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Clima sempre teso al Cairo tra cristiani e musulmani

Terrasanta.net
18 novembre 2011
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In vista delle elezioni legislative che iniziano il 28 novembre, aumenta la tensione tra cristiani e musulmani in Egitto. Una fonte di Terrasanta.net - sulla cui identità manteniamo il riserbo - ci testimonia la gravità della situazione e il ripetersi di episodi di provocazione.


(Milano/c.g.) – In vista delle elezioni del 28 novembre, aumenta la tensione tra cristiani e musulmani in Egitto. Una fonte di Terrasanta.net – sulla cui identità manteniamo il riserbo – ci testimonia la gravità della situazione: «La sera del 17 novembre era impossibile avvicinarsi al quartiere copto di Shubra (sobborgo del Cairo – ndr), a causa di una manifestazione indetta in occasione del quarantesimo giorno dalla strage di Maspero, il 9 ottobre scorso, quando 23 manifestanti cristiani vennero schiacciati dai carri armati dell’esercito egiziano. Faceva da sfondo ai manifestanti una grande immagine di papa Shenuda III, che lo stesso giorno celebrava i 40 anni di intronizzazione nella sede apostolica di Alessandria. Ancora una volta, purtroppo, la manifestazione è terminata in una guerriglia urbana tra copti e musulmani estremisti salafiti. Questi ultimi – continua la fonte –  si sono infiltrati nel corteo cristiano e, a un segno convenuto, sono usciti dal gruppo e hanno cominciato a battersi lanciando bottiglie molotov. Pare che i carri armati dell’esercito in serata si siano diretti verso il quartiere di Shubra, nel tentativo di chiuderlo».

La comunità cristiana, dopo la strage di ottobre, sta cercando in ogni modo di far sentire la propria richiesta di giustizia. La nostra fonte ci racconta di un’altra manifestazione di copti avvenuta al Cairo, solo qualche giorno fa: «La comunità copta ha organizzato un corteo funebre per ricordare l’eccidio di Maspero, portando a spalla decine di bare vuote, a simboleggiare quanti sono stati uccisi o sono morti gettandosi nel Nilo per non essere schiacciati dagli automezzi. La marcia si è volta di sera, al lume delle torce. È iniziata dalla cattedrale dell’Abbassiya per giungere fino a piazza Tahrir, percorrendo la grande Avenue Ramses, disperdendosi pacificamente. Inoltre, ventimila cristiani si sono ritrovati nella vallata del Mukattam per una veglia di preghiera organizzata dal carismatico abuna Sim’aan, in intesa con le Chiese copta, cattolica, ortodossa ed evangelica».

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