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Pizzaballa in visita ai frati di Libano e Siria

Terrasanta.net
28 giugno 2011
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Dal 25 al 28 giugno il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, si è recato tra i confratelli di Libano e Siria. Un soggiorno breve ma denso di impegni e incontri istituzionali con autorità civili ed ecclesiastiche, fra cui il presidente della Repubblica libanese e il nuovo patriarca maronita.


(Beirut/t.b.m.) – Dal 25 al 28 giugno il Custode di Terra Santa, fra Pierbattista Pizzaballa, si è recato tra i confratelli della regione San Paolo, un’entità dell’Ordine dei Frati minori di recente creazione, che, pur rimanendo subordinata alla Custodia di Terra Santa, governa con larga autonomia i conventi e le comunità dislocate in Libano, Siria e Giordania. Fra Pizzaballa ha trascorso il primo giorno con i frati a Beirut. Il pomeriggio si è recato in visita al nunzio apostolico, mons. Gabriele Giordano Caccia, e ha concluso la giornata con una Messa per la comunità italiana, presente anche l’ambasciatore in Libano, Giuseppe Morabito. Alla celebrazione liturgica ha fatto seguito una cena nel giardino del convento.

Domenica 26, accompagnato dal ministro regionale fra Halim Noujein, il padre Custode si è recato nel nord della Siria, in visita al convento di Latakyeh e agli altri villaggi della valle dell’Oronte, che di recente sono stati teatro di operazioni militari ordinate dal governo di Damasco per contrastare le proteste anti-governative che hanno attecchito anche in quell’area, al confine con la Turchia.

Molto interessante, il giorno dopo, l’udienza concessa dal presidente della Repubblica libanese, Michel Sleiman. Il Custode è stato accompagnato dal ministro regionale (e da una delegazione di frati così composta: l’economo regionale fra Romualdo Fernandez; il segretario generale fra Shadi Bader; fra Eduardo Tamer, membro del consiglio, fra Toufic Bou Merhi, guardiano del convento di Beirut; fra Angelico Pilla guardiano di Harissa; fra Pierre Richa dalla medesima comunità e fra Hanna Jallouf, parroco di Knayeh, nella Siria settentrionale).

Pizzaballa ha illustrato in breve al presidente la storia della presenza dei frati minori in Terra Santa e nel Medio Oriente, soffermandosi sui loro campi d’azione e sulla dimensione del dialogo interreligioso avviato già nel 1219 da san Francesco d’Assisi con il suo incontro a Damietta con il sultano Malek al-Kâmel mentre erano in corso le crociate. Il presidente Sleiman, da parte sua, si è soffermato sul ruolo che svolge e deve svolgere la Chiesa cattolica per la pace in Medio Oriente. Considerata la presenza di frati provenienti dalla Siria, il capo dello Stato ha voluto informarsi sull’attuale situazione oltreconfine.

La giornata del 27 giugno è proseguita con una breve visita al vicario apostolico latino di Beirut monsignor Paul Dahdah. Poi i frati si sono recati ad Harissa, per un momento di fraternità prolungatosi in serata nella città costiera di Tripoli, con una piccola festa per la chiusura dell’anno scolastico della locale scuola di Terra Santa.

Il breve soggiorno del padre Custode in Libano è terminato con un incontro col patriarca maronita, mons. Bechara Boutros Raï. All’appuntamento hanno preso parte i religiosi già menzionati, ai quali si è aggiunto anche fra Aquilino Alvarez Castillo, responsabile della casa di accoglienza di Harissa. Il patriarca Raï ha voluto informarsi sulla situazione dei frati della Custodia e dei cristiani della Terra Santa. Ha espresso inoltre la sua stima per i francescani e dichiarato la propria disponibilità per qualunque forma di collaborazione gli sia possibile dare.

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