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Taxi rosa per le vie del Cairo

15/03/2010  |  Milano
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Taxi rosa per le vie del Cairo
Un taxi, con passeggera a bordo, al Cairo.

L'intraprendenza femminile si fa strada, a colpi di clacson. Nella capitale egiziana è nato il primo servizio taxi per sole donne: dall'autista alle clienti. Un modo per assicurare la tranquillità di fare un giro senza doversi preoccupare degli apprezzamenti maschili che troppo spesso si trasformano in vere e proprie molestie. La compagnia privata Cairo Cab ha deciso di dedicare una parte del suo parco macchine al servizio per sole donne. La società riceve circa 300 telefonate al giorno e l'80 per cento delle donne che chiamano chiede espressamente una conducente del medesimo sesso.


L’intraprendenza femminile si fa strada, a colpi di clacson. Nella capitale egiziana è nato il primo servizio taxi per sole donne: dall’autista alle clienti. Un modo per assicurare la tranquillità di fare un giro senza doversi preoccupare degli apprezzamenti maschili che troppo spesso si trasformano in vere e proprie molestie.

Inas Hamam dà l’ultima lucidata alla macchina mentre aspetta la sua prima cliente della giornata: «È solo l’inizio. Penso sia una buona idea riservare uno spazio alle donne nei trasporti pubblici». L’iniziativa segue l’esempio di altri servizi rivolti al pubblico femminile: dalle carrozze della metropolitana ai caffè. Solo un anno fa i taxi rosa sono sbarcati a Beirut suscitando non poche discussioni. Ora la compagnia privata Cairo Cab ha deciso di dedicare una parte del suo parco macchine al servizio per sole donne. La società riceve circa 300 telefonate al giorno e l’80 per cento delle donne che chiamano chiede espressamente un autista al femminile. Per strada o sui mezzi pubblici negli ultimi anni sono aumentati gli apprezzamenti poco lusinghieri rivolti alle donne, con o senza velo. A nulla sono serviti finora gli sforzi fatti da associazioni e governo per risolvere il problema. A dicembre Zeinab Radwan, portavoce del Parlamento e membro del Consiglio nazionale delle donne ha chiesto che sia approvata una legge per proteggere le donne dalle molestie sessuali. Secondo il Centro egiziano per i diritti delle donne (Ecwr) l’83 per cento della popolazione femminile è stata vittima di abusi almeno una volta. I gruppi che si battono per la difesa dei diritti delle donne in Egitto hanno promosso da tempo campagne contro aggressioni e violenze, accusando la polizia di ignorare il fenomeno in una città come Il Cairo. Le condanne per fatti del genere sono molte rare in Egitto, anche a causa della mancanza di una legge che definisca cosa si debba intendere per molestia sessuale.

Le reazioni all’iniziativa dei taxi rosa non si sono fatte attendere. Per gli osservatori stranieri il servizio non farà altro che aumentare la divisione tra i sessi negli spazi pubblici, mentre per i cittadini del Cairo il tassista è un tipico lavoro da uomini. Tuttavia i genitori sono rassicurati dall’idea di poter chiamare un taxi per le figlie e sapere che alla guida c’è una donna. Peccato che la possibilità di girare in taxi sia ancora un lusso per la maggior parte degli egiziani che si spostano grazie a minibus dove le molestie sono all’ordine del giorno.

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Ernesto Borghi

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