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A San Giovanni d’Acri si gioca la difficile partita della convivenza

Carlo Giorgi
30 ottobre 2015
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A San Giovanni d’Acri si gioca la difficile partita della convivenza
Attività sportiva per fra Quirico Calella e un gruppo di ragazzi e ragazze di Akko.

Il progetto per la costruzione di un nuovo centro sportivo in cui ebrei, musulmani e cristiani possano crescere e divertirsi insieme.


Ad Akko, città israeliana affacciata sul mar Mediterraneo, la pace ha (quasi) fatto canestro. Si chiama Terra Santa Tau Sport Center il centro sportivo polifunzionale che fra Quirico Calella, parroco della chiesa di San Giovanni d’Acri e direttore della locale scuola dei francescani, ha progettato di realizzare nelle immediate vicinanze della città. «Il mio sogno – racconta fra Quirico – è far dialogare attraverso lo sport musulmani, ebrei e cristiani. Lo sport è un linguaggio universale, che tutti comprendono. E proprio noi francescani non possiamo rinunciare a nessuna possibilità per costruire la pace e la convivenza». Fra Quirico ha ragione: da otto secoli i francescani spendono ad Acri (l’odierna Akko) parole di riconciliazione. Le cronache raccontano che san Francesco sbarcò proprio qui nel 1219 e da allora – nonostante pestilenze e persecuzioni che ne hanno messo a rischio la presenza – un presidio di religiosi è sempre rimasto in città a pregare, occuparsi di fedeli e pellegrini, portare la pace di Cristo ai non credenti.

Oggi più che mai, per i cristiani locali il dialogo è decisivo. Nella regione di cui Akko è il capoluogo vive oltre mezzo milione di abitanti. I due terzi sono arabi musulmani. Il resto dei cittadini è di religione ebraica mentre i cristiani sono solo una piccola minoranza: in città meno di mille di cui circa la metà i cattolici. «Vivendo in mezzo ad una stragrande maggioranza di musulmani ed ebrei la nostra comunità deve avere buone relazioni con tutti – spiega fra Quirico –. La Custodia, in particolare, è all’avanguardia nella promozione delle attività interreligiose e interculturali. Ad esempio, abbiamo fondato una banda musicale, la Tau banda, in cui musicisti ebrei, musulmani e cristiani suonano insieme; e ora abbiamo il sogno di questo centro sportivo…».

Il Terra Santa Tau Sport Center – che sorgerà subito fuori Akko su un terreno di 1.800 mq di proprietà della Custodia – è un palazzetto dello sport provvisto di campo da basket, uffici, spogliatoi e una gradinata capace di accogliere cinquecento spettatori. Una struttura in cui sarà possibile ospitare molti giovani, di tutte le religioni. E che oggi potrebbe aiutare soprattutto le attività della Terra Sancta School,  affidata a fra Quirico.

L’istituto conta 530 allievi cristiani e musulmani e sorge nel centro storico della vecchia Acri. Gli edifici storici che ospitano la scuola però non possono rispondere a tutte le esigenze degli studenti. Per l’educazione fisica, le feste e l’intervallo – ad esempio – si usa, non senza disagio, sempre lo stesso locale. Un nuovo centro sportivo potrebbe consentire agli studenti di praticare lo sport in condizioni migliori. Il problema di fra Quirico è che i costi di realizzazione del progetto sono altri, e si aggirano intorno ai 13 milioni di shekel (circa 3 milioni di euro). «Il municipio ci ha promesso di contribuire con 200 mila shekel (intorno ai 50 mila euro) – racconta il religioso – ma al resto della somma dobbiamo provvedere noi». Intanto ATS Pro Terra Sancta, la ong della Custodia, sta raccogliendo fondi per realizzare la struttura e Papa Francesco, durante la sua visita in Terra Santa nel maggio 2014 ha benedetto la prima pietra del centro. I ragazzi di Akko attendono ora la generosità dei donatori, per scendere in campo e costruire la pace.

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