Suo malgrado, in questi giorni si può dire che sia al centro delle cronache israeliane perché fa da sfondo alle manifestazioni giovanili contro il primo ministro. Le vicende del grande edificio della Custodia di Terra Santa.
Sulle mappe di Gerusalemme viene identificato ancora oggi come Terra Sancta College. L’imponente edificio, che si trova all’angolo di piazza Parigi, nel quartiere di Rehavia, è testimone muto dell’ultimo secolo di storia di Gerusalemme.
Da alcune settimane sta in sottofondo alle cronache israeliane per la sua vicinanza alla casa del primo ministro Benjamin Netanyahu, che si trova a pochi metri di distanza, in via Balfour.
Proprio davanti al cancello della casa francescana, e nelle strade adiacenti, si svolgono le proteste e manifestazioni giovanili. E molti si interrogano su questo edificio dall’architettura così tipica.
Oggi di proprietà della Custodia di Terra Santa, lo stabile venne edificato nel 1926 dalla Compagnia di San Paolo, un sodalizio religioso italiano fondato nel 1920 a Milano, da don Giovanni Rossi, il segretario dell’allora arcivescovo, il cardinale Andrea Carlo Ferrari.
A progettarlo fu il celebre architetto, e terziario francescano, Antonio Barluzzi, che decise di porre in cima all’edificio una statua della Vergine Maria, replica di quella che svetta sulla guglia più alta del duomo di Milano.
Dal 1917 Gerusalemme era sotto il Mandato britannico e dunque fu nominato a capo della struttura il sacerdote inglese Conrad Walmsley.
Con il nome di Opera Cardinal Ferrari, rimase in funzione per due anni come scuola maschile.
Mentre nell’anno scolastico 1928- 1929 la scuola contava ben 270 iscritti, di cui un centinaio cattolici, l’anno successivo, che fu l’ultimo, vide ridurre i suoi studenti fino a 130, divisi in otto classi tra scuola elementare e superiore. L’istituto dovette chiudere per mancanza di fondi e fu allora affidato ai francescani della Custodia di Terra Santa.
Negli anni Trenta la scuola crebbe per importanza e numero di iscritti.
Nel 1936-37 gli alunni erano 360, con una presenza di studenti di diverse religioni: 85 cattolici latini, 171 tra cristiani greco-ortodossi, armeni, siriaci, copti e protestanti, 53 musulmani e 31 ebrei.
Nel 1940-41 gli studenti arrivarono a 475 e crebbero fino alla chiusura della scuola nel 1947, quando l’area divenne una zona di sicurezza britannica e ne fu impedito l’accesso.
Dopo lo scoppio della guerra arabo-israeliana del 1948, il Terra Sancta College, collocato nella parte occidentale di Gerusalemme, risultava separato dalla parte araba ed era dunque impossibile per gli studenti raggiungere la scuola.
Cessarono così le attività scolastiche e dal 1949 l’Università ebraica di Gerusalemme prese in gestione parte dei locali. Tanti gruppi di israeliani, oggi, chiedono di visitare l’ingresso dell’edificio, reso famoso da una scena del celebre romanzo Una storia di amore e di tenebra dello scrittore israeliano Amos Oz.
Alla fine degli anni Novanta, il grande edificio è tornato nelle mani dei francescani. Oggi vi abitano alcuni frati impegnati in vari ambiti, religiosi e studenti dello Studium Biblicum Franciscanum e un gruppo di suore francescane dell’Immacolata, che si fanno carico della gestione della casa. Lo stabile è anche sede dell’ufficio comunicazione della Custodia, che gestisce i media ufficiali dei frati di Terra Santa, della redazione della rivista francese Terre Sainte Magazine e del Christian Media Center, il centro multimediale che produce notiziari video sulla Terra Santa in varie lingue.
Eco di Terrasanta 5/2020
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Qual è il significato di «cammino penitenziale»? Che senso gli attribuiva Francesco d’Assisi? Se il pellegrinaggio cristiano esprime volontà di cambiamento, il cammino verso Gerusalemme può rappresentare uno spartiacque nella vita.