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Religion Today per la terza volta in Iran

01/02/2007  |  Trento
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<i>Religion Today </i>per la terza volta in Iran

Si intensificano i legami tra il festival di cinema e religione Religion Today e il mondo del cinema iraniano. Una delegazione trentina parte domenica 4 alla volta di Teheran dove prenderà parte alla venticinquesima edizione del Fajr Film Festival, che si svolge da oggi all'11 febbraio. Organizzato fin dal 1982 dal ministero iraniano della Cultura, il festival è la principale rassegna della cinematografia del Paese.


Il prossimo 4 febbraio il festival di cinema e religione Religion Today farà rotta per la terza volta verso l’Iran. L’occasione sarà data dai lavori della venticinquesima edizione del Fajr Film Festival di Teheran (1-11 febbraio 2007).

Organizzato fin dal 1982 dal ministero iraniano della Cultura, il Fajr Film Festival è la principale rassegna della cinematografia iraniana. La manifestazione intende gettare anche un ponte tra varie comunità cinematografiche, accogliendo una selezione di film occidentali e internazionali. Tra le pellicole di quest’anno vi è la coproduzione tedesco-israeliana Più di mille parole, sulla vita del fotografo Ziv Koren impegnato nella documentazione del conflitto israelo-palestinese.

Il rilievo del Fajr Film Festival nel sistema della cultura iraniana è ben indicato dalla voluta coincidenza con un periodo dell’anno di forte significato politico-religioso, per la vicinanza tra l’anniversario della Rivoluzione islamica iraniana e la festa sciita dell’Ashura, che ricorda il sacrificio e il martirio dell’imam Hussein durante la battaglia di Kerbala del 680 d.C.

Nell’ambito del Fajr Film Festival la delegazione di Religion Today, guidata dalla direttrice artistica Lia G. Beltrami, prenderà parte al Film market for films and TV programs, che in questi anni si è imposto come la più grande fiera del settore per tutta l’area mediorientale. Per RT sarà l’occasione di proporre ai rappresentati delle maggiori case produttrici e delle televisioni nazionali iraniane alcuni dei film premiati a Trento lo scorso ottobre.

Il Film Market, inoltre, offrirà il contesto ideale per una prima selezione di pellicole in vista dell’edizione 2007 del Festival delle religioni trentino.

Il cinema iraniano è giunto in Europa solo alla fine degli anni Ottanta, quando la produzione d’autore del mondo mediorientale ha fatto il suo ingresso nei grandi festival da Venezia a Cannes.

Prodotto di una diversa latitudine geografica e culturale, si caratterizza per i tempi filmici lenti e dilatati, lontani dai montaggi serrati comuni al cinema occidentale dei nostri giorni. Lo specchio filmico iraniano cerca di restituire la complessità dei comportamenti umani attraverso l’indagine di piccoli eventi quotidiani e storie di vita vera; in questo si offre come il modo migliore per conoscere la cultura iraniana e sgombrare il campo da molti equivoci.

Abbas Kiarostami, Moshen e Samira Makhmalbaf sono solo alcuni dei grandi rappresentanti di una cinematografia che racconta la convivenza e la tensione nell’odierno Iran tra la forza della tradizione e l’apertura alle diverse forme della modernità. È questo un cinema che spesso si affida allo sguardo dei bambini per interrogare e mettere alla prova il mondo degli adulti anche su temi che altrimenti sarebbe difficile affrontare.

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