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Nuovo impulso all’Università di Betlemme grazie alla Custodia di Terra Santa

Terrasanta.net
30 gennaio 2013
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Nuovo impulso all’Università di Betlemme grazie alla Custodia di Terra Santa
Uno scorcio della sede centrale dell'Università di Betlemme. (foto Bethlehem University)

Un accordo con la Custodia di Terra Santa, che verrà firmato domani, darà modo all'università cattolica di Betlemme di svilupparsi su un nuovo grande terreno, non lontano dalla sua sede. La Custodia finanzia infatti l'acquisito di una proprietà immobiliare di circa 12 mila metri quadrati nel cuore di Betlemme, offrendola in uso all'ateneo cattolico.


(Milano/c.g.) – L’università di Betlemme potrà svilupparsi su un nuovo grande terreno, non lontano dalla sua sede storica, grazie a un accordo con la Custodia di Terra Santa. Domani, 31 gennaio 2013, fra Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, e fra Peter Bray, vice cancelliere e amministratore delegato dell’Università, firmeranno un accordo secondo il quale la Custodia di Terra Santa si impegna a finanziare l’acquisito della proprietà chiamata «del Monte di Davide» (terreno di 12 mila metri quadrati nell’abitato della città di Betlemme, proprietà del patriarcato latino), offrendolo in uso all’ateneo cattolico per le sue necessità accademiche. Per l’acquisto, la Custodia ha offerto 6 milioni di dollari (ulteriori 2,3 milioni sono stati messi a disposizione da altri donatori), per un totale di 8,3 milioni che  coprono circa il 60 per cento del costo del terreno; mentre per il rimanente 40 per cento (che equivale a circa 5,5 milioni), l’Università ha lanciato un appello ai donatori privati.

L’accordo, che formalmente si configura come una shared property (proprietà condivisa tra Custodia e Università), è stato definito una forma di «collaborazione fraterna» tra i due enti cattolici, permetterà all’Università di Betlemme di sviluppare alcuni progetti, fino ad oggi rimasti nel cassetto: 6.200 dei 12 mila metri quadrati disponibili verranno edificati con nuovi spazi adibiti ad aule, laboratori, uffici. E sarà possibile lanciare nuovi master in gestione di impresa, governance e pubblica amministrazione, diplomazia internazionale e politica estera, oltre a corsi professionali per assistenti sociali.

«Stiamo avvicinandoci al nostro quarantesimo anniversario – spiega fra Peter Bray -, e possiamo stabilire un nuovo standard per la formazione dei futuri leader della Palestina. Ringrazio la Custodia di Terra Santa e tutti i generosi donatori che ci offrono questa rafforzata opportunità per servire il popolo palestinese».

L’università di Betlemme è stato il primo ateneo cattolico del Medio Oriente. La prima pietra venne posata da papa Paolo VI in occasione del suo storico pellegrinaggio in Terra Santa, nel 1964; le ordinarie attività accademiche vennero inaugurate tuttavia quasi dieci anni dopo, nel 1973, L’università oggi propone numerosi corsi di laurea sia in campo umanistico (lingua araba, lingua inglese, scienze sociali e studi religiosi) sia scientifico (gestione aziendale, scienze infermieristiche, scienze per l’insegnamento) oltre a scuole di specializzazione e a master post universitari (in cooperazione internazionale e sviluppo, biotecnologia e turismo).

L’università è gestita dai Fratelli delle scuole cristiane – noti anche come Lasalliani dal cognome del fondatore Giovanni Battista de La Salle (1651-1719) – che, dal 1878 sono presenti in Terra Santa con le loro scuole. Da quando l’università è stata fondata, si calcola che più di 14.500 giovani palestinesi, sia musulmani sia cristiani, siano stati formati nelle sue aule. Laureati che, non di rado, raggiungono in Palestina ruoli di responsabilità significativi; come è successo ultimamente a Vera Baboun, ex studentessa ed ex insegnante dell’ateneo, eletta lo scorso novembre primo sindaco donna di Betlemme.

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