giuliana Mettini, Tareq Wahba, fra Alberto J. Pari e Mohammed Al-Sheikh a Noto.

Il progetto si è realizzato nei giorni scorsi con un viaggio e tre concerti: a Noto, il 22 luglio nell’antico Salone delle feste di Palazzo Nicolaci (qui Mohammed e il Magnificat hanno ricevuto il Premio Grifo come ambasciatori di pace e di cultura); a Giardini Naxos il 23. Misha ha eseguito alcuni brani da solista e accompagnato al piano la soprano Giuliana Mettini e il basso-baritono Tareq Wahba. L’ultima esibizione è in programma questa sera – 28 luglio – alle 21.30 davanti a un migliaio di spettatori (non di più per i limiti imposti dalle norme anti-Covid) nel teatro greco di Taormina. In programma due concerti per pianoforte e orchestra: il concerto n. 3 Op. 37 in Do minore di Ludwig Van Beethoven e il concerto di Evard Grieg in La minore (Op. 16). Mohammed sarà accompagnato dall’Orchestra Taormina Opera Stars diretta dal maestro Salvo Miraglia.

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