Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Rabbi Nachman e la via della semplicità

Elena Lea Bartolini De Angeli
14 marzo 2011
email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

«Tutto il mondo è un ponte molto stretto, la cosa fondamentale è non avere paura di nulla». Queste le parole attribuite a Rabbi Nachman di Breslav (1772-1810), grande maestro della tradizione chassidica, e riproposte da un noto canto popolare israeliano (Kol ha‘olam kulo).

Rabbi Nachman vive in un periodo in cui sta nascendo l’Haskalah, l’emancipazione ebraica, che dà origine ad una visione più laica del senso di appartenenza all’ebraismo rimettendo in discussione molte scelte tradizionali e favorendo l’assimilazione ad altre culture. È la risposta ebraica all’illuminismo europeo che, da una parte, crea tensioni e dibattito all’interno delle comunità ma, dall’altra, favorisce nuove opportunità di confronto fra ebraismo e cultura europea. In un momento in cui la maggior parte dei rabbini ritiene pericoloso sia il rapporto fra ebrei religiosi ed emancipati che quello fra ebrei e non ebrei,

Rabbi Nachman sostiene invece la possibilità di scoprire nuovi valori proprio dall’incontro fra religiosità e laicità, ebraismo ed altre culture, lasciando «aperta la porta» per un ritorno alla tradizione nel caso di eventuali «derive». Egli sostiene che non bisogna temere la novità e la diversità, ma semmai cercare la verità attraverso vie nuove, che possono implicare fatica, ma che nello stesso tempo aprono verso orizzonti inaspettati. Questo è il «ponte molto stretto» che sovente siamo chiamati ad attraversare per poter mettere in dialogo posizioni diverse o contrastanti, e che dobbiamo percorrere con coraggio, senza perdere mai l’ottimismo e magari osando anche «vie alternative». Il contesto nel quale Rabbi Nachman si es prime è paragonabile a quanto sta accadendo anche oggi, dove il dibattito fra correnti religiose e laiche, tradizione e assimilazione è una questione ancora aperta.

Non sorprende allora che in Israele il «mantra ebraico» più diffuso a livello popolare sia riferito proprio a lui: Na, Nach, Nachma, Nachman miOman, una sorta di formula esoterica che, riprendendo il nome del maestro, rimanda alla città di Oman, in Ucraina, ove si trova la sua tomba. L’origine della frase risale al 1922, quando fu ritrovato un foglietto dove, fra le altre cose, compare per la prima volta la scritta che poi diverrà così famosa. Ci sono diverse versioni sulla veridicità del foglietto, tant’è che una versione parla chiaramente di un falso fatto espressamente per prendere in giro uno dei seguaci del maestro. Quale sia la verità poco importa, l’espressione Nachma, Nachman miOman, è sulla bocca di molti ed è considerata fonte di benedizione pronunciarla più volte al giorno. È ritrovabile in ogni posto: nei lussuosi palazzi di Tel Aviv, in mezzo alle strade più dissestate, nei parchi e nelle riserve naturali, sugli autobus e sulle macchine, in qualsiasi angolo del Paese dove l’uomo possa arrivare. Fricchettoni e religiosi, laici e osservanti, giovani o pensionati, tutti lo recitano in un momento di difficoltà. Sono parole che i più religiosi ripetono in memoria di una grande figura del chassidismo e molti altri come frase ben augurale che forse non serve a nulla ma male non può di certo fare…

Ciò che probabilmente continua ad affascinare è la corrente di pensiero dei seguaci di Rabbi Nachman che può essere così sintetizzata: preghiera, introspezione, contatto con la natura ed approccio all’ebraismo in maniera semplice, scevra di fardelli filosofici e di profonde discussioni talmudiche. Un approccio alla prassi religiosa che può essere definito «francescano» e che ha molta presa soprattutto sui giovani.

Abbonamenti

Per ricevere la rivista Terrasanta (6 numeri all’anno) la quota d’abbonamento è di 32,00 euro. Disponibile, a 22,00 euro, anche la versione digitale in formato pdf.

Maggiori informazioni
L'indice delle annate

Ai nostri abbonati e lettori più assidui potrà tornare utile l’indice generale della nuova serie di Terrasanta dal 2006 al 2023.

Il file consente di cercare gli articoli, gli autori e i temi che interessano di più e individuare i numeri e le pagine in cui sono stati pubblicati.

Consulta l'indice
Un saggio di Terrasanta

Vuoi farti un’idea del nostro bimestrale?
Ti mettiamo a disposizione un numero del 2023.
Buona lettura!

Sfoglia il numero
Newsletter

Ricevi i nostri aggiornamenti

Iscriviti
«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione

Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

Colorexploring

Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita
«Voi chi dite che io sia?»
Francesco Patton

«Voi chi dite che io sia?»

In cammino con Pietro sulle orme di Gesù