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Frati da tutto il mondo ad Assisi per gli 800 anni della Regola

15/04/2009  |  Milano
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Frati da tutto il mondo ad Assisi per gli 800 anni della Regola

Si apre questo pomeriggio ad Assisi, per concludersi il 18 aprile a Castel Gandolfo con un'udienza concessa da Papa Benedetto XVI, una speciale assemblea che raccoglie oltre duemila rappresentanti dei frati francescani di tutto il mondo. Il solenne appuntamento celebra l'ottavo centenario dall'approvazione della Regola di san Francesco da parte di papa Innocenzo III, nell'aprile 1209. L'evento prende il nome di Capitolo delle Stuoie, con riferimento alle assemblee dei primi francescani, quando, a partire dal 1218, i frati si raccoglievano ad Assisi attorno al fondatore bivaccando in capanne di frasche e su stuoie.


(g.s.) – Si apre questo pomeriggio ad Assisi, per concludersi il 18 aprile a Castel Gandolfo (Roma) con un’udienza concessa da Papa Benedetto XVI, una speciale assemblea che raccoglie oltre duemila rappresentanti dei frati francescani di tutto il mondo. Il solenne appuntamento celebra l’ottavo centenario dall’approvazione della Regola di san Francesco da parte di papa Innocenzo III, nell’aprile 1209. L’evento prende il nome di Capitolo delle Stuoie, come le prime assemblee della storia del francescanesimo, quando, a partire dal 1218, i frati si raccoglievano ad Assisi attorno al fondatore dell’Ordine bivaccando in capanne di frasche e su stuoie.

Quello che s’apre oggi è un momento speciale perché si riuniscono insieme ad Assisi religiosi delle quattro principali famiglie francescane: i frati minori, i cappuccini, i conventuali, il terz’ordine regolare (una simile riunione ebbe luogo nel 1976, quando si celebrarono i 750 anni dalla morte di san Francesco). Sono attesi 1.300 capitolari italiani oltre a 700 delegati invitati dall’estero, in rappresentanza dei 35 mila frati che in 65 Paesi del mondo si rifanno alla regola di san Francesco.

«Il Capitolo delle Stuoie vuole essere un momento forte di testimonianza al mondo come fraternità e di riflessione sui temi fondamentali della nostra vita», ha spiegato padre José Rodríguez Carballo ministro generale dei Frati Minori e presidente di turno della Conferenza dei ministri generali.

Carballo sottolinea anche la partecipazione dei «rappresentanti dell’Ordine francescano secolare, della Gioventù francescana, e dei delegati degli istituti religiosi, maschili e femminili, che si ispirano al carisma di Francesco e Chiara d’Assisi. Ci saranno poi rappresentanti del francescanesimo delle altre confessioni cristiane perché lo spirito di Francesco unisce e supera le divisioni e, anche se non fisicamente presenti, le nostre sorelle clarisse, che seguiranno e parteciperanno a questo incontro dai loro monasteri».

La quattro giorni assisana tocca altrettanti temi importanti per la spiritualità francescana: l’accoglienza reciproca, la testimonianza, la penitenza e digiuno, la gratitudine. I convenuti visiteranno i principali santuari francescani di Assisi e dintorni, ma la sessione d’apertura e i lavori del giorno 16 si svolgeranno in una grande tenda allestita accanto alla basilica di Santa Maria degli Angeli, l’edificio che racchiude la piccola chiesetta della Porziuncola, particolarmente cara a Francesco e ai suoi primi compagni, al punto che il santo volle trascorrervi le sue ultime ore di vita.

Il programma prevede momenti di riflessione comune, celebrazioni liturgiche, scambi di esperienze, queste ultime soprattutto durante la giornata del 16, dedicata al tema della testimonianza. Tra gli altri prenderà la parola anche il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, che si soffermerà sulla questione del dialogo interreligioso.

Sabato 18 tutti si trasferiranno a Castel Gandolfo dove i lavori si concluderanno con una Messa presieduta dai ministri generali e l’udienza papale nel cortile del palazzo pontificio. A Benedetto XVI i frati regaleranno una speciale edizione delle Fonti Francescane. Al presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, che una delegazione incontrerà nel pomeriggio nella tenuta di Castel Porziano, verrà invece fatto omaggio di una ceramica di Deruta recante il testo della lettera di san Francesco «ai reggitori dei popoli».

(Maggiori dettagli nel sito web del Capitolo delle Stuoie 2009)

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