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Abu Dhabi sbarca a Hollywood

29/09/2008  |  Milano
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Abu Dhabi sbarca a Hollywood

Il cinema «impegnato» di Hollywood ringrazia la finanza araba: in arrivo 250 milioni di dollari in cinque anni per produrre 15 film che facciano pensare. I soldi provengono dalla Abu Dhabi Media Company (Admc) un colosso nato solo nel 2007 che lavora nel campo della comunicazione moderna in lingua araba: 1.100 dipendenti impegnati tra radio, televisione e media digitali. All'inizio di settembre Admc ha annunciato di interessarsi anche al grande schermo. L'obiettivo è produrre grandi film studiati per il mercato arabo ma compatibili con una distribuzione in tutto il mondo.


(c.g.) – Il cinema «impegnato» di Hollywood ringrazia la finanza araba: in arrivo 250 milioni di dollari in cinque anni per produrre 15 film che facciano pensare. Si chiama Abu Dhabi Media Company (Admc) un colosso nato solo nel 2007 che lavora nel campo della comunicazione moderna in lingua araba: 1.100 dipendenti impegnati tra radio, televisione e media digitali. All’inizio di settembre Admc ha annunciato di interessarsi anche al grande schermo: un piano di un miliardo di dollari di investimenti nel campo cinematografico, con le gradi società internazionali del settore. L’idea è quella di produrre grandi film anche a Hollywood, studiati per il mercato arabo ma compatibili con una distribuzione in tutto il mondo. Concretamente però, la Admc a metà settembre ha firmato il suo primo contratto con la Participant Media statunitense: un investimento di 250 milioni di dollari che porterà alla realizzazione di 15-18 film della Participant in cinque anni.

Quello che rende particolare l’accordo è il profilo di Participant Media: si tratta infatti di una società cinematografica con una spiccata vocazione all’impegno sociale. Da quando nel 2004 è stata fondata, Participant ha prodotto documentari di denuncia e forte critica al sistema economico; come An inconvenient truth il celeberrimo film ambientalista che ha come protagonista l’ex vice-presidente americano Al Gore. Opera vincitrice del festival di Cannes nel 2006 e di tale successo da far guadagnare all’ex-politico, il premio Nobel per la Pace 2007. Ma anche film di grande richiamo come Good Night and Good Luck, con il divo George Clooney; o Syriana, la spy story capace di affrontare il rapporto tra mondo arabo e mondo occidentale senza banalizzare il conflitto tra i due blocchi. «Il contratto con Abu Dhabi – ha commentato l’accordo con grande soddisfazione Jim Berk, amministratore di Participant Media – aumenterà la nostra capacità di fare film che non solo intrattengano ma che anche facciano crescere la coscienza critica e ispirino un cambiamento sociale».

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