Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

In lutto e digiuno per Tisha BeAv

Terrasanta.net
31 luglio 2020
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile
In lutto e digiuno per <i>Tisha BeAv</i>
Ebrei riuniti in preghiera in occasione di Tisha BeAv in una sinagoga a Tzfat, nel nord di Israele, il 29 luglio 2020. (foto David Cohen/Flash90)

(g.s.) – Per alcuni giorni dopo la morte di un congiunto, in una famiglia ebrea osservante è d’uso sottolineare il lutto, e ricevere le condoglianze di amici e conoscenti, sedendosi in basso, il più possibile vicino al suolo.

Qualcosa di simile accade anche nell’annuale ricorrenza di Tisha BeAv (il 9 del mese giudaico di Av), giorno di lutto e di digiuno – celebrato quest’anno dal tramonto del 29 al tramonto del 30 luglio – nel quale i pii ebrei piangono la perdita del Tempio di Gerusalemme, distrutto per due volte nel corso della Storia.

Quello che era il principale centro religioso (ma anche politico) del Regno di Giuda fu distrutto dai babilonesi nel 586 a.C. e successivamente ricostruito. Nel 70 d.C. il Santuario fu di nuovo e definitivamente raso al suolo dai soldati romani e mai più riedificato.

In entrambi i momenti storici, la devastazione dello spazio sacro fu seguita dalla deportazione o dispersione degli ebrei lontano da Gerusalemme.

Ancor oggi, in ogni parte del mondo, gli ebrei in preghiera si rivolgono spiritualmente e fisicamente verso ciò che resta del Tempio perduto.

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita