Dal 9 all’11 maggio, con una proposta sempre più ricca di temi e un più ampio coinvolgimento delle istituzioni accademiche milanesi, la Fondazione Terra Santa, organizza le Giornate di archeologia e storia del Medio Oriente, giunte alla loro quinta edizione.
Ai restauri della basilica della Natività a Betlemme è interamente dedicato il primo appuntamento, giovedì 9 maggio (14.30-17.30), nella Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica. Tra i relatori, Michele Bacci, archeologo dell’Università di Friburgo e direttore dei lavori nella basilica, che presenta lo straordinario restauro dei cicli musivi e il ritrovamento dell’«angelo perduto».
«Un secolo di Storia del Medio oriente» è il tema della mattinata di venerdì 10 maggio (ore 9.00-13.00).
Nell’Aula magna dell’Università Iulm, storici e giornalisti affrontano alcuni passaggi chiave nell’ultimo secolo: la definizione dei confini alla fine della prima guerra mondiale, le ideologie politiche, la fondazione di Israele, il fallimento degli accordi di Oslo, le relazioni fra Israele e la Santa Sede, fino alla recente legge israeliana sullo Stato- nazione.
Nel pomeriggio del 10 maggio (14.30-18.00), presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, si tiene una conferenza dedicata a san Francesco e il sultano al-Malik al-Kamil, nell’ottavo centenario dell’incontro di Damietta (Egitto). In esame diversi aspetti storici e religiosi di quello straordinario incontro, l’influenza che ebbe sull’iconografia e l’arte nelle epoche successive. Il convegno si chiude con una riflessione sul dialogo fra cristianesimo e islam oggi.
Uno spettacolo teatrale, dal titolo Ester o l’invenzione del carnevale, conclude la giornata all’auditorium Angelicum. Marco Tibaldi, docente di teologia e brillante divulgatore di temi biblici porta in scena un atto unico ispirato a questa figura femminile dell’Antico Testamento.
Sabato 11 maggio (9.30-17.00), l’intera giornata è dedicata al tema: In dialogo, tra Babele e Twitter.
Presso l’Angelicum si tengono relazioni di archeologi, epigrafisti, esperti di storia biblica che affrontano il tema delle lingue e culture alle radici della modernità. La forza creatrice del linguaggio, dalle antiche tavolette ai tablet, segna percorso che spazia dalla scrittura geroglifica ai rotoli di Qumran, dalle iscrizioni greche di Palmira, alle incisioni rinvenute sul Monte Tabor e ai graffiti dell’Annunciazione a Nazaret. Infine, il valore di lingue antiche e attuali – armeno, arabo ed ebraico – è narrato in un intreccio di profonda valenza religiosa e vita quotidiana.
Lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, come ogni anno, partecipa alla realizzazione delle Giornate.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. Per le informazioni sul programma e le prenotazioni clicca qui senza indugiare. I posti disponibili sono limitati.
Eco di Terrasanta 2/2019
Un appello alla solidarietà
Il Messaggio del Custode di Terra Santa per la Colletta del Venerdì Santo. La presenza francescana al servizio delle comunità locali è possibile grazie al sostegno di tutti i cattolici.
«Fu visto e vide»
La conversione non nasce dalla paura di un castigo o da uno sforzo morale. Avviene quando ci scopriamo amati gratuitamente dallo sguardo misericordioso di Gesù su di noi.
Operazione fratellanza
Il 30 gennaio al Terra Sancta College di Betlemme è stato presentato il primo risultato di un lavoro che coinvolge centinaia di studenti cristiani e musulmani.