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Londra, il nuovo primate anglicano è Sarah Mullally

Terrasanta.net
3 ottobre 2025
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Londra, il nuovo primate anglicano è Sarah Mullally
Sarabh Mullally, 106.mo arcivescovo di Canterbury (foto Neil Turner / Lambeth Palace)

Il 2 ottobre 2025 re Carlo III ha approvato la nomina di Sarah Mullally (63 anni), attualmente vescova di Londra, alla sede di Canterbury. Così, per la prima volta nella storia, la Chiesa d'Inghilterra ha una donna come primate.


A Londra re Carlo III, che formalmente è il capo della Chiesa anglicana, ha approvato ieri, 2 ottobre 2025, la nomina del nuovo arcivescovo di Canterbury. La designata è l’attuale vescova di Londra, Sarah Mullally, che in ordine cronologico di successione sarà il 106.mo vescovo a sedere sulla cattedra del primate della Comunione anglicana. Da Palazzo Lambeth, la residenza dell’arcivescovo di Canterbury a Londra, comunicano che la presa di possesso ufficiale avverrà nel marzo 2026.

Una storica prima

Sarah Mullally è vescova di Londra dal 2018, prima donna a ricoprire tale ruolo. In precedenza è stata vescova di Crediton, nella contea del Devon. Prima di entrare a far parte del clero nel 2001, ha lavorato come infermiera oncologica ricoprendo via via incarichi professionali di sempre maggior rilievo anche a livello nazionale.

Accogliendo la nomina ieri, la vescova Sarah ha dichiarato: «Nel rispondere alla chiamata di Cristo per questo nuovo ministero, lo faccio con lo stesso spirito di servizio verso Dio e verso gli altri che mi ha motivata fin da quando, da adolescente, ho abbracciato la fede. In ogni fase di questo cammino, attraverso la mia carriera infermieristica e il ministero cristiano, ho imparato ad ascoltare profondamente – le persone e il delicato impulso di Dio – cercando di riunire le persone per trovare speranza e guarigione. Voglio, molto semplicemente, incoraggiare la Chiesa a continuare a crescere nella fiducia nel Vangelo, a parlare dell’amore che troviamo in Gesù Cristo e a lasciarci plasmare da esso nelle nostre azioni. E non vedo l’ora di condividere questo cammino di fede con milioni di persone che servono Dio e le loro comunità nelle parrocchie di tutto il Paese e nella Comunione anglicana in tutto il globo».

Accolta a Canterbury

Questa mattina, 3 ottobre, Sarah Mullaly è stata accolta nella cattedrale di Canterbury per un breve momento di preghiera e un successivo incontro con i media.

Nel discorso pronunciato dopo aver pregato con i fedeli presenti, ha ricordato l’attacco terroristico del giorno prima alla sinagoga di Manchester, che ha causato due vittime e si è concluso con l’uccisione dell’attentatore da parte della polizia. «Stiamo assistendo – si è rammaricata l’ecclesiastica – a un odio che emerge dalle fratture delle nostre comunità. So che il Dio che è con noi si avvicina a chi soffre. Come Chiesa, abbiamo la responsabilità di stare accanto alla comunità ebraica contro ogni forma di antisemitismo. L’odio e il razzismo non devono dividerci». Ha poi aggiunto: «In ogni chiesa si incontra Gesù Cristo e il suo insegnamento ad amarci gli uni gli altri: la nostra fonte e il nostro metro. Questo è sia un dono che una responsabilità. Gesù Cristo è la speranza che cambia la vita, che ci unisce come Chiesa, anche nella nostra fragilità, e ci manda nel mondo a testimoniare quell’Amore. Desidero quella stessa speranza per tutti coloro che nel mondo sono coinvolti nella guerra. Per chi vive in povertà estrema. Per chi è in prima linea nella crisi climatica. Per i nostri fratelli cristiani palestinesi e per tutti i popoli del Medio Oriente. Per le persone in Ucraina, Russia, Sudan, Myanmar e Repubblica Democratica del Congo. Che Dio ponga fine agli orrori della guerra, conforti chi piange e porti speranza a chi vive nella disperazione. Prego in particolare per gli anglicani in quei luoghi, mentre soffrono accanto a coloro che cercano di amare e servire».

Chi è

Sarah Elisabeth Mullally – Bowser è il suo cognome originario – è nata il 26 marzo 1962 a Woking, nel Surrey (Regno Unito). Ha una sorella. Ha abbracciato la fede cristiana all’età di 16 anni. È sposata con Eamonn Mullally dal 1987 e ha due figli.

Dopo la sua ordinazione, nel 2012 ha assunto il ruolo di canonico tesoriere presso la Cattedrale di Salisbury. Nel 2015 è stata consacrata vescova di Crediton, nella diocesi di Exeter, una delle prime donne a essere nominate vescovo dopo il cambiamento delle regole. Nel 2018 è stata trasferita alla sede di Londra, la terza carica più rilevante nella Chiesa d’Inghilterra (dopo Canterbury e York), succedendo a Richard Chartres.

Il ruolo dell’arcivescovo di Canterbury

Il ministero dell’arcivescovo di Canterbury comprende diversi ruoli: è vescovo diocesano della diocesi di Canterbury, primate di tutta l’Inghilterra e metropolita, nonché primus inter pares tra i primati della Comunione anglicana, che conta circa 85 milioni di persone in 165 Paesi. In molte nazioni, soprattutto in Africa e in Asia, le diocesi anglicane hanno mantenuto una linea di contrarietà all’ordinazione episcopale femminile, approvata nel 2014 dal Sinodo della Chiesa d’Inghilterra. La prima donna vescovo – Barbara Harris – era, tuttavia, già stata ordinata in una diocesi episcopale del Massachusetts (Stati Uniti) nel 1989. È questo uno dei temi che hanno creato tensioni, negli ultimi decenni, all’interno della Comunione anglicana (creata nel Sedicesimo secolo, con una frattura dalla Chiesa cattolica, per volontà di re Enrico VIII, che la volle sottoposta a sé e ai suoi successori).

Gli ultimi arcivescovi di Canterbury hanno sempre manifestato prossimità e vicinanza alla piccola comunità anglicana di Terra Santa e a tutte le altre Chiese cristiane che hanno sede a Gerusalemme, soprattutto nei frangenti più difficili come questi ultimi anni di guerra che hanno travolto anche l’ospedale anglicano nella città di Gaza.


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