Cultura e dintorni
Indagine su fedi e politica
Che ne sarà degli uomini che credono in Dio? La pinguedine, l'autorealizzazione e la diffusa conoscenza scientifica li estingueranno del tutto? Esiste un rischio reale di guerra di civiltà, da intendere come conflitto tra culture e religioni, che può minacciare la pace nel mondo? Nella ricerca di risposte a questi interrogativi può rappresentare uno strumento prezioso lo studio intitolato Sacro e secolare, dei due politologi statunitensi Pippa Norris e Ronald Inglehart.
Con gli occhi di Abramo
Il centro dichiarato di questo libro è il dialogo tra le diverse culture e civiltà, viste a partire dai valori condivisi alla radice delle fedi maggiori (con una spiccata tendenza a privilegiare la sapienza tradizionale ebraica). L'opera non è un trattato su come si debbano comportare cristiani, musulmani ed ebrei nel loro reciproco rapportarsi. Risulta, al contrario, evidente come il possesso della sapienza che irradia dal pensiero autenticamente religioso permetta di affrontare i temi più disparati e interessanti per l'uomo.
Cattolici ebreofoni nel Web
Il 22 dicembre 2007 è stato varato il sito web della comunità cattolica di espressione ebraica che vive in Israele. Lo si può consultare in quattro lingue diverse (ebraico, francese, inglese e russo) e vale la pena di farlo per accostare un aspetto poco noto della cattolicità che vive in Terra Santa.
Il frutto verrà
L'arcivescovo Michael L. Fitzgerald, attuale nunzio apostolico in Egitto e rappresentante del Papa presso la Lega araba, fino al 2006 ha presieduto il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. In quella veste ha raggiunto una certezza: il dialogo tra religioni e popoli diversi darà frutto a suo tempo. Soprattutto se non si avrà la pretesa di risultati immediati, se si saprà costruire nella pazienza e nella perseveranza, se si avrà la capacità di preparare il terreno e stabilire amicizie. Il messaggio è contenuto nel suo ultimo libro, Dialogo interreligioso, recentemente edito dalla San Paolo.
Arabi ed ebrei divisi dalla Storia
Già quando uscì, nel 1971, il romanzo Gerusalemme! Gerusalemme!, di Dominique Lapierre e Larry Collins, era diventato un'opera di riferimento per chi avesse voluto capire la storia della creazione dello Stato di Israele, pagina essenziale della storia contemporanea. Per trentasei anni il cinema ha tentato di fare sue le drammatiche vicende raccontate nel libro, ma nessun regista ci è mai riuscito. Oggi si cimenta con l'ardua impresa il francese Elie Chouraqui. Peccato che la pellicola sia praticamente assente dalle sale cinematografiche italiane.
Omri e Ziaad fanno pace
La pace è roba da bambini. Un libro illustrato della casa editrice Sinnos, di Roma, racconta una storia possibile (e vera) di riconciliazione: un bimbo israeliano e un bimbo palestinese si trovano casualmente nella stessa stanza di ospedale. Le malattie da curare, però, fanno molta meno paura dei pregiudizi inculcati dagli adulti. Un puzzle da costruire insieme, regalato dagli infermieri, riesce a far comunicare i due piccoli malati. Il libro, scritto dalla commediografa e giornalista israeliana Manuela Dviri, è colorato dalle tavole dell'illustratore Sergio Staino.
La civiltà fenicia in mostra a Parigi
I fenici, abili mercanti e navigatori coraggiosi, sono i protagonisti della mostra dal titolo Il Mediterraneo dei Fenici, da Tiro a Cartagine, allestita all'Istituto del mondo arabo di Parigi fino al prossimo 20 aprile. Cinquecento pezzi rari, per la prima volta raccolti in un'unica esposizione provenienti da musei d'Europa, Medio Oriente e Stati Uniti.
Sui passi di don Andrea
Questo prodotto audiovisivo è un viaggio percorso insieme con don Andrea Santoro, il sacerdote romano ucciso in Turchia nel febbraio 2006. I suoi scritti, le sue parole ed egli stesso, in alcuni inserti filmati girati negli anni scorsi, ci guidano nei luoghi che hanno conosciuto forti testimonianze di fede, con le loro luci e le loro ombre, e piccoli semi di un dialogo costruito nel quotidiano tra cristiani e musulmani.
Quella casa speciale in via dei Profeti
Via dei Profeti (Rehov Haneviim) e i suoi dintorni rappresentano senza dubbio una delle zone più belle e affascinanti di Gerusalemme. Nei fine settimana, anche di shabbat, è facile vedere pensionati israeliani che, in gruppi organizzati, visitano le diverse residenze di questa fetta di città. Uno dei posti più gettonati è Beit Tavor (Casa Tabor), al numero 58 di via dei Profeti. Fino ad oggi questa casa è considerata la più bella che sia mai stata costruita nella Gerusalemme di fine secolo Diciannovesimo.
Sulle strade della Bibbia
Gli atlanti sono strumenti capaci di fornire sintetiche informazioni veicolate da testi, mappe e carte illustrative. Sono un'apertura, per il lettore comune e per il lettore raffinato, ad approfondimenti successivi per i quali sarà necessario rivolgersi alla letteratura specifica. L'Atlante della Bibbia edito dal Touring Club Italiano si distingue per l'ampio raggio di argomenti trattati, per la profondità scientifica e la qualità delle immagini. Gli autori, tutti di lingua inglese, sono cattolici, protestanti ed ebrei.
A Tel Aviv. O altrove
Questa pellicola israeliana, ambientata in una Tel Aviv grigia, autunnale e anonima, è una melanconica poesia. Più intento a trasmettere emozioni che a narrare vicende compiute, il film apre uno squarcio fugace sulla vita di un manipolo di personaggi, quasi tutte donne, che si avvicendano in scena due o tre alla volta. Le loro sono vite minori, disorientate, spiaggiate come meduse respinte dal mare. Meduse ha vinto il premio per la miglior opera prima al Festival di Cannes 2007. Un indizio in più per chi al cinema chiede non soltanto un paio d'ore di spensierato svago.
Un angolo di Vienna nel cuore di Gerusalemme
Uno degli aspetti più affascinanti di Gerusalemme è l'esistenza, al suo interno, di diversi «mondi» o «isole». Camminando per le strade della città, sia nella parte vecchia che in quella nuova, vi può capitare di notare diverse insegne di centri studi o di case per pellegrini che storicamente sono stati voluti dalle diverse nazioni cristiane europee, a cavallo tra i due secoli scorsi, per l'accoglienza dei propri pellegrini in Terra Santa. Alcuni sono decisamente caratteristici. Come l'Ospizio austriaco, che siamo andati a visitare.