Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Gerusalemme, le Chiese compatte contro le tasse comunali

Terrasanta.net
15 febbraio 2018
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
Gerusalemme, le Chiese compatte contro le tasse comunali
Il sindaco di Gerusalemme rivendica le tasse municipali sugli immobili di proprietà ecclesiastica come negozi di souvenir, case di ospitalità, ecc. (foto Yoavd / Wikimedia Commons)

Con una dichiarazione comune del 14 febbraio i capi delle 13 Chiese in Terra Santa contestano la decisione della municipalità di Gerusalemme di imporre le tasse sulle loro attività a carattere commerciale.


(c.l.)Per il Municipio di Gerusalemme, la battaglia fiscale è aperta: le Chiese di Gerusalemme devono pagare le tasse comunali (che vanno sotto il nome di Arnona) sulle proprietà utilizzate a fini commerciali. Resta invece esclusa ogni tassazione sui luoghi di culto e di preghiera. Dal canto loro, i 13 patriarchi e capi delle Chiese di Terra Santa hanno replicato all’amministrazione cittadina con una dichiarazione comune, datata 14 febbraio, nella quale si dicono «fermi e uniti nella difesa della nostra presenza e delle nostre proprietà».

Tutti i firmatari, dall’amministratore apostolico del patriarcato latino, mons. Pierbattista Pizzaballa, al Custode di Terra Santa, fra Francesco Patton, passando per il patriarca greco-ortodosso Theophilos III e per quello armeno Nourhan Manoughian, considerano la posizione della municipalità contraria «alla posizione storica tra le Chiese [presenti] nella Città Santa di Gerusalemme e le autorità civili [che si sono succedute] nel corso dei secoli». Autorità che – osservano i firmatari del comunicato – «hanno sempre riconosciuto e rispettato il grande contributo delle Chiese cristiane, le quali hanno investito miliardi in Terra Santa per costruire scuole, ospedali e case, tra cui molte destinate ad anziani e svantaggiati».

Gli ecclesiastici dichiarano che «una simile misura (l’intimazione comunale al versamento delle tasse – ndr) danneggia il carattere sacro di Gerusalemme e mette a repentaglio la capacità della Chiesa di condure il proprio ministero in questa terra a nome delle sue comunità e della Chiesa presente nel mondo intero». Forti di questa convinzione i dignitari ecclesiastici chiedono alla municipalità di Gerusalemme di tornare sui suoi passi «e di continuare a vigilare perché lo status quo, sancito dalla storia sacra sia sostenuto, e il carattere della Città Santa di Gerusalemme non venga violato».

Il Giubileo a Roma 2025
Roberta Russo

Il Giubileo a Roma 2025

Guida al pellegrinaggio
Grande storia dei Giubilei
Anna Maria Foli

Grande storia dei Giubilei

Dalle antiche origini ebraiche a oggi
La voce di un silenzio sottile
Johannes Maria Schwarz

La voce di un silenzio sottile

Un cercatore di Dio racconta