Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Trump all’Onu e l’imbarazzo dell’interprete in Iran

Fulvio Scaglione
21 settembre 2017
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

Quando si è più realisti del re... Il 19 settembre scorso l'interprete che alla tivù di Stato iraniana traduceva in diretta il discorso di Trump all'Onu ne ha edulcorato alquanto i toni. Pioggia di critiche.


È un episodietto a margine della Storia ma è divertente e porta una sua morale, quindi val la pena di prenderne nota. Riguarda il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il suo clamoroso discorso del 19 settembre alle Nazioni Unite e uno sconosciuto interprete iraniano, Nima Chitsaz, incaricato di tradurlo in diretta per l’emittente di Stato Irib (Islamic Republic of Iran Broadcasting).

Com’è noto, Trump ne ha dette di tutti i colori sulla Corea del Nord (minacciata di distruzione totale in caso di attacco contro gli Usa e i loro alleati) e sull’Iran e il povero Nima si è trovato a dover ripetere quelle che alle sue orecchie, ha spiegato poi, suonavano come vere ingiurie ai danni della Patria. Così ha tradotto non molto alla lettera, edulcorando l’offensiva politica e verbale del presidente Usa.

Ecco qualche esempio. Quanto Trump ha detto che l’Iran «è uno Stato canaglia in fallimento, le cui principali esportazioni sono violenza, sterminio e caos», Nima ha detto che secondo Trump «l’Iran ripete di voler distruggere Israele». Quando The Donald ha detto che «a parte il grande potere militare degli Usa, ciò che i leader iraniani temono di più è il loro stesso popolo», Nima ha cortesemente riferito che «l’esercito americano è molto forte ma anche il popolo iraniano lo è». E quando il milionario diventato presidente ha sonoramente accusato i dirigenti iraniani, davanti all’assemblea generale dell’Onu, «di bloccare l’accesso a Internet, distruggere le antenne satellitari, sparare sugli studenti disarmati e mettere in galera i riformatori politici», il timido interprete ha tradotto così: «Avvengono in Iran molto incidenti inaccettabili per gli Stati Uniti».

Quel che è successo dopo è ancor più divertente. Perché Nima Chitsaz è stato criticato, sbeffeggiato e umiliato su tutti i social frequentati dagli iraniani, che l’hanno bersagliato per il miele sparso sul discorso di Trump. Gli iraniani, insomma, volevano sapere che cosa aveva in testa il presidente americano, senza filtri o abbellimenti.

Non sono sicuro che americani ed europei avrebbero chiesto altrettanto per un discorso del presidente iraniano Rouhani. In Iran, comunque, di mezzo ci è andato il traduttore che non traduceva perché traducendo aveva paura di insultare il proprio Paese. E che adesso rischia il posto, perché la figura non è stata eccelsa. Né per lui né per i dirigenti (in Iran la televisione è tutta pubblica, essendo vietata quella privata), che magari non c’entrano nulla ma vallo a dimostrare.

 


 

Perché Babylon

Babilonia è stata allo stesso tempo una delle più grandi capitali dell’antichità e, con le mura che ispirarono il racconto biblico della Torre di Babele, anche il simbolo del caos e del declino. Una straordinaria metafora del Medio Oriente di ieri e di oggi, in perenne oscillazione tra grandezza e caos, tra civiltà e barbarie, tra sviluppo e declino. Proveremo, qui, a raccontare questa complessità e a trovare, nel mare degli eventi, qualche traccia di ordine e continuità.

Fulvio Scaglione, nato nel 1957, giornalista professionista dal 1981, è stato dal 2000 al 2016 vice direttore di Famiglia Cristiana. Già corrispondente da Mosca, si è occupato in particolare della Russia post-sovietica e del Medio Oriente. Ha scritto i seguenti libri: Bye Bye Baghdad (Fratelli Frilli Editori, 2003), La Russia è tornata (Boroli Editore, 2005), I cristiani e il Medio Oriente (Edizioni San Paolo, 2008), Il patto con il diavolo (Rizzoli, 2016). Prova a raccontare la politica estera anche in un blog personale: www.fulvioscaglione.com

Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita
«Voi chi dite che io sia?»
Francesco Patton

«Voi chi dite che io sia?»

In cammino con Pietro sulle orme di Gesù
Seguire Gesù
Matteo Crimella

Seguire Gesù

Sette meditazioni sul Vangelo di Luca
Semi di fraternità
Massimo Fusarelli

Semi di fraternità

Con Francesco nelle sfide del nostro tempo