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Al servizio della Terra Santa in un mondo che cambia

di Giuseppe Caffulli
30 gennaio 2012
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Al servizio della Terra Santa in un mondo che cambia
I Commissari di Terra Santa riuniti in questi giorni a Gerusalemme

Si è aperto oggi a Gerusalemme il terzo Congresso internazionale dei Commissari di Terra Santa. Un’occasione di condivisione, conoscenza, dialogo e confronto tra chi, nelle varie parti del mondo, è impegnato nel sostegno alla Custodia di Terra Santa e nella promozione dei pellegrinaggi ai Luoghi Santi. I lavori dureranno fino a sabato prossimo alla presenza del ministro generale dell’Ordine dei Frati minori, fra José Rodriguez Carballo.


Con una solenne liturgia presieduta dal ministro generale dell’ordine dei Frati minori José Rodriguez Carballo si è aperto stamane a Gerusalemme il terzo Convegno internazionale dei Commissari di Terra Santa, i religiosi incaricati del sostegno alla Custodia e dell’animazione dei pellegrinaggi, presenti ovunque ci sia una Provincia francescana. Oltre 90 delegati da una quarantina di nazioni del mondo, per un’intera settimana, discuteranno e rifletteranno sul ruolo e sulla missione dei frati minori al servizio della Terra Santa, sull’impegno della comunicazione sui Luoghi Santi, sull’importanza delle relazioni con le diocesi e i gruppi ecclesiali sparsi per il mondo.

È toccato a fra Giorgio Vigna, Commissario di Terra Santa per il Piemonte, incaricato dell’organizzazione del Convegno e dell’Ufficio di coordinamento dei Commissari, aprire i lavori dando il benvenuto ai padri Commissari. La parola è poi passata al ministro generale, che ha inquadrato la missione del Commissario di Terra Santa nell’impegno missionario dell’Ordine dei Frati minori, ribadendo come la responsabilità del sostegno alla Custodia spetti a tutte le provincie francescane. Fra Carballo ha offerto ai partecipanti alcuni spunti di riflessione circa le nuove responsabilità dei Commissari in un mondo sempre più globalizzato e dove la comunicazione ha un peso sempre più rilevante. «Non possiamo essere spettatori dei cambiamenti che si verificano sotto i nostri occhi. Dobbiamo guardare al futuro. Nel nostro modo di lavorare e nelle nostre comunità serve meno status quo e più vita».

L’intervento successivo è toccato a fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, che ha cercato di delineare una “agenda” per i lavori in aula e nei vari gruppi linguistici, toccando alcuni aspetti dei rapporti tra i Commissari di Terra Santa, le rispettive Provincie e le diocesi, ma anche questioni delicate ma quanto mai urgenti come il dialogo tra le Chiese e le religioni. «L’obiettivo di questo Convegno – ha ribadito il Custode – è quello di potenziare e adattare la missione dei Commissari ai nuovi tempi e alle nuove esigenze ecclesiali».

Il tema dell’intervento del padre Custode, da un punto di vista più strettamente giuridico, è stato ripreso da fra Dobromir Jasztal, che alla luce delle Costituzioni della Custodia e dell’Ordine dei Frati minori (in pratica la legislazione interna che governa la vita dei religiosi francescani), ha affrontato il tema dell’identità e della particolare missione dei Commissari di Terra Santa. Per fra Dobromir va rimarcata la necessità che, proprio in virtù dell’impegno in favore dei Luoghi Santi, si crei una collaborazione virtuosa tra le Provincie d’appartenenza e la Custodia di Terra Santa «per la quale operano in stretta comunione».

Nel pomeriggio sono stati avviati i gruppi linguistici, incaricati di discutere i temi proposti nei lavori in aula. Dai vari workshop dovrà scaturire anche un vademecum per l’attività del Commissario, una sorta di bussola utile appunto per “guardare al futuro” dell’impegno in favore della Terra Santa.

I lavori del terzo Convegno dei Commissari possono essere seguiti anche attraverso il sito web dedicato all’evento.

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