Storie, attualità e archeologia dal Medio Oriente e dal mondo della Bibbia

Marzo 2009


Ebrei e cristiani in dialogo
Daniele Civettini

Ebrei e cristiani in dialogo

Il popolo ebraico mostra le sue ferite, e attende anche oggi chi ascolti. Il dialogo tra ebrei e cristiani, con i suoi progressi, le tensioni e le incertezze è una creatura giovane e fragile, non facile da tenere in vita per gli ebrei, che vedono radici cristiane nei peggiori eventi occorsi al popolo di Israele. Non facile per i cristiani, a cui viene chiesto di condividere una lettura della storia dell'Occidente foriera di gravi responsabilità per la Chiesa cattolica e per le diverse Chiese formatesi nei secoli. In questo ambito risulta particolarmente istruttiva la raccolta di saggi a cura di Piero Stefani, Ebrei e cristiani: duemila anni di storia, edita delle Paoline.

Varallo Sesia, 23/03/2009

L’influenza dell’Iran in Medio Oriente


La guerra in Iraq ha ridisegnato gli equilibri di forza nell'area. Con il ridimensionamento del suo nemico della porta accanto, l'Iran ha acquistato ancora maggiore influenza in Medio Oriente. Tramontata la minaccia di Baghdad, è Teheran oggi a preoccupare l'Occidente e il mondo arabo.

Terrasanta.net

Il seminario su Pio XII. Un punto di vista ebraico

Sul seminario di studio svoltosi a Gerusalemme l'8 e 9 marzo abbiamo voluto raccogliere anche le valutazioni di uno degli storici ebraici che vi hanno preso parte. Il prof. Sergio I. Minerbi, israeliano di origine italiana, è intervenuto con una relazione che ha lasciato perplessi gli ascoltatori cattolici. Già ambasciatore di Israele presso l'Unione Europea e docente in varie università israeliane, Minerbi sostiene che Pio XII può essere forse considerato un buon politico, ma non un santo.

Il 2008 anno record per il turismo in Terra Santa
Milano, 21/03/2009

Il 2008 anno record per il turismo in Terra Santa

Nel 2008 la Terra Santa ha ricevuto più visitatori che in passato. Ma parliamo di prima della crisi finanziaria globale. Secondo la pubblicazione MarketWatch la cifra record di 3 milioni di turisti ha visitato Israele lo scorso anno. Come dire il 32 per cento in più rispetto al 2007, porzione di quell'11 per cento di incremento di arrivi registrato in tutto il Medio Oriente. Nonostante il calo dei flussi previsto, la Terra Santa dovrebbe poter beneficiare quest'anno di un buon numero di arrivi di pellegrini e turisti quando, in maggio, Benedetto XVI visiterà la regione.

Appello di<i> Pax Christi</i> al Papa pellegrino
Milano, 21/03/2009

Appello di Pax Christi al Papa pellegrino

Si intitola Non dimentichi! una lettera aperta a Papa Benedetto XVI in vista del pellegrinaggio in Terra Santa che Ratzinger intraprenderà dall'8 al 15 maggio prossimo. Gli estensori della lettera sono «sacerdoti, religiose, religiosi e laici che amano la Terra Santa» e che sono indotti a scrivere al Papa dalla «comunione di fede e di fraterna amicizia che ci lega ai cristiani e alle comunità della terra del Santo». L'idea - spiega don Nandino Capovilla, del clero di Venezia, coordinatore nazionale della campagna Ponti, non muri di Pax Christi - è nata tra i partecipanti a un pellegrinaggio in Terra Santa dopo aver ascoltato le riflessioni di alcuni sacerdoti e parroci palestinesi sull'imminente viaggio papale.

Milano, 19/03/2009

Shalit (e 10 mila altri)

Ancora una volta è finita male: il soldato Gilad Shalit - a ormai quasi tre anni dal suo rapimento - resta nelle mani di Hamas a Gaza. E nelle carceri israeliane continuano a essere detenuti 10 mila palestinesi. I negoziati last minute del governo Olmert sono falliti. Ed è difficile immaginare che Shalit possa riportarlo a casa la diplomazia di Avigdor Lieberman. Questa dei prigionieri è una tragedia che qui in Italia continuiamo a guardare troppo dall'esterno. Proviamo allora a lasciarci aiutare da due voci «informali» per capire come la viva davvero la gente a Gerusalemme e a Ramallah.

Gerusalemme, 17/03/2009

Che prospettive schiude il seminario su Pio XII e l’Olocausto

Ci sono vari punti di vista sul grado di successo della due giorni seminariale svoltasi la scorsa settimana a Gerusalemme e durante la quale ricercatori cattolici e loro colleghi convocati dallo Yad Vashem hanno esaminato lo stato delle più aggiornate ricerche sul tema Pio XII e l'Olocausto. Per il salesiano Roberto Spataro, uno degli organizzatori dell'evento, «tutti sono stati molto soddisfatti». Meno ottimista il gesuita di origini ebraiche, David M. Neuhaus, presente ai lavori come uditore. Se Spataro riconosce che occorrerà considerare ancora molti altri documenti, Neuhaus teme che si sia avviato un processo di confronto destinato a non aver fine.

Alle fonti della geografia cristiana
Daniele Civettini

Alle fonti della geografia cristiana

Viaggio in Terra Santa è un libretto che delinea un semplice itinerario nei maggiori luoghi della fede cristiana: Nazaret, Betlemme, Tiberiade, Gerusalemme. Cremonesi descrive le località, le persone, l'aria che si respira. Camisasca racconta e spiega la portata dei fatti che vi sono avvenuti duemila anni fa. Entrambi gli autori scelgono le parole e le idee con l'intento di restituire il racconto evangelico alla concretezza con cui ogni uomo può percepire una qualsiasi esperienza vissuta.

Monsignor Twal: il Papa verrà anzitutto per i cristiani
Gerusalemme, 16/03/2009

Monsignor Twal: il Papa verrà anzitutto per i cristiani

L'arcivescovo Fouad Twal (68 anni) è il primo ecclesiastico di nazionalità giordana chiamato ad essere patriarca latino di Gerusalemme. Succeduto a mons. Michel Sabbah il 21 giugno dello scorso anno, risponde ad alcune domande di Terrasanta.net sulle attese dei cristiani della Terra Santa rispetto al pellegrinaggio di Papa Benedetto XVI, in programma dall'8 al 15 maggio prossimo. I nostri cristiani, spiega Twal, sono soprattutto arabi e si aspettano di essere confermati nella fede; «hanno bisogno di vedere e di sentire che il Papa viene per loro, anzitutto per loro» e «si aspettano dal Santo Padre gesti di comprensione e di solidarietà».

Il contributo dei cristiani palestinesi alla causa nazionale
Ramallah (Cisgiordania), 15/03/2009

Il contributo dei cristiani palestinesi alla causa nazionale

A Ramallah nei giorni scorsi è stato presentato un libro del reverendo evangelico Naim Ateek. L'autore ha illustrato le tesi contenute nella sua ultima pubblicazione, scritta direttamente in inglese, dal titolo: A Palestinian Christian Cry for Reconciliation. Il canuto reverendo evangelico è un arabo israeliano, fondatore e direttore del centro ecumenico teologico Sabeel che a Gerusalemme è impegnato per la causa del popolo palestinese e una teologia della liberazione declinata localmente. «Il mio libro» esordisce l'autore, «si basa su tre idee portanti: il bisogno di una stretta connessione fra tutti i palestinesi cristiani, il dialogo con i palestinesi musulmani, la pace tra palestinesi e israeliani».

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

«Tu sei quell’uomo» (2Sam 12,7)

La narrazione al servizio della formazione e dell'annuncio
Gerusalemme. Città impossibile – nuova edizione
Meir Margalit

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Le chiavi per capire l’occupazione israeliana
Colorexploring
Barbara Marziali, Sandra Marziali

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Il metodo per conoscere se stessi e illuminare i lati oscuri della vita