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Il Cammino della Sacra Famiglia approda all’Unesco

Christophe Lafontaine
4 luglio 2019
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Il Cammino della Sacra Famiglia approda all’Unesco
Un frammento dello spettacolo musicale messo in scena il 24 giugno scorso al Cairo. (Foto Coptic Media Center)

Proseguono gli sforzi del governo egiziano per promuovere il Cammino della Sacra Famiglia e attirare turisti e pellegrini. Il Cairo gioca la carta Unesco.


Con il titolo Le tappe del viaggio della Sacra Famiglia, il ministero egiziano delle Antichità ha pubblicato un catalogo che ripercorre i passi di Gesù, Maria e Giuseppe in Egitto, dal loro arrivo fino al rientro a Nazaret, in Galilea. Il libretto contiene testi facilmente accessibili, con un corredo di illustrazioni e mappe topografiche delle varie soste della permanenza della Sacra Famiglia nel paese dei Faraoni. Venticinque luoghi egiziani sostengono di essere stati attraversati dalla Sacra Famiglia che per oltre tre anni e mezzo ha attraversato il Sinai, il delta del Nilo, dirigendosi verso Wadi el-Natrun, prima di fermarsi alle porte del Cairo per poi stabilirsi in città e infine tornare verso casa attraverso l’Alto Egitto. Il catalogo include informazioni sui monasteri di Wadi el-Natrun (a nord-ovest del Cairo), sull’«albero di Maria» a el-Matariya (periferia del Cairo), sulla chiesa della Vergine Maria a Jabal al-Tayr (provincia di Minya) e, ancora, sul monastero di Deir al-Muharraq, nel governatorato di Assiut (Alto Egitto).

Anche l’Egitto è Terra Santa

Il volume introduce il lettore alla storia dei luoghi, all’architettura dei santuari e alle celebrazioni che vi si organizzano ogni anno. Mohammed Abdullatif, professore di antichità islamiche all’Università di Mansourah (nord-est dell’Egitto), ha dichiarato in un comunicato stampa rimbalzato sul Daily News Egypt, di aver supervisionato la redazione del catalogo con un gruppo di esperti del ministero delle Antichità, allo scopo di documentare dettagliatamente l’itinerario per i turisti. Per questo la pubblicazione contiene testi in arabo e in inglese.

Abdullatif ha spiegato che la documentazione fa parte di un progetto più ampio in cui il Ministero – attraverso una commissione di esperti – è impegnato da quando l’Egitto ha depositato presso l’Unesco la candidatura del Cammino della Sacra Famiglia perché sia inserito nel Patrimonio mondiale immateriale dell’umanità, come già accade per il Cammino di Santiago de Compostela (Spagna). Il ministero delle Antichità ha anche presentato all’Unesco un fascicolo per sostenere l’iscrizione tra i beni – questa volta materiali – del Patrimonio dell’Umanità quattro monasteri di Wadi el-Natrun situati nella regione a nord-ovest del Cairo: Deir El-Suryani (Monastero siriano), Deir Baramos (Monastero dei Romani), Deir Amba Bichoi (San Bishoy), Deir Abu Makar (Monastero di San Macario di Scete).

La documentazione sul Cammino della Sacra Famiglia è stata presentata anche all’Organizzazione mondiale del turismo.

Opportunità per la nazione

Il patriarca copto ortodosso Tawadros II ha accolto con favore, il 24 giugno scorso, gli sforzi del ministero egiziano delle Antichità per promuovere il percorso della Sacra Famiglia in Egitto. L’ecclesiastico ha anche detto che questo viaggio è un dono di Dio a tutti gli egiziani e aiuterebbe il mondo a capire il valore reale d’Egitto. Pensiero che il papa copto ha espresso al Centro congressi internazionale di al-Manara (nella Cairo nuova) dopo un musical dal titolo Egitto… Il Cammino organizzato dall’Associazione per il recupero del patrimonio nazionale egiziano (Nehra) e sponsorizzato dal presidente della Repubblica, Abdel Fattah el-Sisi. Lo spettacolo è stato proposto in occasione della festa della venuta della Sacra Famiglia in Egitto, tradizionalmente celebrata il primo giugno dai cristiani copti (ortodossi e cattolici). Khaled al-Anani, ministro delle Antichità, ha colto l’occasione per sottolineare che «il ministero delle Antichità ha restaurato e aperto vari siti, chiese e monasteri sul Cammino della Sacra Famiglia». Nel 2014 la cosiddetta «Chiesa sospesa» (Al-al-Kanîsah Mu’allaqah) nel quartiere copto della Cairo vecchia (Masr al-Qadima) è stata inaugurata dopo 16 anni di lavori. Del mese di agosto 2016 è il completamento del restauro della chiesa della Vergine Maria e del martire Abanoub al Samanoud (la più antica chiesa del governatorato di Gharbiya nel Delta del Nilo). Il 2016 ha visto anche la riapertura della chiesa di Abu Serga nel centro storico del Cairo. Una delle più antiche chiese in Egitto, risale al IV secolo e fu costruita sopra una grotta che si ritiene abbia offerto riparo ai tre della Sacra Famiglia durante il loro soggiorno nella regione.

Inoltre, è stato completato il restauro parziale dei quattro monasteri di Wadi el-Natrun. Il ministro ha anche indicato che è in corso il restauro della chiesa della Vergine Maria a Jabal el-Tayr vicino a Minya e che sta per essere completato il progetto di sviluppo del sito dell’Albero di Maria a el-Matariya.

Allo spettacolo musicale del 24 giugno hanno assistito numerosi rappresentanti del mondo politico, culturale e religioso. Tra questi, il Patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak e una delegazione di alto livello dell’Università sunnita Al-Azhar. Il presidente del consiglio d’amministrazione di Nehra, Mounir Ghabour, ha assicurato che il musical sarà tradotto in inglese e francese e presentato a Beirut (Libano) l’anno prossimo.

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