Tra le vestigia di antichi villaggi cristiani ecco Emmaus-Nicopolis, posto una trentina di chilometri a nord-est di Gerusalemme. È uno dei luoghi in cui si ambienta l'episodio evangelico dell'apparizione di Gesù risorto a due discepoli in cammino.
L’imperatore romano Eliogabalo cambiò il nome della città in «Nicopolis», che significa «città della vittoria», per celebrare la repressione della rivolta ebraica da parte dei romani nel II secolo d.C. Il nome «Emmaus», invece, deriva dall’ebraico e significa «sorgenti calde». Anche alcuni storici menzionano qui una sorgente che si riteneva avesse miracolosi poteri taumaturgici.
Fin dal IV secolo, la città è stata identificata con la biblica Emmaus, menzionata nel Vangelo di Luca, ove si racconta l’apparizione del Risorto ai discepoli, Simone e Cleopa, i quali lo riconobbero nel momento in cui spezzava il pane (Lc 24,13-35).
Proprio per questo, durante il periodo bizantino (IV-VII secolo), qui fu costruito, in più fasi, un grande complesso ecclesiastico, comprendente due chiese, una grande e una piccola, un fonte battesimale e vari altri edifici.
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