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Il monastero di San Teodosio

Giulio Carulli
17 luglio 2018
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Il monastero di San Teodosio
La grotta dove visse e venne sepolto il monaco Teodosio.

Nel Wadi Nar, non lontano da Betlemme, si trova il luogo che fa memoria di una fulgida figura del monachesimo.


In arabo viene chiamata «la valle del fuoco» (Wadi Nar). Si trova a est del Campo dei pastori, Beit Sahur, presso le pendici meridionali della valle del Cedron. Qui si trova oggi il grande villaggio di Ubaidiya, di circa 12 mila abitanti. In un’area desertica sorgeva un tempo il monastero di San Teodosio, in arabo Deir Dosi, oppure Deir Ibn Ubaid, «monastero del figlio del servitorello». Il termine arabo ubeid indicava i servitori beduini del vicino monastero di Mar Saba.

Il monastero venne fondato nell’anno 470 da Teodosio di Cappadocia (dove nacque nel 423), nell’attuale Turchia. Il santo si spostò in Terra Santa dove visse dapprima a Gerusalemme presso la torre di Davide, poi nelle vicinanze del santuario mariano del Kathisma, ritirandosi infine nel deserto. La sua laura (comunità monastica) arrivò perfino a contare 400 monaci di diversi riti e provenienza. Nel 494 Teodosio fu eletto a capo di tutti i monaci della regione che facevano vita cenobitica, ossia vita parzialmente in comune.

Dalle fila dei monaci di San Teodosio provennero due importanti patriarchi di Gerusalemme: Modesto (632-634), che si diede molto da fare per la ricostruzione della chiesa del Santo Sepolcro dopo le invasioni e distruzioni persiane, e Sofronio (634-638) che invece dovette consegnare la Città santa al conquistatore Omar. Le cronache riportano che morì di lì a poco.

Il monastero continuò a esistere per tutto il Medioevo, andando in disuso solo nel XV secolo. Nel 1900 il patriarcato greco ortodosso ha riacquistato il terreno, erigendovi una nuova chiesa. In una cappella che si apre nel cortile del monastero è custodita la grotta in cui Teodosio visse nei periodi di eremitaggio per cinquant’anni. Secondo la tradizione, i magi avrebbero trascorso una notte in questa grotta dopo essersi allontanati da Betlemme per fare ritorno, cambiando percorso, al proprio paese (Vangelo secondo Matteo 2,12). Teodosio morì nel 529 in seguito a una dolorosa malattia e venne sepolto nella stessa grotta che fu a lungo sua dimora.

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