Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia
La rete dei professionisti di Activestills.

Fotografi di strada per scuotere le coscienze

Chiara Tamagno
22 novembre 2010
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Fotografi di strada per scuotere le coscienze
Uno degli scatti proposti da Activestills.

Non è una vera e propria associazione, ma piuttosto una rete di professionisti dell’immagine che nel 2005 hanno deciso di usare la loro arte per un’audace opera di sensibilizzazione. In Israele e Palestina: qui dove le violenze e le ingiustizie continuano, spesso nell’indifferenza dell’opinione pubblica, i fotografi Activestills scattano immagini inquietanti, un pugno nello stomaco tanto sono realistiche. Foto che immortalano, ad esempio, quel che succede ai check-point tra militari addetti alla sicurezza e popolazione civile, gli scontri tra coloni degli insediamenti e popolazioni confinanti, le demolizioni delle case, le dimostrazioni di chi dissente…

Non solo. Le foto, decisamente suggestive, ritraggono vari aspetti della società in questa terra così ricca di provocazioni: dai rifugiati ai senza tetto, da chi difende i diritti delle donne a chi dimostra per i diritti degli animali, contro la globalizzazione o contro il crescente militarismo.

E dove va tutto questo materiale? Innanzitutto è disponibile su Internet per quanti vogliono vedere e cercare di capire quel che avviene in questo angolo del mondo. Poi i volontari Activestills organizzano periodicamente delle mostre per le strade di Gerusalemme, allo scopo di scuotere la coscienza di tanti che non sanno o non vogliono sapere: «La maggior parte chiude gli occhi e passa oltre – spiega una dei fotografi – ma c’è anche chi si avvicina, si sofferma su qualche immagine e si allontana pensieroso. Questo per noi è un gran risultato». Mostre pubbliche che a volte subiscono  atti vandalici volti a dissuadere i fotografi dalla loro opera di denuncia; ma gli Activestills non si lasciano intimidire e continuano la loro missione per aprire gli occhi di chi ancora non vuole vedere.

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